Suolo e Salute

Category: Bio News

Mipaaf: istruzioni e modalità per gestione informatizzata PAP

Con Nota n. 9272 del 6/02/2014 il Mipaaf fornisce a tutti gli operatori istruzioni operative per l’accesso semplificato ai servizi del SIB per la compilazione dei PAP, i Porgramma Annuali di Produzione.  Il testo integrale della Nota è disponibile a questo indirizzo.  A questo link invece sono disponibili le istruzioni operative per l’accesso semplificato ai servizi del SIB riservati agli operatori bio  per la compilazione dei PAP. Le stesse istruzioni sono disponibili anche sul sito del Sinab nella sezione “Informatizzazione”.
Fonte: Mipaaf, Sinab

A Genova “Cibio”

Da domani, venerdì 7 febbraio, e fino a domenica, Genova ospiterà la nuova edizione di “Cibio – La fiera del gusto”, rassegna dedicata al cibo biologico. Alla manifestazione saranno presenti molte aziende biologiche che metteranno a disposizione dei visitatori un’ampia varietà di prodotti bio: pane, pasta, olio, vino, ortofrutta, miele e molto altro. Non mancheranno inoltre prodotti di cosmesi naturale e biocosmesi. Sempre nell’ambito della kermesse, verrà dedicato spazio anche ai temi del del turismo enogastronomico ed ambientale: dalle Strade del Vino agli itinerari turistici ed enogastrnomici, agli agriturismi e a tutto quanto contribuisce ad una valorizzazione sostenibile del territorio sotto il denominatore comune del biologico. Degustazioni, incontri e presentazioni al pubblico completano il programma della manifestazione genovese. Tutti i dettagli sul sito della manifestazione all’indirizzo http://www.cibio.info/

Fonte: AIOL

A Verona fino al 9/02 il Forum Agricoltura Sostenibile

E’ iniziato oggi, e proseguirà fino a domenica 9 febbraio, la seconda edizione del “Forum Agricoltura Sostenibile”, organizzata da Agronotizie – Image Line e Isp Multimedia. Il forum, che si svolge a Verona dopo il successo della prima edizione, del 2012, è articolato sotto forma di diciotto incontri / talk show ai quali prendono parte esperti “di ogni specifico  ambito della sostenibilità agricola”. Per gli organizzatori quello del Forum  “è un momento interattivo di formazione e di crescita per le aziende e gli imprenditori agricoli”, il cui obiettivo è “raccontare come sta evolvendo l’agricoltura sui fronti economico, ambientale e sociale”. Ricco e composito il programma degli eventi: si comincia oggi con un incontro dedicato all’agricoltura sostenibile, PAN e difesa a basso impatto ambientale, cui prenderanno parte tra gli altri esperti de CRA, Mipaaf e della Regione Emilia-Romagna. Agricoltura sostenibile protagonista anche nella giornata di venerdì, con ben quattro incontri dedicati, tra cui uno che approfondisce gli aspetti della nuova PAC e l’altro sulla viticoltura sostenibile. Sabato invece si parlerà di agricoltura, di biologico e biotecnologie, mentre nella giornata di chiusura di domenica sarà la volta di sostenibilità, rintracciabilità ed etichettatura. Ulteriori informazioni di dettaglio sono disponibili sul sito della manifestazione a questo indirizzo.

A Verona la 111° edizione di “Fieragricola”

Prende il via oggi la 111° edizione di “Fieragricola”, appuntamento biennale dedicato al mondo e alle novità del  settore agricolo. Un appuntamento classico del settore e uno dei “must” per gli addetti ai lavori italiani ed esteri. L’edizione di quest’anno vedrà al centro degli incontri e degli eventi in programma la  nuova politica agricola comunitaria e gli sviluppi futuri del settore. Non mancheranno inoltre approfondimenti dedicati alla biodiversità, alla genetica vegetale e alle colture globali, territoriali e tipiche.

Fonte: AIOL

Oltre un terzo di specie in più nei campi bio rispetto a quelli convenzionali

Qual è l’effettivo impatto sull’ambiente delle coltivazioni biologiche? A riproporre il quesito un nuovo studio dell’Università di Oxford, in conclusione del quale i ricercatori hanno potuto verificare che, rispetto ad una coltivazione convenzionale, i campi biologici sono in grado di sostenere ben il 34% in più di specie animali e vegetali. Addirittura, nel caso delle api, la percentuale sale al 50%. Restano tuttavia alcuni interrogativi aperti per i ricercatori. L’autore principale dello Studio, il Dr. Sean Tuck del Department of Plant Sciences di Oxford, pone l’accento sul fatto che I risultati forniscono un’indicazione qualitative, ma non quantitative: “La ricchezza delle specie ci dice quante differenti specie ci sono, ma non ci dice nulla riguardo il totale degli organismi presenti. Ci sono molti modi di studiare la biodiversità e la ricchezza delle specie è facile da misurare, fornendo un utile punto di partenza.”

