Suolo e Salute

Category: Agroalimentare

Falsi salumi bio: nuova frode scoperta dai NAC

I NAC di Parma, coordinati dal Procuratore della Repubblica Raffaele Guariniello, hanno scoperto una nuova frode nel settore del biologico, individuando una “associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio e collegata a salumi venduti come biologici, ma in realtà provenienti dalla lavorazione di suini allevati in modo convenzionale”.

Una tendenza che sembra in costante crescita, stando a quanto emerge dai dati Coldiretti, secondo cui “dall’inizio della crisi sono aumentate del 150% le frodi nelle carni, che si classificano tra i settori più sensibili”. Solo nei primi nove mesi dell’anno ammontano a 92 milioni di euro i sequestri di carni e derivati, per un business che, sottolinea la confederazione, “ in italia vale 3 miliardi in termini di giro di affari e attira dunque gli appetiti della criminalità contro la qual bisogna stringere le maglie della legislazione con l’obbligo della tracciabilità’ e l’indicazione di origine in etichetta”. Secondo il presidente FederBio Carnemolla “le prime segnalazioni della presenza di certificati falsi risalgono al 2010, quando gli organismi di certificazione coinvolti hanno tempestivamente informato l’ispettorato repressione frodi del Mipaaf, procedendo poi alla denuncia presso il NAC dei carabinieri”. “Dover constatare che ci vogliono più di quattro anni per completare indagini su fatti già noti, aumentando il rischio che scatti la prescrizione è francamente assai disarmante – ha dichiarato il presidente FederBio –  così come lo è che notizie relative a vicende su cui già al tempo era stata data ampia notizia dalla stampa vengano spacciate per attualità”.

Per Carnemolla “non e’ questo il modo con il quale si combattono efficacemente i delinquenti e si favoriscono le imprese oneste, la cui immagine è danneggiata anche da questo uso strumentale e non etico dell’informazione”. Anche in questo caso, ha concluso Carnemolla, FederBio si costituirà parte civile.

Fonte: Agrapress

Agricoltura biologica: 52 mln di dollari negli Usa per supportarla

Il Dipartimento statunitense dell’Agricoltura (USDA) ha annunciato che saranno mobilitati 52 milioni di dollari (circa 40 milioni di euro) a sostegno dell’agricoltura biologica, dei farmer markets e di tutto ciò che riguarda ricerca scientifica e coltivazione naturale.

In particolare sono proprio i mercati dei contadini (i farmer markets, appunto) ad avere vissuto negli ultimi anni una stagione di crescita senza precedenti, aumentando del 76% dal 2008 ad oggi. Malgrado ciò, resta ancora molto da fare in termini di comunicazione e marketing ed è per questo motivo che l’USDA ha deciso questo stanziamento. Si tratta del primo atto di un percorso nato all’indomani dell’approvazione della “Farm Bill” da parte di Obama, manovra che ha consentito di triplicare la cifra destinata al settore, pari ora a 291 milioni di dollari. Di questi,  125 milioni di dollari saranno stanziati nel prossimo quinquennio  per le attività di ricerca e 50 milioni per i programmi di conservazione.

Fonte: Agrapress

Coldiretti: i G.A.S. aumentano del 400%

Crescono esponenzialmente i G.A.S. i Gruppi di Acquisto Solidali: secondo una nota Coldiretti, l’aumento dal 2008 ad oggi è stato pari al 400%, in netta controtendenza rispetto al generale calo dei consumi legato alla crisi economica. Condomini, colleghi di lavoro, amici o parenti si riuniscono per ottenere migliori condizioni d’i acquisto ma anche e soprattutto per poter avere una spesa di maggiore qualità. “Accanto a realtà che dispongono di una vera e propria struttura organizzativa, si contano decine di migliaia di iniziative spontanee che ‘nascono’ e ‘muoiono’ in continuazione nei palazzi, nei posti di lavoro, nei centri sportivi e ricreativi sulla base di semplici accordi verbali”, secondo quanto riporta la nota della Confederazione. Un fenomeno che ad oggi, stando ai dati Coldiretti/Censis, riguarda quasi un quinto degli italiani (il 18,6%): circa 2,7 milioni di connazionali fanno regolarmente la spesa utilizzando il canale dei GAS e le opportunità di una spesa di gruppo.

Fonte: Coldiretti, Agrapress

A Torino la decima edizione del Salone del Gusto

Torna a Torino il Salone del Gusto, uno degli appuntamenti più importanti nel panorama del food italiano: giunto alla sua decima edizione l’evento è organizzato da Slow Food insieme con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Appuntamento quindi al Lingotto Fiere e all’Oval dal 23 al 27 ottobre prossimi per un’edizione dedicata in particolare al tema della biodiversità e dell’agricoltura familiare. Al centro dell’edizione 2014 l’Arca del Gusto, celebre progetto di Slow Food per la tutela della biodiversità (intesa in questo caso principalmente come  varietà ortofrutticole, razze animali e prodotti della tradizione gastronomica mondiale intimamente legate al territorio, alla cultura e alle tradizioni di una specifica area geografica)  che rischiano di andare perduti o dimenticati per sempre. Un’intuizione nata nell’oramai lontano 1996 e che oggi ha portato l’Arca ad avere “a bordo” oltre 2000 prodotti provenienti da tutto il mondo. L’altro grande tema di quest’anno è quello dell’agricoltura familiare, particolarmente attuali con l’avvicinarsi di Expo 2015 il cui tema è appunto “Nutrite il pianeta, energia per la vita”. Questo specifico aspetto vede il lavoro prezioso oltre che di Slow Food di Terra Madre che si occupa principalmente di lotta alla fame e malnutrizione ma anche di rapporto tra il cibo e l’ambiente e di rispetto e salvaguardia delle tradizioni.

