Suolo e Salute

Category: Bio News

Ad Asti dal 24 al 26 maggio Vinissage, Salone di vini naturali da agricoltura biologica e biodinamica.

E’ in programma ad Asti, presso Palazzo Gazelli di Rossana, dal 24 al 26 maggio 2013 “Vinissage”, la più importante vetrina piemontese sui vini naturali provenienti da agricoltura biologica e biodinamica . Un appuntamento cui saranno presenti tutti quei produttori che fanno della naturalità dell’uva e del rigoroso controllo dei metodi di vinificazione la cifra dei loro vini. In un territorio storicamente vocato alla produzione vitivinicola di qualità qual è il Piemonte, Vinissage intende rappresentare un punto d’incontro per tutti quei “vignaioli” (così come, con termine desueto ed evocativo, vengono definiti sul sito della manifestazione) che hanno scelto di utilizzare solo principi fisico-chimici naturali, nel massimo rispetto per la naturalità dell’uva. La vetrina di Asti consentirà di degustare e conoscere vini unici a livello organolettico, che nelle intenzioni dei produttori intendono uscire dall’omologazione dei vini “ costruiti” preservando la natura, il territorio e la biodiversità. Vini che rappresentano un’espressione identitaria forte del territorio in cui vengono prodotti, e che non a caso al salone vengono presentati da chi in prima persona si impegna quotidianamente per tradurre in pratica una precisa scelta produttiva.
Ad Asti saranno presenti aziende provenienti da tutta Italia, e i visitatori potranno assaggiare ed acquistare molti altri prodotti biologici del territorio come marmellate, conserve, cioccolato, salumi, oltre che informarsi sull’argomento presso le postazioni dedicate all’editoria del settore.
Vinissage sarà aperta sabato 25 maggio dalle ore 15.30 alle 23 e domenica 26 maggio dalle ore 10.30 alle 19.
Ingresso e 5€, inclusa degustazione e bicchiere.
Ulteriori informazioni sul sito web dell’evento

Mercoledì 15 un seminario INEA sulle imprese agricole e la loro distribuzione

E’ in programma mercoledì prossimo 15 maggio dalle ore 15.00 presso la sede INEA di Roma in Via Nomentana 41 il seminario “Dove sono le imprese agricole? La dimensione territoriale dell’agricoltura italiana”. Interverranno Sstefano Vaccari del Mipaaf, Andrea Arzeni dell’INEA e Franco Sotte Dell’universita’ Politecnica delle Marche. Stando al censimento del 2010, sono oltre 1,6 milioni le aziende agricole censite nel nostro paese, diffuse su tutto il territorio nazionale. L’analisi delle caratteristiche strutturali di queste aziende, secondo INEA, permette di “evidenziare la presenza e la natura di diverse tipologie aziendali e la varietà delle aree agricole italiane che non seguono le divisioni amministrative”.

Fonte: Agrapress

Riforma PAC, al via la quarta settimana di triloghi

E’ cominciata lunedì scorso 6 maggio la quarta settimana di triloghi sulla riforma della PAC: all’ordine del giorno il dossier su pagamenti diretti, sviluppo rurale e ocm unica. In particolare, in merito al tema dei pagamenti diretti, secondo quanto dichiarato dal Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, in questi giorni vengono affrontati lo schema dei pagamenti di base, la riduzione progressiva dei pagamenti, il capping, la flessibilità tra pilastri, i pagamenti per le aree svantaggiate, quelli per le colture di cotone e i  programmi di ristrutturazione del settore, oltre che i requisiti, il trattamento e la protezione dei dati personali. L’incontro di martedì invece, dedicato all’Ocm, affronterà il tema degli aiuti al settore ortofrutticolo e quello delle misure d’intervento sul mercato (sia intervento pubblico che ammasso privato).

Fonte: Agrapress

OrganicDataNetwork: al via il forum online sul mercato del bio

Il progetto “Data network for better European organic market information”, OrganicDataNetwork (“Rete per una migliore informazione sul biologico”, sito web www.organicdatanetwork.net), è stato finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del 7 ° Programma Quadro dell’UE per il periodo 2012-2014. Il progetto di propone di migliorare la trasparenza del settore del mercato bio attraverso la disponibilità di un maggior numero di informazioni, utili per le scelte e le strategie dei decisori politici e dei diversi attori del settore. Il 13 marzo scorso si è tenuto a Newbury (UK) il ° workshop europeo del progetto, cui hanno partecipato circa 30 stakeholders di 17 paesi europei e del Marocco e della Tunisia. Nel corso del workshop sono stati esaminati i principali problemi legati alle rilevazioni di mercato (compresa l’individuazione delle aree merceologiche più difficili da monitorare) e sono state affrontate le possibili strategie utili per migliorare dati e statistiche. Tra le soluzioni discusse, la rilevazione anche dei settori più carenti in termini di informazioni  l’armonizzazione dei metodi di rilevazione statistica, reperimento di fondi e finanziamenti per incentivare la rilevazione dei dati, sviluppo di forme di specifica manualistica e assistenza tecnica nel settore della rilevazione dei dati, istituzione di tavole rotonde nazionali sul tema.

Sempre nel corso del workshop inoltre si è discussa la possibilità di rendere obbligatoria la rilevazione da parte degli organismi di certificazione di un numero maggiore di  dati di mercato al fine di migliorare al tempo stesso  il sistema di controllo da un lato e la trasparenza del mercato dall’altro.

