Suolo e Salute

Category: Bio News

Autorizzate tre varietà di mais GM

La Commissione Europea ha autorizzato l’importazione e la trasformazione di due varietà di mais GM per alimenti e mangimi (MON89034x1507xMON88017x59122 e MON89034x1507xNK603) e l’uso alimentare di un polline derivante dalla coltivazione del mais GM MON810. Dato che non era stata ratificata alcuna decisione in merito né da parte dello Scofcah (il Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali) né in sede di Comitato d’Appello, spettava infatti alla Commissione pronunciarsi nel merito. La Commissione ha adottato questa decisione in base ai pareri positivi pubblicati dall’Efsa, l’Autorità Europea sulla Sicurezza Alimentare. Le autorizzazioni sono valide per 10 anni e i prodotti che utilizzeranno le summenzionate varietà di mais GM saranno soggette alle norme di etichettatura e tracciabilità adottate nell’UE.

Fonte: AIOL

Tavolo Tecnico permanente del bio: designati i tre esperti regionali

Sono stati individuati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano i nominativi dei tre esperti regionali scelti per partecipare al tavolo Tecnico permanente sull’agricoltura biologica. I nomi sono quelli della Dott.ssa Rosa De Gregorio (Sicilia), del Dott. Giulio Bronchini (Lazio) e del Dott. Leonardo Calistri (Toscana), che avranno appunto funzione di rappresentanti delle Regioni e delle Province Autonome in seno al tavolo Tecnico stesso. Il Tavolo è stato istituito presso il Mipaaf con Decreto Dipartimentale n. 631 del 9 aprile 2013 ed ha funzioni consultive in materia di agricoltura biologica, rientranti nelle competenze del Dipartimento.

Fonte: Sinab

Il governo cinese verso il sostegno agli OGM?

Diversi segnali sembrerebbero indicare che la Cina si sta preparando ad un’intensa campagna di produzione interna di OGM. Negli ultimi mesi, infatti, il Ministro dell’agricoltura e numerose altre agenzie statali hanno diffuso dichiarazioni e promosso eventi pubblici a sostegno delle colture GM. I motivi sembrerebbero da ricercare principalmente nella necessità del governo cinese di affrancarsi dalla produzione cerealicola estera. Ad oggi infatti le importazioni di molti cereali sono in crescita e nella stragrande maggioranza dei casi provengono da colture OGM, prevalentemente statunitensi. E’ il caso ad esempio del mais USA importato dalla Cina, il 95% del quale è geneticamente modificato. Nell’ambito di questa strategia di “rilancio” degli OGM, il Ministero dell’Agricoltura ha ripetutamente attaccato gli articoli apparsi su molta stampa cinese che mettono in guardia rispetto ai rischi derivanti dal consumo di OGM, dichiarando che “alimentano le voci secondo cui gli alimenti Ogm causano cancro, e incidono negativamente sulla fertilità, tornando a diffondere il panico tra le persone sulle tecniche Ogm”, affrettandosi a dichiarare che le rese sono molto superiori rispetto alle colture tradizionali. Che la strada intrapresa sia questa sembra essere confermato anche da un anonimo funzionario del Ministero, la cui dichiarazione è stata ripresa dal Beijing News. L’uomo avrebbe dichiarato che “Il prossimo passo sarà incrementare la propaganda scientifica per il nostro settore biotecnologico, creare un’opinione pubblica favorevole e accelerare gli emendamenti normativi sugli OGM”. Malgrado ciò, fortunatamente la strada sembra ancora lunga e non c’è da aspettarsi l’autorizzazione in tempi brevi da parte del Ministero Cinese alla commercializzazione di cereali OGM per l’alimentazione umana, grazie alla forte contrarietà dell’opinione pubblica interna. Attualmente in Cina è consentita la produzione commerciale di pomodori, cotone, papaya e peperoni rossi a campana geneticamente modificati. Il Governo permette, inoltre, l’importazione di mais, soia, canola e cotone Ogm utilizzati nella preparazione di mangimi per animali e per usi diversi dal consumo umano.

Fonte: Chuin-wei Yap, The Wall Street Journal, Agra Press, BioAgricoltura Notizie

