Suolo e Salute

Category: Agricoltura

2014 Anno Internazionale dell’agricoltura familiare

In moltissimi paesi del mondo la produzione agricola è strettamente connessa ad una dimensione familiare delle aziende agricole, in special modo nei paesi in via di sviluppo, dove questa particolare forma di agricoltura rappresenta circa l’80% del totale delle aziende agricole. Ad oggi sono oltre 500 milioni nel mondo le aziende agricole di questo tipo, in grado di fornire cibo per miliardi di persone. Oltre a questo ruolo imprescindibile, l’agricoltura di piccola scala gioca un ruolo fondamentale anche nella gestione sostenibile delle risorse naturali e nella protezione dell’ambiente, ed è un tassello fondamentale della sostenibilità. Proprio per sottolineare l’importanza fondamentale dell’agricoltura familiare nella lotta alla fame nel mondo e nel cammino verso un’agricoltura sostenibile, l’ONU ha deciso di nominare il  2014 Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare (International Year of Family Farming in inglese, acronimo IYFF). La cerimonia di celebrazione dell’evento, avvenuta nei giorni scorsi, ha visto la partecipazione di responsabili delle Nazioni Unite, ambasciatori presso l’ONU, ministri e rappresentanti della società civile. In particolare sono stati nominati i tre ambasciatori speciali per l’Anno Internazionale che svolgeranno questo ruolo per tutto il 2014. Si tratta di Ibrahim Coulibaly: Presidente della Coordinazione Nazionale delle Organizzazioni dei lavoratori agricoli del Mali; Mirna Cunningham, del Nicaragua, ex Presidente del Forum Permanente delle Nazioni Unite sulle Questioni Indigene e il tedesco Gerd Sonnleitner, Presidente dell’Associazione degli Agricoltori Europei. “Con la decisione di celebrare quest’anno abbiamo voluto riconoscere il ruolo centrale dell’ agricoltura familiare nel fare fronte alla doppia emergenza che il mondo si trova oggi ad affrontare: migliorare la sicurezza alimentare e preservare le risorse naturali, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, il dibattito sull’agenda post-2015 e la Sfida Fame Zero” ha dichiarato il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva. “L’ agricoltura familiare – ha proseguito da Silva – é ciò che più si avvicina al paradigma della produzione alimentare sostenibile. Gli agricoltori familiari si occupano generalmente di attività agricole non specializzate e diversificate che conferiscono loro un ruolo centrale per la sostenibilità ambientale e la conservazione della biodiversità”. In particolare da Silva ha sottolineato che nella maggior parte dei casi sono proprio gli agricoltori familiari, i pescatori, le comunità indigene e tradizionali tra le più vulnerabili, e che proprio questo sarà uno dei temi al centro degli sforzi che l’ONU intende affrontare con decisione: “Dobbiamo rimettere l’agricoltura familiare al centro dei programmi di sviluppo nazionali e regionali” ha detto infatti da Silva, “I governi hanno un ruolo chiave nel favorire l’agricoltura familiare perché questa raggiunga il suo pieno potenziale”. “Questo significa offrire assistenza tecnica e politiche in supporto della produttività delle aziende agricole a conduzione familiare; mettere alla loro portata di mano tecnologie appropriate; migliorare il loro accesso alla terra, alle risorse idriche, al credito e ai mercati; creare un ambiente favorevole per ulteriori investimenti”.

Fonte: AIOL

PAC De Girolamo: bene la votazione del Parlamento Europeo

Sulla riforma è intervenuto nuovamente il Ministro De Girolamo, secondo il quale “l’esito positivo della votazione del parlamento europeo, sia dell’intero pacchetto afferente la PAC che delle norme transitorie per il 2014 è una buona notizia”. “Il passaggio successivo sarà, quindi, nel prossimo consiglio dei ministri dell’agricoltura dell’Unione che si terrà a dicembre a Bruxelles, nel corso del quale saremo chiamati ad approvare ‘in prima lettura’ in modo definitivo l’accordo” . “ciò – ha proseguito De Girolamo – consentirà agli agricoltori di avere garanzia e certezze sul prosieguo della politica agricola comune dal primo gennaio 2014”. “Per quanto riguarda lo sviluppo rurale, la votazione odierna definisce il quadro giuridico necessario per far partire al più presto i nuovi programmi, attraverso i quali saranno destinati al settore circa 21 miliardi di euro, tra fondi comunitari e nazionali, a partire già dal prossimo 1 gennaio. La PAC nel suo complesso muoverà, nel prossimo settennato, circa 52 miliardi di euro”.

