Suolo e Salute

Category: Biologico (Mercato, Statistiche, Ricerca, Normativa, Estero)

Sviluppo rurale: l’Ue approva altri 24 programmi per rilanciare l’agricoltura

Il 26 maggio scorso, la Commissione Europea ha approvato 24 programmi di sviluppo rurale (PSR), in Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Irlanda, Italia, Romania, Spagna, Svezia e Regno Unito.

Quest’ultima tornata lascia altri 67 PSR ancora da approvare, cosa che dovrebbe avvenire a rotazione tra la seconda metà del 2015 e, eventualmente, l’inizio del 2016.

I programmi hanno l’obiettivo di migliorare la competitività del settore agricolo dell’UE, preservare l’ambiente rurale e il clima e a rafforzare il tessuto economico e sociale delle comunità rurali per il periodo 2014-2020.

Si prevede che i programmi adottati creeranno oltre 40 000 posti di lavoro nelle zone rurali e circa 700 000 posti di formazione per promuovere l’innovazione, il trasferimento delle conoscenze, pratiche agricole più sostenibili e imprese rurali più forti.

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L’Ue rende così disponibili finanziamenti per un valore di 27 miliardi di euro, che saranno integrati dal cofinanziamento di fondi pubblici a livello nazionale o regionale e/o di fondi privati.

Tra le azioni prioritarie dei programmi nazionali e regionali adottati figurano l’ammodernamento delle aziende agricole, il sostegno ai giovani agricoltori, la gestione sostenibile dei terreni e il miglioramento delle infrastrutture a banda larga.

In particolare, per l’Italia, sono stati approvati il programma della Rete Rurale Nazionale (59,7 milioni di Fondi comunitari) e i programmi regionali di sviluppo rurale (PSR) del Veneto (510 milioni), Emilia Romagna (513 milioni), Toscana (414 milioni) e Provincia Autonoma di Bolzano (158 milioni).

Le risorse comunitarie rese così disponibili ammontano, per l’intera programmazione 2014-2020, a oltre 1,64 miliardi di euro di fondi Feasr, che salgono a circa 3,8 miliardi tenendo conto del cofinanziamento nazionale.

Il ministro Maurizio Martina ha accolto con favore l’approvazione della Commissione Europea: “Il via libera della Commissione è una buona notizia per i nostri agricoltori che avranno a disposizione risorse per investire su strumenti innovativi per la produzione e per l’ammodernamento delle aziende. Con i fondi destinati alla rete rurale saranno possibili investimenti per migliorare le attività di supporto alle imprese”.

Anche Phil Hogan, Commissario per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale ha espresso parere positivo sulle decisioni prese: “Uno dei principali punti di forza del nostro concetto di sviluppo rurale è che noi stabiliamo le priorità fondamentali, ma spetta poi ai singoli Stati membri o alle singole regioni definire il programma più consono ai loro problemi e alle loro opportunità. I programmi adottati oggi offrono finanziamenti per una serie di progetti dinamici, che vanno da progetti di ammodernamento dell’agricoltura e di incoraggiamento del rinnovo generazionale in Croazia e in Romania, alla diffusione della banda larga in zone scarsamente popolate dell’Emilia-Romagna e al sostegno all’agricoltura biologica in Svezia o alla promozione di una gestione del suolo rispettosa dell’ambiente su 1 milione di ettari di terreni agricoli in Irlanda. Rafforzare la base di conoscenze del nostro settore agricolo è un aspetto importante dei PSR. Sono lieto di constatare che quasi tutti i programmi adottati oggi sosterranno progetti di innovazione nell’ambito del Partenariato europeo per l’innovazione“.

I programmi approvati dalla Commissione Ue coprono circa il 18% delle risorse messe complessivamente a disposizione dell’Italia fino al 2020, che ammontano a circa 21 miliardi grazie al cofinanziamento nazionale.

