Suolo e Salute

Category: Biologico (Mercato, Statistiche, Ricerca, Normativa, Estero)

A Sana 2014 “Tutti i numeri del bio in Italia”

Nell’ambito del Sana 2014, in programma a Bologna dal 6 al 9 settembre prossimi, è in programma il giorno di apertura della manifestazione dalle ore 14.30 alle 17 circa presso la Sala Concerto (Centro Servizi, 1° piano Blocco D) l’incontro “Tutti i numeri del bio in Italia”. In questa occasione saranno  presentati i dati dell’osservatorio SANA curati da Nomisma, presentati da Fabio Lunati e Silvia Zucconi. Francesco Giardina invece illustrerà i dati del Sinab mentre  Fabio del Bravo porterà all’attenzione della platea i dati di Ismea. Modererà l’incontro Silvia Zamboni.

Fonte: Sinab

Importazioni da Paesi terzi: pubblicato il Reg. 829/2014

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea serie L 228/9 del 31/7/2014, il  Regolamento di esecuzione (UE) N. 829/2014 del 30 luglio 2014 che modifica e rettifica il regolamento (CE) n. 1235/2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio in merito al regime di importazione di prodotti biologici dai paesi terzi. In particolare, il testo apporta modifiche agli allegati III e IV del Reg. (CE) n. 1235/2008. Il testo del regolamento in italiano è scaricabile a questo link (documento pdf)

Fonte: UE, Sinab

Pubblicato il Reg. 836/2014 che modifica il Reg. 889/2008

E’ stato pubblicato il  1° agosto 2014 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea serie L 230/11 il testo del nuovo Regolamento dell’UE N. 836/2014 del 31 luglio 2014 che modifica il regolamento n. 889 del 2008. Il nuovo regolamento proroga fino al 31/12/2017 la possibilità di utilizzare una percentuale fino al 5 % di mangimi proteici non biologici per le specie suinicole e avicole. Viene altresì prorogata alla stessa data la possibilità di introdurre in allevamento le cosiddette pollastrelle semi-bio, di età non superiore alle 18 settimane. Il testo del regolamento in italiano è scaricabile a questo link (documento pdf)

Fonte: UE, Sinab

Marche: boom del biologico

Crescite record quelle del bio marchigiano, come emerge dalle anticipazioni di “Bio in cifre 2014”: nel corso del 2013 infatti il comparto ha fatto registrare un aumento record dell’8%, portando il numero complessivo di operatori bio da 2.007 a 2.162. Aumentano in particolare i produttori-trasformatori (+56 per cento, da 141 a 220), indice del crescente impegno delle aziende verso esperienze di filiera corta in grado di portare direttamente al consumatore i prodotti coltivati. Attualmente sono circa 200 le realtà che hanno scelto questa strategia produttiva e distributiva. “Oggi l’agricoltura biologica – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Marche Tommaso Di Sante, nel commentare i dati – rappresenta una grande opportunità, un modello vincente che non solo rispetta l’ambiente, tutela la biodiversità e la salute ma che crea nuove  prospettive occupazionali per tantissimi giovani”. Il consiglio della Coldiretti è quello di acquistare i prodotti biologici direttamente nelle aziende, nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica che garantiscono l’origine nazionale degli alimenti in vendita.

Oltre ai produttori, molti altri esercizi si stanno indirizzando con sempre maggiore convinzione verso il biologico: attualmente nelle marche sono già  37 gli agriturismi e i ristoranti che servono pasti biologici,  mentre i negozi specializzati ammontano a 51, i  gruppi di acquisto solidale a 38 e i mercatini a 11, oltre alla disponibilità oltre trecento punti vendita sparsi su tutto il territorio regionale.

Fonte: Ancona Today

FederBio su “Bio in cifre 2014”: il biologico rappresenta il futuro

All’indomani delle anticipazioni del rapporto “Bio in Cifre” realizzato da Sinab e Ismea, in un comunicato stampa FederBio rimarca l’importanza crescente del comparto biologico per l’intero settore agroalimentare. “I dati SINAB e Ismea dimostrano che il comparto del bio può davvero rappresentare il futuro  dell’agroalimentare italiano”, commenta il Presidente FederBio Paolo Carnemolla. “La sempre più  crescente attenzione rivolta al benessere dell’uomo e dell’ambiente è la leva che fa crescere i consumi,  sia in GDO che nel canale specializzato. L’anteprima di “Bio in cifre 2014” dimostra che la crescita elevata sotto il profilo dei consumi in GDO  dipende in particolare da un aumento del numero di referenze e dalla introduzione di nuove linee di  prodotto che negli anni passati non erano presenti, per esempio pasta speciali, prodotti a base di kamut,  farro, nuovi prodotti per la crescente platea di vegetariani, vegani e persone con intolleranze alimentari.

