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Category: Agroalimentare

Presentato a Bologna il Registro Unico dei Controlli

E’ stato presentato il 22 settembre u.s. a Bologna il RUC, il Registro Unico dei Controlli, fortemente voluto dall’assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna Tiberio Rabboni per ridurre al minimo gli oneri burocratici. All’incontro di presentazione ha preso parte anche il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina. “Si tratta – ha dichiarato Rabboni – di una risposta concreta che la regione ha voluto dare alle istanze di semplificazione che venivano dal mondo agricolo”. Martina ha definito l’iniziativa della Regione Emilia-Romagna “utile e concreta che si pone realisticamente il tema dello snellimento della burocrazia” confermandone l’inserimento  da parte del governo  nel provvedimento “Campo Libero”. “Il RUC emiliano-romagnolo sarà  uno dei pilastri di quello che faremo a livello nazionale”, ha dichiarato infatti Martina.

“Con la creazione del Registro Unico dei Controlli, prevista all’interno del pacchetto di norme di #campolibero, abbiamo fatto un passaggio davvero significativo per semplificare la vita delle aziende, che è uno degli obiettivi principali del Mipaaf e del governo intero”, ha dichiarato il Ministro, ribadendo che  “entro fine mese invieremo al ministero dell’interno la bozza di decreto attuativo in modo da far diventare presto operativa questa misura così fondamentale”.  “Con il Registro Unico i nostri imprenditori risparmieranno finalmente tempo, perché non saranno più sottoposti ad un carico burocratico eccessivo fatto di doppie o addirittura triple verifiche sulle stesse questioni; allo stesso tempo, grazie ad un coordinamento più efficace manterremo l’altissimo livello del nostro sistema di controlli che e’ un modello non solo in Europa ma anche nel resto del mondo”. “Con il RUC – ha proseguito il Ministro – “riduciamo il numero dei controlli e dunque alleggeriamo il peso della burocrazia sulle aziende, senza però rinunciare a quella capacità di vigilanza che costituisce la garanzia della qualità dell’agroalimentare italiano”.

Per Martina”il registro unico rappresenta un elemento di novità interessante che dialogherà con quello nazionale”, aggiungendo che “semplificare e’ un imperativo perché dobbiamo dare alle nostre imprese tutte le condizioni utili per recuperare competitività e produttività”.

Fonte: Agrapress

Waite (UE) illustra le misure anti embargo russo

Il  portavoce della Commissione UE per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Roger Waite ha illustrato criteri e strategie adottate dall’Unione per ridurre l’impatto dell’embargo russo sull’agroalimentare europeo. In un’intervista ripresa dall’Informatore Agrario Waite ha spiegato che”prima dobbiamo guardare all’impatto nel breve periodo, quindi a quello a medio termine. Per questo abbiamo bisogno di un’analisi corretta di cosa succederà nei diversi mercati perché ovviamente la questione non si esaurisce con la chiusura dei confini russi, nel senso che ci si attende una generale ricollocazione dei prodotti sui mercati mondiali”. “Abbiamo preso iniziative per il breve periodo – ha proseguito Waite – “per allentare la tensione nel mercato dell’ortofrutta, alimenti più deperibili di altri: questa settimana è stata la volta di burro, latte e formaggi perché si sono manifestati problemi anche in quel settore. La prossima settimana la Commissione presenterà un’analisi più completa della situazione, con in mente un sostegno extra per la promozione. Venerdì prossimo i ministri dell’agricoltura si riuniranno a Bruxelles e avremo un’idea più chiara di come la situazione potrebbe evolvere nel lungo termine e di quali opzioni potremmo utilizzare”. Pur non sottovalutando il problema, Waite ha ribadito l’impego dell’UE che già nelle settimana passate si è tradotto in una serie di passi concreti: “Ricordiamoci che in tre settimane dall’annuncio delle restrizioni russe abbiamo annunciato tre differenti misure straordinarie. Qualsiasi cosa si deciderà di fare per il medio termine sono convinto che, grazie alla riforma della Pac approvata l’anno scorso, saremo in grado di realizzare interventi più efficienti di quanto non sia successo nel 2009 con la crisi del settore del latte o nel 2011 con l’E.coli”.