Va detto che, come regola generale, censire un elevato numero di specie è indice di elevata biodiversità, ma non fornisce informazioni sul totale dei singoli individui. Una possibilità contemplata dai ricercatori è che l’aumento delle specie nei campi bio sia collegato anche all’elevata densità delle coltivazioni circostanti, come confermato da Lindsay Turnbull del Department of Plant Sciences di Oxford, co-autrice dello studio: “Abbiamo riscontrato come l’impatto delle aziende agricole biologiche sulla ricchezza delle specie fosse più evidente quando situate in regioni intensamente coltivate. Questo ha senso in quanto i benefici della biodiversità di ogni coltivazione organica vengono diluite in gruppi di aziende biologiche rispetto a un’isola di agricoltura biologica posta in un mare di campi convenzionali coperti di pesticidi. L’effetto risulta più debole però per gli impollinatori poiché sono inclini a visitare anche campi vicini e potrebbero entrare a contatto comunque con i pesticidi”.

Indubbiamente, in ogni caso, lo studio fornisce una prima, importante indicazione rispetto al rapporto tra agricoltura biologica e biodiversità e conferma l’impatto decisamente positivo sulla varietà di specie di una scelta bio.

Fonte: http://www.greenstyle.it/

OrAqua, un nuovo progetto europeo sull’acquacoltura biologica

Si chiama OrAqua, European Organic Aquaculture, il nuovo progetto dell’UE contenente raccomandazioni per lo sviluppo del quadro normativo dell’Unione europea nel settore dell’acquacoltura e  per sostenerne la crescita. Secondo Nofima, l’Istituto Norvegese per il cibo, la pesca e la ricerca in acquacoltura, meno dell’1% dei pesci proviene da allevamenti biologici. Secondo la responsabile del progetto, Ingrid Olesen, “ci sono molte di sfide da affrontare, a cominciare dal l’armonizzazione delle norme in modo tale da soddisfare al tempo stesso le esigenze dei produttori e dei consumatori ” .Per avviare il progetto, ventisette ricercatori ed esperti provenienti da tutta Europa si sono riuniti il 9 e 10 gennaio scorso presso la sede Nofima di  Ås, piccola città nel sud del paese sede dell’importante Università Norvegese di Scienze della Vita.Obiettivo primario del progetto quello di incentivare il settore dell’acquacoltura biologica in Europa attraverso criteri scientifici rigorosi in accordo con i regolamenti europei in materia e con le aspettative dei consumatori. Per questo motivo, il progetto mira ad implementare l’attuale quadro normativo di settore attraverso un’indagine in merito alle conoscenze scientifiche disponibili in materia, un’analisi degli aspetti produttivi ed economici dell’acquacoltura e un approfondimento del livello di conoscenza e di interesse da parte dei consumatori. Il progetto si concentrerà in particolare sull’acquacoltura delle principali specie europee di pesci, molluschi , crostacei e alghe.Per garantire l’interazione con tutte le parti interessate nel corso del progetto verrà inoltre realizzata una piattaforma multi-stakeholder . Il progetto prenderà  in considerazione le attuali conoscenze riguardanti salute degli animali, nutrizione , alimentazione , sistemi di produzione di novellame, ) impatti ambientali, rilevanze  economiche e socio-economiche  dell’acquacoltura , aspetti legati ai consumatori , normative e standard privati esistenti ​​per l’acquacoltura biologica . I risultati saranno comunicati attraverso una vasta gamma di supporti e strumenti, al fine dicoinvolgere tutti i gruppi . I 13 partner del progetto OrAqua formano un consorzio che comprende quattro università , cinque istituti di ricerca acquacoltura , tre gruppi di ricerca in scienze sociali, un’organizzazione di allevatori di pesce , un singolo allevatore di pesce e due organismi di certificazione e controllo del biologico . I principali risultati attesi dovrebbero riguardare input per il miglioramento della normativa europea,  ed un piano d’azione di settore, oltre a precise indicazioni per un miglioramento dello sviluppo complessivo del comparto dell’acquacoltura bio europea.

Fonte: Oneco