“Le superfici coltivate con metodo biologico sono cresciute, sino a  rappresentare circa il 10% del totale della superficie agricola nazionale, anche se con ancora forti squilibri territoriali dovuti all’assenza di una politica per il settore di livello nazionale”. Carnemolla sottolinea anche l’importanza crescente dei giovani agricoltori proprio nel comparto del biologico: “molte nuove aziende  agricole, perlopiù condotte da giovani, scelgono la via del bio. Questo è un segnale che le organizzazioni  agricole italiane e la politica dovrebbero cogliere, per riconoscere il vero valore dell’agricoltura biologica  come prospettiva concreta per la rinascita dell’agricoltura italiana”. Un’occasione da sfruttare, prosegue Carnemolla, specialmente in occasione del semestre di presidenza italiana dell’Unione: “Il bio italiano si conferma leader a  livello europeo e questo è un segnale importante in un momento in cui l’Italia ha la presidenza di turno  dell’UE mentre si discute della riforma del Regolamento sull’agricoltura biologica”.

Fonte: FederBio

Bio in cifre: dal Sinab le anticipazioni dei dati 2013

Sono state pubblicate nei giorni scorsi le anticipazioni dei dati elaborati dal Sinab, sulla base dei dati forniti al Ministero dagli Organismi di Controllo (OdC), relativi al biologico italiano al 31/12/2013. I dati completi verranno presentati in occasione del SANA, in programma  a Bologna dal 6 al 9 settembre 2014.
Secondo quanto emerge dallo studio, i consumi nel settore del bio in Italia sono cresciuti del 17,3% nei primi cinque mesi del 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’aumento più significativo dal 2002. In testa alla classifica dei prodotti biologici più venduti le uova, con un’incidenza del 9,5% sulla spesa totale.
La fotografia del biologico italiano parla di una realtà che al 31 dicembre 2013 conta su 52.383 operatori, in crescita del 5,4% rispetto al 2012. Di questi 41.513 iproduttori esclusivi; 6.154 i preparatori esclusivi; 4.i produttori e preparatori e 260 operatori che effettuano attività di importazione.
In aumento anche la superficie coltivata a bio, pari a 1.317.177 ettari (circa il 10% del totale della superficie coltivata su tutto il territorio nazionale) con un aumento complessivo annuale del 12,8%.
Le principali colture restano i pascoli, il foraggio e i cereali cui segue, in ordine di estensione, la superficie dedicata all’olivicoltura. Tra le produzioni animali, aumentano in particolare gli allevamenti bio di equini e di “altri animali”, voce in cui sono compresi ad esempio anche i conigli.
Il Ministro Martina ha commentato con soddisfazione le anticipazioni del Sinab: “Siamo leader in Europa nel settore e il trend positivo di crescita del comparto sotto il profilo produttivo e dei consumi ne è la conferma. Parliamo di un settore che vale 3 miliardi di euro nel nostro Paese e che riguarda oltre il 10% della superficie agricola nazionale. Durante il semestre italiano di Presidenza dell’Ue lavoreremo sulla riforma della normativa europea sul biologico, sulla quale già nel primo Consiglio dei Ministri dell’agricoltura a Bruxelles si è aperto un positivo dibattito”.
“Il quadro del bio delineato dal Sinab – ha dichiarato il Viceministro Andrea Olivero, che ha la delega all’agricoltura biologica – è positivo e incoraggiante, soprattutto per quella parte di agricoltura ‘green’. La sostenibilità premia: mentre il trend dei consumi alimentari decresce, la domanda del bio risulta in totale controtendenza. Puntare su prodotti eco, innovare i processi produttivi in chiave sostenibile sono i fattori di successo della nostra agricoltura e su questi obiettivi è indirizzata la nostra azione politica”.
I dati sono consultabili a questo link.
Fonte: Sinab, Mipaaf