Fonte: L’Informatore Agrario, Commissione Europea

Sblocca Italia, le misure a favore dell’agroalimentare italiano

In una nota apparsa nei giorni scorsi sul sito della Politiche Agricole il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, nel contesto del decreto Sblocca Italia, sono state approvate le norme di “Promozione straordinaria Made in Italy e misure per l’attrazione degli investimenti”, messe a punto dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con il Mipaaf stesso per quanto riguarda il settore dell’agroalimentare. Nel provvedimento sono 4 le direttrici di intervento a cui sono destinate parte degli stanziamenti previsti dal piano specificamente per il sostegno dell’agroalimentare italiano nel mondo, ed in particolare:

 1- la valorizzazione delle produzioni di eccellenza, in particolare agricole e agroalimentari, e la tutela all’estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine delle imprese e dei prodotti;

2- il sostegno alla penetrazione dei prodotti italiani nei diversi mercati, anche attraverso appositi accordi con le reti di distribuzione;

3-la  realizzazione di un segno distintivo unico per le produzioni agricole e agroalimentari al fine di favorirne la promozione all’estero e durante l’Expo 2015;

4- la realizzazione di campagne di promozione strategica nei mercati più rilevanti e di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding.

 “Voglio ringraziare il Ministro Guidi e il Viceministro Calenda – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – per il lavoro fatto insieme nella definizione delle azioni per l’agroalimentare italiano, che esprime una parte significativa dell’export e dell’immagine del nostro Paese nel mondo. Con le azioni inserite nello Sblocca Italia aiuteremo le aziende a fare un salto di qualità e aumentare il fatturato delle esportazioni con nuovi strumenti di promozione e di tutela del Made in Italy agroalimentare”. “È un obiettivo – ha proseguito Martina – sul quale vogliamo lavorare concretamente, valorizzando le produzioni italiane e rendendole più facilmente riconoscibili. Da qui l’esigenza di preparare un segno distintivo unico per l’agroalimentare e combattere il falso Made in Italy ancora più intensamente. Per migliorare la competitività interverremo anche favorendo la creazione di piattaforme logistico distributive multicanale e accordi con le reti di distribuzione all’estero. Il piano ha importanti coperture finanziarie ed è pensato anche per fare leva su un appuntamento centrale per l’agroalimentare italiano come Expo Milano 2015”.

 Nel 2013 l’export di prodotti agricoli e agroalimentari italiani ha fatto registrare la cifra record di 33,4 miliardi di euro, con una crescita di oltre 5 miliardi di euro dal 2010, quando le esportazioni si attestavano sui 28 miliardi di euro

 Fonte : Mipaaf

Martina visita il Summer Fancy Food di New York

Il ministro Martina, “nell’ambito della missione istituzionale negli Stati Uniti, ha visitato la fiera Summer Fancy Food di New York”, si apprende da un comunicato diffuso dal Ministero. “Siamo il paese con più espositori al Fancy Food con oltre 350 aziende italiane e con 50 giovani imprese arrivate anche con il sostegno del nostro ministero”, ha dichiarato il Ministro, ribadendo che il dato “è la testimonianza dell’approccio di sistema che dobbiamo avere al mercato degli Stati Uniti, che per il nostro agroalimentare vale già oggi quasi 4 miliardi di euro”. “Possiamo fare di più – ha aggiunto Martina – e siamo qui per questo. Dobbiamo promuovere l’autentico Made in Italy, far conoscere le qualità inimitabili dei nostri prodotti, sviluppare nuove idee sulla distribuzione internazionale delle nostre eccellenze: presto presenteremo il nostro piano per l’internazionalizzazione agroalimentare”. “Vogliamo fare un lavoro di squadra a tutti i livelli – ha concluso il Ministro – e spingere per raggiungere un risultato che è alla nostra portata, ovvero toccare i 50 miliardi di euro di export agroalimentare in tutto il mondo”.