Fonti:

http://www.ifoam-eu.org/en/news/2015/05/26/commission-approves-24-more-rural-development-programmes

http://www.ilvelino.it/it/article/2015/05/27/mipaaf-ok-da-commissione-ue-ai-primi-programmi-di-sviluppo-rurale/257131fa-e8fe-4500-a0f3-a2b05403e5fd/

http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5025_it.htm

SANA 2015: dal 12 al 15 settembre un’edizione unica nell’anno di Expo Milano

Tante novità per l’edizione di quest’anno di SANA, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale che lo scorso anno ha registrato oltre 43.000 presenze (+36% rispetto al 2013). Iniziamo con la data, non più il primo fine settimana di settembre ma quello successivo. Uno slittamento che porta così la 27° edizione del Salone ad iniziare il 12 settembre.

Altra novità: il collegamento tematico – nell’anno dell’Expo – con il Parco della Biodiversità, progettato e realizzato da BolognaFiere (Official Partner di EXPO Milano 2015) grazie all’accordo con Expo2015 e al riconoscimento ottenuto per essere l’organizzatore appunto di SANA, principale piattaforma e manifestazione per la promozione del biologico in Italia.

Come sottolineato da Duccio Campagnoli, Presidente di BolognaFiere, “SANA è la Fiera che ha raccolto e accompagnato sempre più in questi anni  il grande sviluppo del biologico in Italia” e nell’Esposizione Universale il cui tema è “Nutrire il Pianeta. Energie per la vita” non poteva mancare il mondo del biologico che propone un modello agricolo sostenibile, attento alla fertilità della Terra e dei terreni, che tutela l’ambiente e protegge la biodiversità delle specie vegetali. Un modello agricolo che vuole nutrire veramente il Pianeta, nel suo duplice significato, ed è pronto alla sfida.

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Il Parco della Biodiversità con all’interno il Padiglione del Biologico e del Naturale è una delle aree tematiche ufficiali dell’Esposizione ed è l’ unica vetrina dedicata interamente al prodotto biologico all’interno di Expo.

In questa edizione 2015 di SANA il Buyers Programme vede crescere ancora la presenza delle delegazioni internazionali per favorire l’internazionalizzazione del biologico e del naturale attraverso una serie di attività specifiche che consentono agli espositori di prendere contatto con buyer e distributori provenienti da tutto il mondo. Lo scorso anno erano ben 1500 i buyer esteri presenti, ben 2613 gli incontri b2b.

Dal punto di vista espositivo, l’edizione 2015 manterrà la caratteristica organizzazione in tre grandi macro aree merceologiche: alimentazione biologica, benessere e altri prodotti naturali.

Confermate anche l’area novità, per presentare in anteprima ai visitatori i prodotti novità segnalati dalle aziende espositrici (lo scorso anno sono stati esposti ben 250 prodotti innovativi), SANA Shop per acquistare direttamente i prodotti dalle aziende. Il salone tratterà inoltre approfondimenti sull’alimentazione e l’integrazione alimentare per gli sportivi e ricerche di mercato per conoscere le dinamiche sociali ed i trend. Nella 4 giorni del Salone non mancherà inoltre un ricco programma di convegni, incontri e workshop per rendere SANA uno spazio di confronto e discussione internazionale ed imprenditoriale sul mercato del bio.

Per partecipare a SANA 2015 come espositore:

Donato Martelli, Sales Manager

tel. 051 282223 –  donato.martelli@bolognafiere.it

www.sana.it

Piacenza: vini da meditazione tra storia, gusto e cultura

Lo scorso 17 maggio, in Piazza Duomo a Piacenza, si è svolta la manifestazione “Vini da meditazione, spirito e spiritualità“. L’evento, organizzato dall’Associazione Domus Justinae e Anspi Domus, si è caratterizzato come un percorso permeato di storia, gusti e cultura, alla riscoperta delle produzioni piacentine di vini dolci.

Durante la manifestazione è stato possibile degustare vin santo, “vino da messa”, passito e vino dolce in genere, ma non solo: ampio spazio è stato dato agli approfondimenti storici e tematici. Nella seconda parte della giornata, l’associazione Domus Justinae ha guidato la visita alla suggestiva Cattedrale.

Nel pomeriggio la Tavola rotonda sul tema “Storia, cultura, civiltà del vino piacentino” ha permesso di delineare un quadro più ampio all’interno del quale inserire la caratterizzazione delle produzioni vinicole locali.