Una sintesi dettagliata dei risultati del workshop è in corso di pubblicazione sul sito del progetto www.organicdatanetwork.net.

Come conseguenza degli spunti offerti dal workshop, è stato avviato il forum online di OrganicDataNetwork, che prosegue idealmente su piattaforma web i lavori e il confronto iniziato con il workshop. Il Forum costituisce infatti un’importante piattaforma di discussione e di scambio di idee su argomenti relativi ai dati del mercato del biologico e nasce con lo scopo di di mettere a disposizione uno spazio di confronto on line per tutti gli attori della filiera, che possono proporre nuovi temi di discussione, con l’obiettivo ultimo di rendere le informazioni sull’andamento del mercato del bio più complete e di più facile accessibilità.

Il professor Zanoli dell’Università Politecnica delle Marche, coordinatore del progetto, ha dichiarato: “Ci auguriamo che il forum venga usato per continuare la discussione e affrontare le sfide connesse alla rilevazione dei dati relativi al mercato biologico. Le informazioni derivanti dalle discussioni sul forum saranno la base per preparare il secondo workshop, che si terrà a Bari (Italia) il 10-11 luglio 2014, e che si focalizzerà sulle soluzioni ai problemi individuati durante il primo workshop e il forum. Incoraggiamo tutti gli attori coinvolti nella rilevazione dei dati sul mercato biologico ad aderire al forum e partecipare attivamente alla discussione proponendo nuovi temi di dibattito”.

“Il workshop ha evidenziato il ruolo cruciale del progetto nel fornire ai rilevatori dei dati una guida sui metodi di raccolta più appropriati, permettendo in tal modo di aumentare la trasparenza del mercato del bio europeo attraverso una migliore disponibilità d’informazioni”.

Il forum del progetto OrganicDataNetwork è disponibile a questo indirizzo.

Fonte: Sinab

Pubblciato “Misurare la sostenibilità dell’agricoltura biologica” a cura dell’INEA

E’ disponibile on line e scaricabile sotto forma di documento pdf la nuova pubblicazione INEA (Istituto Nazionale di Economia Agraria) “Misurare la sostenibilità dell’agricoltura biologica”. Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha infatti  affidato all’INEA lo studio su “Indicatori e metodologie per la sostenibilità: il caso dell’agricoltura biologica”, finanziato nell’ambito del Piano di Azione Nazionale per l’agricoltura biologica e i prodotti biologici, i cui  risultati sono presentati nel volume.

Il corposo lavoro dell’INEA (il volume consta di oltre 450 pagine) a cura di Carla Abitabile e Andrea Arzeni è finalizzato in particolare all’individuazione e alla misurazione di indicatori della sostenibilità economica, ambientale e sociale dell’agricoltura biologica e all’approfondimento di alcune delle condizioni di contesto che ne favoriscono lo sviluppo. In questo modo INEA intende offrire un importante contribuito ai decisori politici in termini di analisi e valutazione ai fini dell’evoluzione delle politiche agricole per lo sviluppo del settore.

Il primo capitolo affronta il tema del rapporto tra sviluppo sostenibile e agricoltura biologica, ripreso anche nel secondo capitolo nel quale si individuano alcuni indicatori di sostenibilità ambientale per l’agricoltura biologica stessa. Il terzo capitolo si sofferma sulla dimensione sociale della sostenibilità nel comparto del bio, mentre il quarto prevede un’analisi concreta della sostenibilità delle aziende bio attraverso i dati RICA (Rete di Informazione Contabile Agricola). Il quinto capitolo del volume è dedicato invece ai rapporti tra sostenibilità, territorio, agricoltura biologica nel caso specifico delle Marche, di cui si descrive il contesto agricolo e le caratteristiche del settore produttivo biologico. L’ultimo capitolo, il sesto, affronta invece il complesso tema della  sostenibilità nella filiere biologiche, approfondendo in particolare  il caso di Varese Ligure e della cosiddetta “Valle del Biologico”, da anni certificata nella quasi totalità delle aziende da Suolo e Salute.

Fonte: INEA

Sei stati firmano un accordo pro OGM mentre in Europa si raccolgono firme contro gli OGM

I governi di Australia, Brasile, Canada, Argentina, Paraguay e Stati Uniti hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui si impegnano a lavorare insieme nella direzione della rimozione delle barriere commerciali riguardanti i prodotti agricoli biotecnologici (ovvero gli OGM). Lo rende noto un documento diffuso dai tre governi, il cui testo completo in lingua inglese è consultabile a questo link. Quasi contemporaneamente, prosegue la raccolta firme lanciata dalla Fondazione Diritti Genetici su change.org/ogm, con l’obiettivo di chiedere ai ministri dell’ambiente, dell’agricoltura e della salute, l’applicazione della clausola di salvaguardia per scongiurare la coltivazione degli stessi OGM nel nostro paese. “Il ministero dell’agricoltura ha recentemente respinto la richiesta di un agricoltore di seminare mais transgenico ma lo stesso ministero – riferisce la fondazione – non ha confermato che il provvedimento sia stato adottato attraverso un decreto interministeriale”. E intanto le firme raccolte in pochi giorni hanno superato quota 7.000

Fonte: Agrapress