Fonte: Mipaaf, Agrapress

Martina incontra il segretario USA all’agricoltura

Il Ministro Martina, nel corso della missione attualmente in corso negli Stati Uniti,  ha incontrato martedì scorso il segretario all’agricoltura Tom Vilsack.  Come si apprende da un comunicato del Mipaaf “durante l’incontro, coincidente con l’inizio della presidenza italiana del semestre europeo, sono stati discussi alcuni dei principali dossier agroalimentari su cui l’Italia con l’Europa e gli Stati Uniti si confrontano da tempo”. “Il primo argomento – prosegue il comunicato -è stato il nuovo accordo di partenariato commerciale tra UE e USA (TTIP) in riferimento alla tutela delle indicazioni geografiche e al contrasto della contraffazione con un’azione più incisiva a partire dal divieto di evocazione. I due ministri hanno concordato sul valore strategico dell’intesa da raggiungere, sulla quale la presidenza italiana sarà fortemente impegnata ad avanzare costruttivamente nei negoziati. Durante il colloquio è stato trattato anche il delicato tema della proprietà dei domini internet riconducibili a prodotti agroalimentari oggi gestiti da ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers). I due ministri hanno condiviso la necessità di trovare una soluzione nuova nelle sedi opportune”. “Sono state poi affrontate le principali questioni fitosanitarie e tariffarie e non tariffarie che ancora oggi limitano la presenza dei nostri prodotti negli Stati Uniti: in particolare olio di oliva, pasta, salumi e carni, vino. su tutti i dossier si è registrata una sostanziale attenzione rivolta alla massima collaborazione fra le parti”. “Il ministro Martina – prosegue la nota del Mipaaf – ha poi invitato il segretario Vilsack al forum mondiale dei ministri dell’agricoltura che si terrà a Milano nel giugno dell’anno prossimo in concomitanza con l’appuntamento di expo 2015. I due ministri  hanno condiviso l’importanza di impostare, anche grazie a questa occasione, un dialogo approfondito sui temi globali della nutrizione, della sostenibilità dei modelli di sviluppo, della lotta alla fame e alla malnutrizione. Verso un patto globale sul cibo che chiami a raccolta le istituzioni internazionali, la società civile organizzata e il mondo dell’impresa, contribuendo così agli impegni che anche in sede ONU verranno assunti in vista della definizione dei prossimi obiettivi del millennio con l’agenda post 2015”.

Fonte: Mipaaf, Agrapress

Il 9 luglio a Milano la presentazione del rapporto sul commercio agroalimentare estero

Si svolgerà il 9 luglio prossimo a Milano presso la sede dell’ICE (Palazzo delle Stelline, Sala Pirelli, Corso Magenta, 59) la presentazione del rapporto INEA “Il commercio con l’estero dei prodotti agroalimentari”. Il rapporto, pubblicato con cadenza annuale, fornisce dati analitici ed una interpretazione dell’andamento del commercio agroalimentare di 280 prodotti in relazione a 107 paesi di provenienza e destinazione degli scambi. Dopo l’ apertura dei lavori da parte di Marinella Loddo, Direttore Ufficio ICE-Agenzia di Milano e del Commissario INEA Giovanni Cannata, Alessandro Antimiani, ricercatore INEA, illustrerà le principali tendenze del commercio agroalimentare italiano nel 2013. Made in Italy e contraffazione saranno invece i temi al centro dell’intervento di Gabriele Canali, Direttore Crefis Università Cattolica del Sacro Cuore. Di internazionalizzazione del settore agroalimentare parleranno invece il Direttore pianificazione strategica, studi e rete estera di ICE Gianpaolo Bruno,che interverrà sul tema del commercio con l’estero dell’agroalimentare italiano, mentre Roverto Lovato, sempre di ICE, riassumerà l’attività svolta da ICE a sostegno dell’internazionalizzazione.

Fonte: INEA