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Al dibattito hanno partecipato: Giampietro Comolli (patron di UnPOxExPO2015), Stefano Pronti (storico della gastronomia e scrittore), Ilaria Saltari (Suolo e Salute) e, nel ruolo di moderatore, Giorgio Lambri (capo redattore quotidiano Libertà).

Ricco e articolato il panorama delle aziende vitivinicole del territorio che hanno aderito all’iniziativa. Tra queste, infatti,erano presenti: l’Associazione Produttori Vin Santo di Vigoleno, l’ Associazione Vitivinicoltori Val Chiavenna, l’Azienda Agricola La Pagliara, l’Azienda Agricola Monferrina di Paolo Sforza Fogliani società agricola, l’Azienda Agricola Solenghi Gaetano, l’Azienda Biologica Illica Vini, l’ Azienda Vitivinicola Lusenti Cantina Valtidone, La Stoppa, Mossi aziende agricole vitivinicole, Origine tradizione natura s.r.l Coltivazione di uva, Podere Pavolini, Torre Fornello azienda agricola e Villa Rosalba azienda agricola. Molte di queste aziende producono vini biologici certificati da Suolo e Salute.

Fonti:

http://www.ilpiacenza.it/eventi/vini-meditazione-spirito-spritualita-piazza-duomo-piacenza-17-maggio-2015.html

http://www.liberta.it/2015/05/15/vini-da-meditazione-spirito-e-spiritualita-domenica-di-degustazione-in-piazza-duomo/

Progetto innovativo del CNR di Sassari per la produzione di grano autoctono biologico

Negli ultimi anni la ricerca di cibo biologico, in Sardegna è triplicata, ecco che grazie a questo dato nasce dalla ricerca del CNR di Sassari, una sperimentazione applicata per percorrere una terza via possibile e remunerativa per gli agricoltori europei.  Il CNR in  collaborazione con due aziende del settore agroalimentare ha curato il progetto “Biofregola” per la produzione di pasta tradizionale sarda con metodo bio. Il sistema oggetto della sperimentazione, finanziato con i fondi del PSR 2007/2013 asse uno misura 124, prevede l’utilizzazione delle “precessioni” per ottenere ottimi raccolti in modo naturale, biologico e senza l’utilizzo di pesticidi chimici.  Con questo grano sardo autoctono il Karalis, si possono produrre semole perfette per la pastificazione, oltre che per la panificazione, superando uno sbagliato pregiudizio sulla possibilità di lavorare in autosufficienza rispetto ai grani duri importati e prevalentemente OGM.

La Biofregola, ancora non sul mercato, e’ il primo prodotto sperimentale ricavato con l’alternanza di coltivazioni di favino con frumento e interamente realizzato con grani sardi.

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Il Cnr sostiene che sono possibili ambiti di miglioramento nell’impiego delle leguminose per la fertilita’ del suolo. Al processo di produzione sono state apportate numerose modifiche, tra cui una fase di pretostatura che ha migliorato sia il gusto che il colore del prodotto, ottenuto con grani Karalis e Amsicora. In futuro il progetto proseguira’ per migliorare ulteriormente le produzioni e allargarle anche al pane e alla pasta classica. I contenuti del progetto rivelano ancora una volta che la Sardegna è al vertice mondiale dell’innovazione in agricoltura. Questi risultati possono aiutare le imprese agricole sarde ad incrementare il proprio reddito e possono legare le nostre eccellenze gastronomiche alla materia prima locale.

Fonti

http://www.buongiornoalghero.it/contenuto/0/29/73161/bio-fregola-progetto-innovativo-del-cnr

https://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/alimentazione_cnr_sassari_biofregola_per_produzione_pasta-201505201427-eco-rt10123

http://www.sassarinotizie.com/articolo-32780-il_cnr_di_sassari_colloca_la_sardegna_al_vertice_mondiale_dell_innovazione_in_agricoltura.aspx#.VVwqAsbimJo.twitter

