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Category: Agricoltura

Lunedì 28/10 a Roma conferenza CIA-Anabio sulla zootecnia biologica

Lunedì 28/10 a Roma conferenza CIA-Anabio sulla zootecnia biologica

E’ in programma lunedì prossimo 28 ottobre a partire dalle ore 10.30 presso la sede nazionale della CIA, la Confederazione Italiana agricoltori, in via Mariano Fortuny 20 a Roma la conferenza stampa “Zootecnia per la fertilità – nutrire il suolo per nutrire il pianeta. obiettivo: più allevamenti bio”. Si tratta di un’iniziativa che la CIA promuove in collaborazione con Anabio (associazione nazionale agricoltura biologica), associazione promossa dalla CIA stessa che riunisce le associazioni territoriali costituite in diverse Regioni Italiane con lo scopo di fornire supporto agli agricoltori e allevatori interessati o impegnati nel settore del biologico. Tra gli interventi in programma quello di Francesco Riva, dell’Ufficio Agricoltura Biologica del Mipaaf, del Presidente della CIA Giuseppe Politi; del presidente di Anabio Federico Marchini e di Marcello Pagliai dell’Accademia dei Georgofili.

Fonte: Agrapress

Agricoltura, le principali misure presenti nella Legge di Stabilità

Sono molte le misure presenti nella Legge di Stabilità che riguardano il settore agroalimentare. Una delle più significative riguarda i giovani agricoltori, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, per i quali la norma prevede un’assegnazione in via preferenziale dei terreni pubblici ad uso agricolo  in affitto o concessione, includendo anche un meccanismo di determinazione del canone che impedisca operazioni speculative. Vengono inoltre ripristinate le agevolazioni tributarie previste per la piccola proprietà contadina e per gli interventi fondiari operati da Ismea. Contemporaneamente, viene rifinanziato con 5 milioni di euro il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, condizione che riguarda ben 4 milioni di italiani in tutto il paese. Viene confermato inoltre anche per il 2014 lo stanziamento di 120 milioni di euro sul Fondo di solidarietà nazionale per gli aiuti sulla spesa assicurativa, con i quali sarà possibile coprire le esigenze di spesa fino all’attuale campagna assicurativa, e partire con la nuova programmazione comunitaria senza interruzioni che potrebbero compromettere l’ingresso di nuove realtà produttive. La legge prevede inoltre aliquote ridotte per i prodotti petroliferi impiegati in lavori agricoli, orticoli, in allevamento, nella silvicoltura e piscicoltura e nelle coltivazioni sotto. Sono previsti inoltre 60 milioni di euro (di cui 30 mln di euro per il 2014, 15 mln di euro per il 2015, 15 mln di euro per il 2016) per il rifinanziamento della legge 449/99 al fine di sostenere lo sviluppo e la competitività del sistema agricolo ed alimentare nazionale In vista di Expo 2015. Infine, vengono stanziate le risorse necessarie per la copertura della quota nazionale dei programmi cofinanziati dall’Unione europea per il periodo 2014/2020, nel settore dei fondi strutturali, dello sviluppo rurale e della pesca. Una misura particolarmente significativa in quanto definisce le regole di partecipazione al cofinanziamento di tutti i programmi italiani tra Unione europea, Stato e Regioni. Ulteriori dettagli sul provvedimento possono essere consultati sul sito di Agricoltura Italiana On Line, la rivista telematica del Mipaaf.

Fonte: Mipaaf

De Girolamo sulla Legge di Stabilità: positive le misure per il settore agroalimentare

 “Ancora una volta il Governo ha dato attenzione al mondo agroalimentare e della pesca, con misure importanti che andranno a beneficio delle piccole e medie imprese del comparto e che favoriscono anche il ricambio generazionale. (…) In questo contesto credo sia un segnale molto positivo aver ripristinato le agevolazioni per la piccola proprietà contadina, favorendo gli agricoltori per i quali la terra è uno strumento di lavoro. Allo stesso tempo abbiamo inserito delle norme che favoriscono l’ingresso dei giovani in agricoltura, attraverso facilitazioni per l’accesso al credito e alla terra stessa. Nel bilancio abbiamo stanziato anche circa 10 miliardi di euro per coprire la quota di competenza nazionale suddivisa tra Stato e Regioni per l’attuazione delle politiche comunitarie per il settore agricolo e per quello della pesca”. Questo uno stralcio della dichiarazione resa dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, a commento delle misure per il settore agroalimentare e della pesca contenute nella Legge di Stabilità. “In vista di Expo – ha proseguito De Girolamo – e del contributo decisivo che il Ministero delle politiche agricole è chiamato a dare sono state assegnate le risorse che verranno utilizzate anche per la realizzazione del Padiglione Vino, un vero e proprio fiore all’occhiello per l’Italia”.

