Suolo e Salute

Category: Agricoltura

SANA 2013: Seminario “I numeri che raccontano il biologico”

In occasione della fiera SANA 2013, è in programma il 9 settembre presso la Sala Melodia Melodia (Centro Servizi, blocco B) a partire dalle 15.30 il seminario “I numeri che raccontano il biologico”, a cura del SINAB. Interverranno tra gli altri Marta Romeo e Fabio del Bravo del SINAB, che forniranno una panoramica del settore del biologico 2012 e Giacomo Mocciaro del MiPAAF che parlerà sul tema delle importazioni bio da paesi terzi. Coordinerà i lavori Francesco Giardina del SINAB. Il programma completo è disponibile a questo indirizzo.

Fonte: Sinab

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Al Sana Inea parla di biologico

E’ in programma il 9 settembre prossimo a Bologna Fiere presso la Sala Allemanda  nell’ambito del Sana 2013 il seminario “Il futuro dell’agricoltura biologica in Italia e nell’UE: quali opportunità per una maggiore integrazione delle politiche?”,organizzato da Inea per fare il punto sullo stato delle politiche sul biologico nell’Unione e tratteggiare gli scenari da prevedere nel prossimo futuro. Il Seminario rappresenta una delle tante attività che Inea, nel corso degli ultimi anni, ha dedicato specificatamente all’agricoltura biologica, affrontando questo tema dal punto di vista ambientale, economico e sociale e delle politiche dirette al suo sviluppo. Nel corso dell’incontro del 9 settembre interverranno rappresentanti delle istituzioni, di organizzazioni internazionali impegnate nel settore del biologico, delle realtà di Germania e Francia, due dei mercati più attivi sul fronte del biologico, insieme a rappresentanti del Mipaaf, della Regione Emilia Romagna e del mondo operativo. Per partecipare è  possibile inviare una mail alla segreteria organizzativa ad uno degli indirizzi qui riportati(ambrosini@inea.it; guidarelli@inea.it; lapoli@inea.it). Presentando all’ingresso della fiera l’invito al seminario inoltre sarà possibile poter accedere gratuitamente alla manifestazione. Il programma completo del seminario è disponibile a questo indirizzo.

Fonte: Inea, Rete Rurale

De Girolamo “festeggia” i suoi primi 100 giorni

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo fa il punto sui primi 100 giorni del suo dicastero, evidenziandone i risultati e ponendo l’accento sui temi ancora da affrontate.

“Dopo i primi 100 giorni di questa nuova avventura sono convinta che una parte del lavoro sia stato fatto, ma che tanto ancora manchi da fare. Ho affrontato il mio nuovo impegno da Ministro dell’Agricoltura con profonda passione e determinazione per fare del Made in Italy agroalimentare il vero motore della nostra ripresa. Mi sono battuta da subito per la sospensione dell’Imu anche sui terreni agricoli e i fabbricati rurali che abbiamo ottenuto, ma non basta. Sul tema continuerò a insistere, perché credo che si debba arrivare a una eliminazione definitiva di questa imposta ingiusta. Ho spinto affinché venisse data un’accelerazione alla legge contro il consumo del suolo e mi sono impegnata per vedere inseriti, all’interno del ‘Decreto del Fare’ provvedimenti volti a favorire la semplificazione e la modernizzazione del settore agricolo, come per esempio, un’imposizione fiscale agevolata per il gas serra. Uno sguardo particolare è stato rivolto alle cooperative agricole che operano in realtà particolarmente svantaggiate, in favore delle quali sono state decise agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche. Grazie a una legge delega, approvata a fine giugno, quindi, potremo dare risposte al comparto agroalimentare soprattutto sul versante della razionalizzazione della modernizzazione del settore. L’obiettivo sarà quello di attivare strumenti efficaci con cui intervenire su temi come il contrasto a fenomeni di economia irregolare e sommersa, la tracciabilità, l’etichettatura e il sostegno dell’inserimento dei giovani in agricoltura”.

De Girolamo ha commentato anche l’azione del Ministero in merito alla riforma della PAC e della PCP (Politica comune della pesca), dichiarando che “si tratta di due intese a livello comunitario dalle quali dipenderà il futuro della nostra agricoltura e della nostra pesca. In entrambi i casi sono state portate sui tavoli di Bruxelles diverse esigenze del nostro Paese e in molti casi ci sono state riconosciute. Abbiamo predisposto una serie di interventi che si concretizzeranno nell’Expo del 2015, con l’obiettivo di mettere in mostra le numerosissime eccellenze agroalimentari del nostro Paese”.