Il vertice sul cibo sostenibile ad Amsterdam

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L’edizione europea del settimo Sustainable Foods Summit  si focalizzerà sugli ingredienti alimentari, sul green marketing e sulle nuove soluzioni di imballaggio sostenibili. Per la prima volta, il vertice sarà a favorire la sostenibilità nel settore alimentare con l’uso di ingredienti alimentari e di packaging sostenibile. Il vertice sarà ospitato ad Amsterdam il 4 e 5 giugno prossimi.
 Si discuterà della gamma di opzioni di packaging verde a disposizione dei marchi alimentari e bevande, nonché gli sviluppi di marketing sostenibile. Saranno inoltre esplorate le possibilità offerte dagli ingredienti sostenibili integrati negli alimentari e delle bevande. Come possono tali ingredienti stimolare innovazioni di prodotti? Come possono le imprese alimentari  rafforzare le loro catene di approvvigionamento delle materie agricole? Quali saranno gli sviluppi in materia di tracciabilità alimentare?  Tali domande saranno discussi in un forum ad alto livello che è diventato un appuntamento imperdibile a livello europeo.
Dal 2009, il vertice di alimenti sostenibili ha discusso le questioni più importanti volti del settore alimentare in materia di sostenibilità e marchi ecologici, come il biologico, commercio equo e solidale, Rainforest Alliance, UTZ Certified, ecc. L’obiettivo del Vertice sul cibo sostenibile è quello di esplorare nuovi orizzonti per marchi di qualità ecologica e di sostenibilità nel settore alimentare per discutere di questioni chiave del settore. Altre edizioni di questa serie internazionale saranno ospitati in Nord America e in America Latina. La precedente edizione europea del Summit Foods Sostenibile è stato ospitato ad Amsterdam nel giugno 2014. Proteine ​​sostenibili, futuro dell’etichettatura sostenibile, e le nuove tecnologie sono stati i principali temi della 6 ° edizione. 

Mipaaf: istituito il Registro unico dei controlli ispettivi a carico delle aziende agricole

Lo scorso 7 maggio, il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha reso nota l’approvazione, da parte della Conferenza Unificata, del decreto ministeriale che istituisce il Registro unico dei controlli ispettivi a carico delle aziende agricole, previsto da Campolibero, nella Legge Competitività.

Come ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina: “Evitare la duplicazione dei controlli nelle aziende e rendere più efficiente il lavoro degli organismi che svolgono le verifiche. Sono questi i principali obiettivi che il Registro unico dei controlli ci consentirà di ottenere, raggiungendo un risultato atteso dalla imprese da troppi anni. Semplificare è un imperativo per consentire al settore agricolo di essere più competitivo, senza abbassare la guardia sulla necessità di tutela, che anzi con questo strumento rafforziamo. Ringrazio le Regioni per il contribuito determinante che hanno dato nell’approvazione di questo strumento che rappresenta una delle azioni strategiche del provvedimento Campolibero”.

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Il Registro unico dei controlli ispettivi a carico delle aziende agricole (RUCI) è uno strumento di supporto alle amministrazioni pubbliche per effettuare i controlli ispettivi a carico delle aziende agricole di propria competenza e per una più razionale programmazione degli stessi. Ferma restando, ovviamente, l’attuazione dei controlli straordinari ed urgenti.

Questo archivio informatico contiene per ogni controllo:

  • data;
  • anno di riferimento;
  • ente competente;
  • ente esecutore;
  • nominativo del controllore;
  • impresa agricola controllata;
  • settore;
  • tipologia;
  • documentazione controllata o riproduzione elettronica dei verbali;
  • esiti;
  • estremi dei verbali o riproduzione elettronica dei verbali.

Nel Registro unico dei controlli ispettivi, affluiscono i dati concernenti i controlli effettuati da parte di organi di polizia, organi di vigilanza, organismi pagatori, nonché da organismi privati autorizzati allo svolgimento di controlli a carico delle imprese agricole.

Le informazioni presenti nei Registri unici di controllo istituiti dalle regioni e quelle presenti all’interno del RUCI nazionale sono condivise in maniera costante e con stretto coordinamento.

Il pubblico funzionario, prima di effettuare una nuova ispezione, verifica attraverso il RUCI gli esiti dei controlli precedenti al fine di evitare sovrapposizioni e di intralciare l’esercizio dell’attività d’impresa.

Fonti:

http://www.ilvelino.it/it/article/2015/05/07/semplificazione-mipaaf-conferenza-unificata-approva-registro-unico-con/7685eed8-6c8c-4977-89b4-0fcec4dafe5d/

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8631