A completare la ricca proposta del Salone gli oltre mille espositori provenienti da oltre 100 paesi del mondo, insieme ad un interessante allestimento che condurrà il visitatore all’interno della produzione alimentare e della cultura gastronomica italiana e  dove sarà possibile vedere da vicibno, uno per uno, i 2000 prodotti “salvati” dall’Arca stessa. Ricca anche l’offerta di appuntamenti nell’area Slow Food Educa destinati sia alla famiglia che alle scuole, insieme ai Laboratori del Gusto che, come nelle passate edizioni, consentiranno al visitatore di immergersi nei profumie nei sapori delle tradizioni culinarie di tutto il pianeta.

Ulteriori informazioni possono essere ottenute consultando il programma del Salone 2014  e il sito web della manifestazione.

 

 

Fonte: Salone del Gusto, Sinab

Dall’ICE un’importante opportunità per il biologico italiano sul mercato australiano

L’ICE, l’Istituto per il Commercio Estero, organizza in collaborazione con Federalimentare un programma di promozione finalizzato all’inserimento di prodotti private label presso la GDO australiano Woolworths. La fornitura selezionerà prodotti Select (di medio-alto livello), Gold (ovvero prodotti high tech, di nicchia e/o stagionali) e Free Form. In quest’ultima categoria rientrano prodotti biologici, insieme a prodotti gluten free e altre tipologie agroalimentari. Si tratta di un’opportunità di grande rilievo per il settore biologico italiano, anche in considerazione delle dimensioni di Woolworths che, insieme a Coles, incide per il 70% sul mercato del settore food australiano. Con un giro d’affari di 62 miliardi di dollari australiani, pari a circa 43 miliardi di euro, e 3.000 punti vendita distribuiti tra Australia e Nuova Zelanda, Woolworths è attualmente il quindicesimo gruppo al mondo, per dimensioni, nel settore della GDO. Ad oggi la catena importa prodotti confezionati per un valore annuo pari a 140 milioni di dollari australiani (circa 98 milioni di euro), per la maggior parte prodotti di marca: solamente l’1% del valore importato dall’estero attualmente interessa prodotti private label.

Per questi scopi, ICE invierà alle aziende italiane selezionate da Woolworths una comunicazione recante le informazioni principali per partecipare al business matching che prevede una presentazione aziendale del gruppo australiano e inconri B2B con le imprese selezionate. Il workshop si terrà presso la sede ICE di Milano (in Corso Magenta 59 presso il Palazzo delle Stelline) il 28 ottobre 2014. Per la selezione dei partecipanti è richiesta la compilazione on line entro il 6 ottobre prossimo di un modulo di registrazione aziende: sulla base di questi dati i responsabili Woolworths selezioneranno i prodotti ritenuti idonei per il successivo inserimento nelle proprie linee di private label. I settori interessanti sono quelli delle acque minerali e bibite analcoliche, degli oli e grassi vegetali e animali, delle paste alimentari e prodotti farinacei simili, del pesce conservato e prodotti a base di pesce, dei prodotti lattiero caseari e dei prodotti di pasticceria conservati.

Informazioni di dettaglio e la modulistica per partecipare alla selezione sono disponibili sul sito ICE all’indirizzo http://mefite.ice.it/Agenda/VisualizzaEvento.aspx?Idnotizia=14119

Fonte: Istituto di Commercio Estero

Martina su etichettatura a semaforo: confermate preoccupazioni

Commentando l’invio da parte della Commissione Europea di una richiesta di informazioni  sul sistema dell’etichettatura a semaforo, il Ministro Martina ha sottolineato che “la decisione della Commissione (…) conferma l’opportunità’ dell’iniziativa che abbiamo assunto da tempo su questo strumento e le preoccupazioni espresse dalla maggioranza dei paesi membri nell’ambito del consiglio agricolo”. Per Martina “la salute dei consumatori e la loro corretta e trasparente informazione sugli alimenti sono valori assolutamente condivisi da tutti gli stati dell’unione Europea, ma vanno tutelati attraverso metodi adeguati ed efficaci”. Per il ministro  “l’etichettatura a semaforo, fornendo informazioni approssimative e fuorvianti, penalizza prodotti di qualità, come quelli a denominazioni d’origine, tutelati dall’Europa proprio per il loro valore”.

Fonte: Agrapress