Fonte: Agrapress

De Castro: nuova PAC risultato importante per l’agricoltura europea

Intervenuto davanti alla plenaria del Parlamento Europeo, il presidente Comagri Paolo De Castro ha commentato gli esiti della riforma della PAC, esprimendo la sua soddisfazione per la conclusione della lunga trattativa: dopo tre anni di lavoro e dopo un negoziato faticoso e complicato, siamo finalmente giunti ad approvare la nuova politica agricola comune per i prossimi sette anni”. Il commento all’indomani del sì dell’aula che ha sancito l’avvio della riforma della politica agricola post 2014. Quello ottenuto, ha dichiarato De Castro, è “un risultato importante per l’agricoltura europea e per il ruolo che la partecipazione democratica, attraverso l’impegno del parlamento europeo, ha avuto nella definizione di una delle politiche di maggiore impatto per l’unione”. Si tratta di una PAC con la quale, ha proseguito il presidente Comagri, “siamo riusciti a dare nuova centralità al lavoro e all’impresa, abbiamo puntato sui giovani e sull’ambiente, abbiamo semplificato la parte burocratica e garantito un ruolo di responsabilità agli stati membri”. De Castro non nasconde che la riforma ha portato per certi aspetti ad un risultato di compromesso rispetto alle aspettative, ma ha ribadito che il suo impegno sarà costantemente profuso al miglioramento della politiche comunitaria:  “certo, questa non e’ la riforma che avremmo voluto, ma grazie alle modifiche apportate la abbiamo sostanzialmente migliorata e con la revisione del 2017, voluta fortemente dal parlamento, continueremo a farlo”. “Nei prossimi mesi, questo parlamento e in particolare la commissione agricoltura – ha proseguito – vigileranno con attenzione sulla Commissione Europea, affinché nella stesura degli atti delegati applicativi della PAC sia rispettato l’accordo politico che consiglio e parlamento hanno così faticosamente raggiunto”. “Il Parlamento Europeo – ha concluso De Castro – non si sottrarrà al ruolo di verifica dei poteri di delega che ha conquistato grazie al trattato di Lisbona. Lo faremo con serietà e determinazione, per dare agli agricoltori e a tutti i cittadini europei una politica agricola più equa e più sostenibile, che sappia rispondere alle sfide del futuro”.