Il Ministro ha posto inoltre particolare enfasi sulla lotta alle contraffazioni, sulle vicende legate agli OGM e sull’importanza del Made in Italy, considerato una delle “leve” in grado di far ripartire l’economia del paese: “In questi 100 giorni è stata tenuta costantemente alta l’attenzione nei confronti delle contraffazioni e delle imitazioni delle nostre produzioni. Credo che il ‘Made in Italy’ sia il vero valore aggiunto, il patrimonio più prezioso che il nostro sistema agroalimentare possa vantare. La protezione delle nostre produzioni passa anche attraverso il decreto interministeriale che ho firmato con i Ministri della Salute e dell’Ambiente che vieta la coltivazione del mais Mon810 in Italia. Il provvedimento tutela la specificità dell’agricoltura italiana, la salvaguarda dall’omologazione e costituisce una prima risposta per definire un nuovo assetto nella materia della coltivazione di Ogm nel nostro Paese”.

Riguardo l’internazionalizzazione, De Girolamo ha dichiarato che “Su mia richiesta anche le organizzazioni agricole sono entrate nella Cabina di Regia per l’Italia Internazionale, lo strumento operativo che consente di coordinare le politiche del Paese in tema di internazionalizzazione. Un riconoscimento fondamentale per il sostegno all’export agroalimentare che, solo nel 2012, ha prodotto un fatturato di oltre 30 miliardi di euro”.

“Molto insomma è stato fatto – ha concluso il Ministro– e molto ci sarà ancora da fare. Credo che l’agricoltura e l’agroalimentare siano due fondamenti del sistema Paese, bisognerà lavorare ancora affinché siano posti in modo permanente al centro dell’attenzione”.

Fonte: AIOL,Mipaaf

Circolare dell’Agenzia delle Dogane sull’import bio

Con  Circolare N. 13/D del  2 agosto 2013, L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli  fornisce disposizioni in materia di importazione di prodotti biologici, sostituendo in questo modo quanto previsto dalla circolare n. 57/D del 20/10/2003.

La Circolare inoltee fornisce un’ampia panoramica della normativa vigente in materia, in due sezioni distinte, la prima riferita al quadro normativo UE, la seconda al quadro normativo nazionale. Il testo si sofferma sugli adempimenti a cura degli operatori e degli Organismi di Controllo e, in una sezione dedicata, sui controlli doganali previsti. Il testo completo della circolare è consultabile a questo link.

Fonte: Sinab, Agenzia delle Dogane e dei Monopol

Emilia-Romagna, cresce il bio

Secondo quanto pubblicato sul bollettino telematico ufficiale della Regione Emilia-Romagna, al 31 dicembre 2012 gli operatori del biologico in regione sono aumentati di circa il 10% rispetto al 2011 e le sole imprese biologiche hanno visto un aumento del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2011. Come si legge nel bollettino, “sono oltre 4.000 gli operatori biologici in Emilia-Romagna: le aziende agricole certificate biologiche sono 3.030, mentre 994 sono gli operatori con attività di trasformazione e vendita dei prodotti”- Crescono anche le aziende agricole con allevamenti, che raggiungono quota 718 (+22%). Secondo l’Assessore all’Agricoltura Tiberio Rabboni “all’origine di questa crescita vi e’ anche la scelta della regione di incentivare economicamente la tecnica colturale biologica in considerazione del suo alto valore ambientale”. Lo stesso Assessore ha annunciato che “a fine 2013 saranno destinati a questo settore ulteriori 50 milioni”.

Fonte: Agrapress

Le Associazioni green e bio chiedono un incontro sulla PAC con il Ministro De Girolamo

Il tavolo unitario delle 14 Associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica tornano a chiedere un incontro al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Nunzia De Girolamo e agli Assessori all’Agricoltura e all’Ambiente riguardo l’applicazione della nuova PAC.

E’ infatti unanime nel mondo bio e ambientalista la preoccupazione per un accordo, quello del 25 giugno u.s., in cui ambiente e sostenibilità restano ai margini delle scelte dell’Unione.

“L’accordo raggiunto a livello europeo non ha prodotto la riforma della PAC attesa dai cittadini e dalla componente più avanzata del mondo agricolo che in  questo momento di crisi economica chiedevano una svolta radicale verso un nuovo modello agricolo in grado di premiare le aziende  più virtuose, che producono i maggiori benefici per la società, cibo sano, tutela dell’ambiente e capacità di creare  lavoro per i giovani. Adesso ci sono alcune scelte che spettano all’Italia e che possono cercare d’interpretare le aspettative e le richieste della maggioranza dei cittadini per un’agricoltura più sostenibile, attenta ai beni comuni e all’interesse generale e su queste scelte chiediamo di essere ascoltati per poter contribuire portando le nostre proposte ” ha dichiarato la portavoce del Tavolo Maria Grazia Mammuccini.

Le Associazioni chiedono inoltre che prosegua la definizione del Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei fitofarmaci, utile anche per la definizione delle misure agroambientali della nuova programmazione dello Sviluppo Rurale, con lo scopo prioritario, rimarcano in un comunicato, che vengano tutelate innanzitutto la salute dei cittadini e degli agricoltori, la qualità dell’ambiente e delle aree rurali e  la sicurezza.

Fonte: Tavolo Unitario Associazioni