Fonte: AIOL

De Castro: l’agricoltura tema sempre più centrale. Serve nuova visione globale

Intervenuto al Forum eurasiatico di Verona, dedicato all’innovazione e all’internazionalizzazione, il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro ha dichiarato che “il tema dell’agricoltura, e più in generale del cibo, sta aumentando in maniera esponenziale la sua centralità e la sua strategicità nello scenario internazionale”. Secondo De Castro, “oggi le politiche per il settore agroalimentare, così come le scelte imprenditoriali, non possono più essere confinate entro il recinto europeo, ma devono necessariamente confrontarsi su scala globale”. Il presidente Comagri ha anche auspicato che Europa a Asia, considerati “due tra i principali attori internazionali”, “stimolino una nuova visione globale delle politiche agricole e alimentari e si dotino, in tempi brevi, di strumenti di governance funzionali a mitigare gli effetti delle inevitabili turbolenze connesse all’era d’instabilità dei mercati in cui siamo entrati”.

Fonte: Agrapress

OGM, Coldiretti: gli italiani nettamente contrari

Sulla scia delle polemiche innescate dalla vicenda dei campi OGM Friulani, la Coldiretti interviene con un comunicato in cui ribadisce la sostanziale e netta contrarietà degli italiani agli organismi geneticamente modificati: “quasi otto italiani su dieci (76%), con un aumento del 14% rispetto allo scorso anno, sono contrari all’utilizzo di organismi geneticamente modificati (OGM) in agricoltura per difendere il territorio dalle contaminazioni”. I dati provengono da un recente sondaggio Ipr Marketing reso pubblico proprio in occasione dell’annuncio della raccolta di mais transgenico nel campo di Vivaro (Pordenone). Raccolta fatta, prosegue la nota Coldiretti, “nonostante il decreto interministeriale che vieta nel territorio nazionale, a salvaguardia della diversità biologica, la coltivazione di varietà di mais Mon810″. La Coldiretti sottolinea che il caso friulano non pone solo seri quesiti riguardo l’osservanza delle leggi vigenti, ma mette in discussione alcuni capisaldi dell’agricoltura italiana: “la contaminazione biotech delle campagne e’ un attentato alla biodiversità del territorio; gli OGM in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività’ e del Made in Italy”. Il comunicato si conclude con una riflessione sulla diffusione marginale degli OGM nei territori dell’Unione, a testimonianza del fatto che, a monte, sono state compiute precise scelte strategiche: riferendosi ai dati dell’ISAAA (International Service for the Acquisition of Agri-Biotech Applications) “nell’Unione Europea sono rimasti solo cinque su ventisette paesi (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania) a coltivare OGM, con 129mila ettari di mais transgenico piantati nel 2012, una percentuale irrisoria della superficie agricola comunitaria pari a molto meno dello 0,001% della superficie totale di 160 milioni di ettari coltivati in Europa”.

Fonte: Agrapress, Coldiretti

Il Mipaaf introduce misure di controllo rinforzato a carico degli operatori

Con nota VICO1 0017429 del 01 agosto 2013 il Mipaaf ha fornito alcune indicazioni riguardanti le misure di controllo rinforzato a carico degli operatori. La nota chiarisce che, per limitare al massimo le non conformità potenziali che hanno coinvolto in tempi recenti il settore del biologico, gli OdC sono tenuti ad adottare specifiche misure di rinforzo specificamente rivolte a quegli operatori che manifestino comportamenti evidentemente non in linea con la normativa di settore. In particolare, riferendosi all’applicazione dell’articolo 27 comma 3 del Reg. (CE) 834/2007 e degli articoli 65 comma 4 e 90 del Reg. (CE) 889/2008, la nota prevede che gli Organismi di Controllo effettuino apposite visite ispettive per fli operatori che siano stati oggetto di segnalazioni OFIS (Organic Farming Information System) nelle notifiche di irregolarità presentate dagli Stati Membri, che abbiano subito rilievi e/o sequestri da parte della autorità di controllo nazionali o che siano recidivi rispetto ad irregolarità e/o infrazioni gravi (secondo quanto definito dal Reg. C(CE) 834/07) che come esito prevedano la soppressione delle indicazioni e/o la sospensione dell’operatore.
Per tutta la durata del periodo di controllo rinforzato, l’operatore non potrà autonomamente emettere dichiarazioni di conformità dei prodotti, e sarà obbligato a comunicare con almeno 15 giorni di preavviso eventuali transazioni di prodotto direttamente recapitate al destinatario finale.
Le misure ora ricordate avranno durata non inferiore ai tre mesi, a prescindere dalla classe di rischio in cui ogni OdC abbia inserito l’operatore. In questo stesso periodo ogni OdC dovrà effettuare il rilascio di specifici certificati di transazione richiesti dall’operatore previo attento controllo documentale, incrociando nel caso le proprie informazioni con quelle in possesso di altri OdC; dovrà inoltre effettuare controlli analitici sul prodotto per il quale l’operatore chiede il rilascio di tale certificato di transazione (certificando lotto per lotto il prodotto), ed effettuare precisi bilanci di massa, riportando nei rapporti di verifica ispettiva quali processi erano operativi e quali sono stati oggetto di verifica in sede di ispezione.
Una volta concluso il periodo di controllo forzata, gli OdC saranno tenuti alla redazione di una relazione di valutazione delle azioni realizzate dall’operatore per risolvere le non conformità rilevate, valutando con particolare attenzione l’affidabilità di fornitori e forniture adottate dall’operatore.
Le misure di controllo così stabilite, precisa la nota, sono da considerarsi a tutti gli effetti una non conformità a carico dell’operatore, precludendo pertanto la possibilità di passare ad altro OdC.
Fonte: Mipaaf