Cresce il bio tedesco

Crescono i ricavi del bio tedesco, secondo quanto reso noto dall’Agenzia federale per l’Agricoltura e l’alimentazione tedesca: nel 2012 la crescita è stata del 12%, pari a 1,53 miliardi di euro in più rispetto al 2011. Un aumento che, secondo l’agenzia, è imputabile principalmente ai prezzi elevati di cereali e prodotti ortofrutticoli bio, oltre che all’aumento importante degli allevamenti biologici di animali, primi fra tutti galline ovaiole e polli biologici. I dati ripresi dall’Agenzia provengono da un’importante raccolta dati sul bio tedesco, condotta dalla Società di informazione sul mercato agricolo (Ami) di Bonn. Analizzando in dettaglio alcuni di questi dati, spicca il segno positivo fatto registrare, come ricordato, dalle galline ovaiole (+17%), che attualmente coprono oltre il 7% dell’intera produzione di uova in Germania. Analoga crescita hanno gatto registrare le carni di pollame bio (+16%), crescita che diviene addirittura del 28% nel caso dei tacchini (285.000 capi censiti nel 2012). In lieve calo invece la produzione di carne bovina bio, compensata in parte dall’altrettanto contenuta crescita della produzione di carne suina bio. Rallenta invece la crescita del latte bio, aumentato solo del 2% nell’ultimo anno. Passando alla produzione agricola, la superficie coltivata a cereali ha fatto segnare una leggera flessione, attestandosi intorno ai 202.000 ha, con segale e frumento come principali colture bio. Significativo invece il calo del farro bio (-14%) e dei legumi biologici (-13%), che comunque interessano oltre un quarto dell’intera superficie coltivata a leguminose. Boom invece della colza (+40%), motivata dalla crescente domanda del mercato, e della soia biologica che, con 1.400 ettari coltivati, rappresenta un quarto di tutta la soia coltivata in Germania. Cresce significativamente anche la superficie dedicata alla produzione di vino biologico, che ha toccato quota 7.400 ettari, con una crescita del 7% e che attualmente rappresenta il 7,6% di tutta la superficie vitata tedesca. Secondo le proiezioni degli statistici, per il 2013 sono attesi ricavi sostanzialmente stabili, con un leggero aumento delle rese per i cereali biologici a fronte di una lieve flessione dei prezzi. Si attendono invece rincari per frutta, verdura e patate biologiche, mentre per la carne (sia bovina che suina) ed il latte bio i prezzi dovrebbero ricalcare quelli del 2012.

Fonte: agrarheute.com, Agra Press, BioAgricoltura Notizie

Vino, Coldiretti: l’Italia primo produttore al mondo nel 2013

Grazie alla produzione particolarmente importante di quest’anno, che oscilla tra i 45 e i 48 milioni di ettolitri, secondo le proiezioni, il nostro paese supera la Francia, ferma a quota 44 milioni di ettolitri, conquistando in questo modo il primato mondiale per produzione vinicola. A ribadirlo, in un comunicato, la Coldiretti, che sottolinea “un aumento del 2 per cento rispetto allo scorso anno con una qualità buona con punte eccezionali per i grandi rossi, dal Barolo al Chianti, dal Brunello di Montalcino all’Aglianico”. La Coldiretti si sofferma anche sull’andamento climatico particolarmente favorevole di quest’anno sia a livello quantitativo che qualitativo, ricordando che “la vendemmia si chiude in ritardo di quasi due settimane rispetto allo scorso anno che in realtà significa un ritorno alla normalità per effetto dell’andamento climatico con temperature estive, non eccessivamente bollenti e con escursioni termiche, che hanno favorito una più lenta ma ottimale maturazione delle uve, e una qualità molto elevata”.  “la conclusione della vendemmia – continua il comunicato della confederazione – si festeggia in Italia con il record storico per il vino all’estero con un valore delle vendite che raggiunge per la prima volta i 5 miliardi di euro per effetto di un aumento del 9 per cento degli acquisti oltre confine”, secondo le proiezioni della stessa Coldiretti basate sui dati Istat riferiti ai primi sette mesi dell’anno. Un dato che lascia ben sperare per il futuro, una vera e propria “riscossa dei vitigni autoctoni del territorio che – ricorda sempre la Coldiretti – hanno conquistato ben tre premi su quattro assegnati dalle principali guide 2014, a conferma di una tendenza che nel tempo della globalizzazione, vede gli italiani bere locale a ‘chilometri zero'”.

Fonte: Agrapress, Coldiretti

FederBio e SDA Bocconi insieme per il biologico

E’ stato stipulato un accordo di collaborazione pluriennale tra FederBio e Bio management Lab, l’osservatorio sull’agroalimentare biologico della Scuola di Direzione Aziendale della Bocconi, con lo scopo, come si legge in un comunicato della federazione, di “contribuire alla creazione di un «sistema bio Italia» efficiente, dinamico e moderno, un modello di sviluppo basato su regole e prassi gestionali all’avanguardia per rafforzare il biologico «made in Italy» e portarlo anche all’estero”. Sull’accordo anche il commento del Presidente FederBio, Paolo Carnemolla, secondo il quale “c’è necessità di consolidare e diffondere i risultati acquisiti anche per contaminare l’altra economia, formare nuovi imprenditori e migliorare le capacità manageriali in un settore in cui troppo spesso questi aspetti sono stati trascurati”. “Da questa consapevolezza – ha concluso Carnemolla – nasce l’accordo con SDA Bocconi”.

Fonte: FederBio, Agrapress