Suolo e Salute

Category: Biologico (Mercato, Statistiche, Ricerca, Normativa, Estero)

Al via la seconda edizione di Vinitalybio

Contestualmente all’ormai imminente Vinitaly, il Salone Internazionale del vino e dei distillati in programma a Verona dal 22 al 25 marzo prossimi, si svolgerà anche Vinitalybio, Salone dedicato esclusivamente ai vini biologici e biodinamici certificati. L’evento, nato dall’accordo tra Veronafiere e FederBio, vuole essere una grande occasione di visibilità per il vino biologico certificato, che rappresenta un’eccellenza del made in Italy. Dopo il successo della prima edizione dell’anno scorso, quest’anno sarà possibile apprezzare non solo la produzione vinicola biologica italiana ma anche quella internazionale, grazie alla presenza di oltre settanta aziende certificate, tra cui alcune francesi (la lista completa degli espositori di Vinitalybio è disponibile a questo link.

Tra gli appuntamenti, per tutta la giornata di lunedì 23 marzo e martedì 24 marzo saranno organizzate degustazioni guidate e momenti di approfondimento per la conoscenza di vini biologici e biodinamici ed incontri b2b dedicati a buyer esteri (qui il programma completo degli incontri b2b). Nel pomeriggio dello stesso giorno, dalle 15 alle 17.20, il Convegno “La revisione della normativa sul vino biologico. Il comparto si confronta”, in programma presso la Sala Puccini – Centrocongressi Arena – Padd. 6/7. Mercoledì 25 marzo invece si terrà il Workshop “QuiVino e l’importanza del mercato online per il vino biologico italiano”. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito di FederBio, nella sezione dedicata all’evento.

Fonte: FederBio

Sicilia: a giugno gli “Stati Generali” del vino bio

Nel corso del mese di giugno la Sicilia ospiterà gli ‘Stati Generali del vino biologico’, organizzati in collaborazione con Unione Italiana Vini e coordinati dal Corriere Vinicolo, organo ufficiale di informazione di UIV, nel contesto della decima edizione di Enovitis in Campo. Un’iniziativa  che si rivolge alle professionalità del settore vitivinicolo e che prevede incontri, seminari, convegni, prove in campo di macchine e attrezzature dedicate al mondo del vino biologico. Una scelta che sottolinea il primato della Sicilia nel panorama del vino biologico italiano: con oltre 25 mila ettari coltivati a vigneto biologico, pari a circa il 40% dell’intera produzione nazionale,e 1,2 milioni di quintali di uva (il 23% dell’intera produzione italiana) la Sicilia infatti ha il primato per quanto riguarda il settore dell’enologia biologica in un paese, quale l’Italia, attualmente al terzo posto nel mondo come superficie vitata biologica. Agli “Stati Generali del Vino Biologico” interverranno provenienti da tutto il mondo che discuteranno in merito alla situazione della viticoltura bio a livello mondiale, confrontando tecniche, mercati e produzione per comprendere melgio gli orientamenti futuri del settore. L’evento si svolgerà presso la storica Azienda Vitivinicola Baglio Biesina, di proprietà della Regione, antico e splendido baglio siciliano situato lungo la celebre “via del Marsala” che collega Marsala a Salemi, un territorio particolarmente vocato all’enologia grazie soprattutto al clima caldo e umido e ai suoi terreni argillosi.

Fonte: Greenplanet

A Roma il 18 presentata la biografia di Girolomoni

Sarà presentato mercoledì prossimo 18 marzo presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto (Via del Seminario 76) a Roma “La terra è la mia preghiera”, biografia di Gino Girolomoni scritta da Massimo Orlandi. Scopo dell’incontro quello di ricordare una figura imprescindibile per il movimento biologico italiano, attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto, e trasmettere la sua eredità. Chi fosse interessato a partecipare deve inviare conferma della partecipazione a: fondazione@girolomoni.it oppure a: segreteria.on.pellegrino@gmail.com.

Fonte: Sinab

In Australia prosegue la battaglia tra bio e OGM

Steve Marsh: il nome potrebbe non dire molto al lettore, ma almeno in Australia è senz’altro piuttosto noto. Si tratta infatti di un agricoltore che ha perso la certificazione della propria azienda bio a causa della contaminazione della colza geneticamente modificata coltivata nei terreni confinanti. Una vicenda eblematica, che rischia di ripetersi ovunque, non solo nella terra dei canguri. E proprio in risposta a querta vicenda è nato proprio in Australia un movimento che tutela gli agricoltori bio vittime di contaminazioni OGM. E’ dei giorni scorsi la notizia che la senatrice della Wsteren Australia Rachel Siewert ha avanzato la proposta di istituire un'”assicurazione anti contaminazione” a livello naizonale, in grado di tutelare gli agricoltori che scelgono di non piantare colture geneticamente modificate. La senatrice ha annunciato che presenterà una mozione al Senato federale, con lo scopo di difendere gli agricoltori biologici che come Steve Marsh pur avendo scelto di non utilizzare prodotti OGM hanno poi patito le conseguenze di una contaminazione proveniente dai terreni limitrofi. Sempre a proposito di Marsh, dopo che la Corte Suprema della Western Australia aveva rigettato la sua istanza contro Michael Baxter (l’agricoltore che coltiva la colza OGM vicina al campo di Marsh), ha deciso di ricorrere in appello in un’audizione che si terrà 23-25 marzo prossimi.

Fonte: Bioagricoltura notizie, geneticliteracyproject.org

In Trentino cresce l’agricoltura biologica

Sono state approvate nei giorni scorsi dalla Giunta provinciale di Trento le modalità per la valorizzazione dei prodotti biologici, conformemente a quanto previsto dal programma annuale elaborato dal Servizio agricoltura e a quanto contenuto nelle proposte presentate da altri soggetti quali associazioni, enti, istituti di ricerca, comuni e aziende iscritte all’albo provinciale. Le misure vanno a contribuire alla crescita di un settore, quello del bio Trentino, passato dai 3.700 ettari del 2006 ai quasi 6.000 del 2013, con un incremento degli operatori coinvolti passati nello stesso periodo da 323 a 607. Nel programma rientrano attività di sostegno di vario tipo, dagli incontri tematici a seminari, visite e altre attività di promozione, comprese fiere e altre manifestazioni di settore, oltre che il sostegno a progetti pilota dedicati all’agricoltura biologica.

Fonte: La Voce del Trentino

Le app, nuova frontiera dell’agricoltura

Arriva dall’Università della Pennsylvania, che ha lavorato in collaborazione con l’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Ipsp) di Torino, una app nuova di zecca in grado di dotare gli agricoltori di un efficace strumento previsionale. Incrociando infatti informazioni geografiche, meteorologiche, agronomiche ed ambientali la app infatti consente di prevedere le possibilità che determinate infestazioni possano colpire le coltivazioni. Fornendo al tempo stesso un valido strumento agli agricoltori per razionalizzare la semina e limitare l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi. Secondo Piero Caciagli ricercatore impegnato nel progetto, “il progressivo inserimento di dati da parte degli utenti permetterà di condividere informazioni sulla diffusione delle malattie, sugli andamenti stagionali e sulle migliori strategie di difesa”. “Quest’app affiancherà le decisioni quotidiane degli agricoltori, da quando seminare a come trattare le piante. Una sorta di esperto sempre sul campo”, ha concluso.

Fonte: Bioagricoltura Notizie