Fonte: Agrapress

Perugia, convegno Coldiretti sulla PAC

Si è svolto lunedì 18 novembre presso il Centro Congressi di Umbriafiere a Bastia Umbria (PG) il convegno “”la PAC 2014-2020. Tra innovazione e sostenibilità. L’impatto sulle imprese agricole e le scelte per l’Umbria. L’incontro, che ha visto l’affluenza di oltre 600 partecipanti, è stato promosso dalla Coldiretti Umbria insieme al Cesar (Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale) e Europe Direct Umbria. Sono intervenuti tra gli altri l’Assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini, l capo dipartimento del Mipaaf Giuseppe Blasi, il presidente e il direttore della Coldiretti regionale Alberto Bertinelli e Albano Agabiti, Angelo Frascarelli, direttore di Cesar e Europe Direct Umbria, Franco Moriconi, Rettore dell’università’ degli studi di Perugia e presidente del Cesar, Stefano Leporati, dell’area economica della Coldiretti nazionale e claudia fedi della rappresentanza Coldiretti a Bruxelles. Il convegno ha avuto lo scopo di illustrare agli imprenditori agricoli le ultime novità riguardanti la PAC che, come si legge nel comunicato emesso da Coldiretti Umbria, “mai come questa volta lascia agli stati membri un ampio bagaglio di scelte per adattarla alle necessità delle singole agricolture, con il nostro paese che deve cogliere l’occasione per sostenere con gli interventi il modello agricolo italiano e le sue distintività'”. Secondo Agabiti “ci troviamo di fronte ad un’agricoltura sempre più multifunzionale, orientata alla produzione non solo di semplici derrate, ma di quel cibo di qualità che ogni giorno arriva sulle nostre tavole e di servizi per la collettività”. “Riguardo al negoziato sulla nuova PAC il nostro paese è partito da una posizione ‘difficile’,  ma ora la riforma offre finalmente una opportunità straordinaria per premiare chi vive di agricoltura, il lavoro e il vero Made in Italy”. “Ora – ha proseguito il direttore regionale Coldiretti – tocca agli stati membri e alle regioni l’importante compito della loro ripartizione: occorre incrementare la competitività del sistema produttivo umbro e valorizzare e difendere le vere filiere agricole regionali”. Le parole chiave della nuova PAC saranno selettività, innovazione, competitività e beni pubblici, ha detto il Presidente di Cesar e di Eirope Direct Umbria Frascarelli: “all’Umbria tra pagamenti diretti e sviluppo rurale, toccheranno circa 200 milioni di euro annui”. “Per i prossimi sette anni 2014-2020 – ha proseguito – avremo una nuova PAC”, specificando che “il nuovo sostegno al reddito sarà caratterizzato infatti da una forte selettività con pagamenti diretti più mirati, in direzione dell’agricoltura verde e di quella di montagna ad esempio, fino ad arrivare alla selezione dei soggetti che beneficeranno della PAC: gli agricoltori attivi”. Secondo Frascarelli sarà particolarmente importante la capacità di innovare da parte degli agricoltori, “ dai metodi di lavorazione del terreno alle tecniche di irrigazione per risparmiare l’acqua, dalle innovazioni finanziarie ai criteri per accrescere la sostanza organica nei terreni, dall’organizzazione della filiera corta al marketing nella filiera lunga, dalle tecnologie per la tracciabilità delle produzioni distintive agli imballaggi biodegradabili. Innovazione sia per aumentare la produttività che per migliorare la sostenibilità aziendale”.

Fonte: Agrapress

Export, dati da record per l’agricoltura americana

Nel corso del 2013 il settore agricolo degli Stati Uniti ha fatto registrare un nuovo record per quanto riguarda le esportazioni. Secondo quanto dichiarato dal Segretario di Stato all’agricoltura Tom Vilsack infatti le esportazioni USA hanno toccato quota 140,9 miliardi di dollari (circa 104 miliardi di euro), confermando un trend degli ultimi anni che ha fatto sì che il quinquennio w009-2013 abbia fatto registrare i livelli più alti di sempre dell’export statunitense. Complessivamente, secondo quanto riportato da Vilsack, nel periodo citato le esportazioni americane hanno superato di oltre 230 miliardi di dollari l’ammontare totale del periodo 2004-2008.

Fonte: Agrapress, USDA

L’Eurostat fa il punto su agricoltura, silvicoltura e pesca nell’UE

E’ appena stata pubblicata dall’Eurostat “Agriculture, forestry and fishery statistics – 2013 Edition”, un report dedicato allo stato dei settori agricolo, forestale e della pesca nell’Unione. Il documento si apre con un focus tematico dedicato alla struttura dell’agricoltura in Croazia, ultimo Stato in ordine di tempo ad essere diventato membro dell’Unione Europea.

Un’ampia parte, composta da tre diversi capitoli, è dedicata invece alla struttura del settore agricolo europeo, riportando attraverso dati, grafici e tabelle informazioni sull’andamento dei prezzi, sulla produzione agricola, sulla dimensione e la tipologia delle aziende agricole all’interno dell’Unione, sull’utilizzo del suolo, sulla forza lavoro impegnata nel comparto, insieme a molte altre informazioni utili per restituire una fedele fotografia dell’agricoltura europea oggi. Il quinto capitolo è invece dedicato al tema dell’agricoltura e dell’ambiente, analizzando tra l’altro l’andamento delle emissioni di gas serra provenienti dalle attività agricole e la distribuzione di queste emissioni all’interno dell’Unione. La sezione successiva è dedicata allo sviluppo nelle aree rurali e alle sue ripercussioni sull’uso del suolo, sulla gestione delle risorse naturali e sull’economia dei paesi dell’Unione.

Chiudono la pubblicazione due capitoli dedicati rispettivamente alla silvicoltura e alla pesca e all’acquacoltura.

La versione pocket book della pubblicazione è disponibile a questo link (testo in lingua inglese)

Fonte: AIOL