SCOF di Bruxelles, la nota del Mipaaf
Il 28 maggio u.s. si è svolto a Bruxelles il 113° SCOF (Standing Committee on Organic Farming, Comitato Permanente “Legislazione Agricoltura Biologica” (SCOF)), in merito al quale il Ministero delle politiche agricole ha pubblicato unanota informativa riguardante gli argomenti più importanti discussi nel corso del Comitato.
In primo luogo, la Commissione ha sottoposto al parere dello SCOF la proposta di modifica del Reg. (CE) n. 1235/2008. Tale proposta è stata approvata a maggioranza, con l’astensione dell’Italia, motivata dal fatto che non sono state estese anche ai Paesi terzi le nuove misure di controllo introdotte nell’UE oltre che dal continuo allargamento dei Paesi terzi da cui è possibile importare in equivalenza.
La Commissione ha anche relazionato riguardo l’attività dell’Egtop (il Gruppo di esperti in agricoltura biologica istituito nel settembre 2010): nel corso del mese di giugno è prevista l’approvazione del report relativo alle produzioni in serra, mentre è in corso di definizione il mandato relativo agli alimenti (che dovrebbe comprendere alcune richieste avanzate dall’Italia). La Commissione ha comunicato inoltre di voler prevedere un mandato aggiuntivo sull’acquacoltura biologica (anch’esso contemplante diverse problematiche sollevate dal nostro Paese).
Circa il delicato capitolo dei Paesi terzi, la Commissione ha aggiornato le delegazioni lo stato dell’arte degli accordi di equivalenza con i Paesi terzi, tra cui la Cina, con l’intenzione da parte della Commissione terza di riprendere in mano l’argomento e muoversi nella direzione della semplificazione per favorire l’export verso questo Paese. Per quanto riguarda il Giappone, la Commissione ha chiesto un riscontro dagli operatori e dagli organismi di controllo sul funzionamento del nuovo accordo di reciproca equivalenza in vigore dal 1° aprile 2013. A partire dal mese di ottobre inoltre dovrebbe iniziare il negoziato per il reciproco riconoscimento dell’equivalenza con la Corea del Sud.
Tra i Paesi candidati all’equivalenza anche la Turchia, che attende le visite della Commissione a giugno e in autunno.
Infine, sono state prese in esame tre richieste di chiarimento avanzate dall’Italia, a proposito della carenza sul mercato di lievito biologico, della possibilità di etichettare come biologici alcuni dolcificanti, classificati come additivi alimentari nella normativa orizzontale ( glicosidi steviolici, eritritolo e xilitolo) e della possibilità di etichettare un prodotto destinato UE utilizzando la dicitura “100% biologico”.
Riguardo il primo punto, la Commissione non ha fornito risposte puntuali, per cui nella nota il Mipaaf annuncia di voler avanzare richiesta scritta di parere. Sul secondo punto, la Commissione, data la complessità del tema, ha preannunciato risposta scritta, mentre sul terzo punto è stato espresso parere negativo, in quanto la possibilità di utilizzare due tipi di etichettatura andrebbe a scapito della trasparenza del mercato del prodotto biologico, lasciando intendere in maniera non corretta che ci siano due livelli di qualità diversa del prodotto biologico.
Fonte: Sinab, Mipaaf