Suolo e Salute

Category: Biologico (Mercato, Statistiche, Ricerca, Normativa, Estero)

OGM, Coldiretti: gli italiani nettamente contrari

Sulla scia delle polemiche innescate dalla vicenda dei campi OGM Friulani, la Coldiretti interviene con un comunicato in cui ribadisce la sostanziale e netta contrarietà degli italiani agli organismi geneticamente modificati: “quasi otto italiani su dieci (76%), con un aumento del 14% rispetto allo scorso anno, sono contrari all’utilizzo di organismi geneticamente modificati (OGM) in agricoltura per difendere il territorio dalle contaminazioni”. I dati provengono da un recente sondaggio Ipr Marketing reso pubblico proprio in occasione dell’annuncio della raccolta di mais transgenico nel campo di Vivaro (Pordenone). Raccolta fatta, prosegue la nota Coldiretti, “nonostante il decreto interministeriale che vieta nel territorio nazionale, a salvaguardia della diversità biologica, la coltivazione di varietà di mais Mon810″. La Coldiretti sottolinea che il caso friulano non pone solo seri quesiti riguardo l’osservanza delle leggi vigenti, ma mette in discussione alcuni capisaldi dell’agricoltura italiana: “la contaminazione biotech delle campagne e’ un attentato alla biodiversità del territorio; gli OGM in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività’ e del Made in Italy”. Il comunicato si conclude con una riflessione sulla diffusione marginale degli OGM nei territori dell’Unione, a testimonianza del fatto che, a monte, sono state compiute precise scelte strategiche: riferendosi ai dati dell’ISAAA (International Service for the Acquisition of Agri-Biotech Applications) “nell’Unione Europea sono rimasti solo cinque su ventisette paesi (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania) a coltivare OGM, con 129mila ettari di mais transgenico piantati nel 2012, una percentuale irrisoria della superficie agricola comunitaria pari a molto meno dello 0,001% della superficie totale di 160 milioni di ettari coltivati in Europa”.

Fonte: Agrapress, Coldiretti

OGM, si inasprisce la polemica. Duro intervento di Carnemolla (FederBio)

Ha scatenato come previsto un putiferio la notizia che in Friuli verrà avviata a prima trebbiatura di mais OGM. Secondo Coldiretti, che in proposito ha diffuso un comunicato recentemente, “la contaminazione biotech delle campagne e’ un attentato alla biodiversità del territorio e al Made in Italy, che fonda il suo successo proprio sulla distintività e sulla qualità”, afferma la Coldiretti. La confederazione “chiede alle autorità responsabili di intervenire per mettere in sicurezza il territorio”. “Oltre all’avvenuta commercializzazione del materiale vegetale frutto dell’attività’ non consentita di coltivazione, nuove preoccupazioni sono riferite alle notizie sulla contaminazione di campi e colture confinanti all’area interessata segnalate dal corpo forestale dello stato incaricato del monitoraggio ambientale”, conclude il comunicato. Parole altrettanto nette quelle di Paolo Carnemolla, presidente FederBio, secondo il quale “il momento richiede dalle istituzioni il massimo impegno per tutelare il Made in Italy alimentare e i primati di eccellenza delle nostre produzioni tipiche e biologiche certificate in Europa e nel mondo, anche per favorire la ripresa economica e gli ottimi andamenti delle esportazioni”.  “Assistiamo, invece – ha proseguito il presidente FederBio – alla tragicomica farsa di un decreto interministeriale che vieta la coltivazione di OGM che nemmeno i ministri firmatari (Politiche Agricole, Salute e Ambiente) hanno il coraggio di far rispettare”. Carnemolla pone l’accento in particolare sul rimpallo di responsabilità tra le istituzioni che, a suo dire, sta facendo in pieno il gioco di chi è interessato ad una maggiore diffusione degli Organismi Geneticamente Modificati: “il penoso scarica barile fra governo e Regione Friuli – ha continuato Carnemolla – sta facendo dichiarare ai sostenitori degli OGM che già la prossima primavera procederanno a semine di mais geneticamente modificato in tutta Italia che potranno avviarci alla contaminazione irreversibile dell’intera produzione nazionale”.  “Se in queste ore non ci saranno impegni precisi al posto dei fumosi rimandi a una nuova normativa che tuteli l’agricoltura italiana e il suo territorio da ulteriori costi per una coesistenza comunque impossibile e dalla definitiva perdita di identità e distintività’,  FederBio – chiederà le dimissioni dei ministri responsabili della situazione e avvierà la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare”.

Fonte: Agrapress

Quindicesimo sondaggio sull’agricoltura biologica

L’Istituto di Ricerca sull’Agricoltura Biologica FiBl, in collaborazione con IFOAM, ha avviato il mese scorso il quindicesimo sondaggio sull’agricoltura biologica, giunto nel frattempo già alle sue battute finali. I dati sono stati raccolti grazie al supporto della Segreteria di Stato svizzera per l’Economia (SECO), di Nürnberg Messe (L’ente Fiera di Norimberga, tra i più importanti al mondo) e dell’ITC (Centro del Commercio Internazionale), organizzazione satellite del WTO e delle Nazioni Unite. I dati riferiti ai paesi del Mediterraneo sono stati forniti invece dall’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (IAMB), mentre una parte dei dati riferiti all’Europa continentale sono stati elaborati in concerto con il progetto Organic Data Network, finanziato dall’Unione Europea.  I risultati saranno presentati al prossimo Biofach di Norimberga, in programma nel mese di febbraio dell’anno prossimo.

Il questionario è stato sviluppato attraverso una classificazione dell’uso del suolo, dei tipi di coltura e dei prodotti realizzati non dissimile da quella adottata nel questionario Eurostat, l’ufficio statistico della Commissione Europea. I dati raccolti includono le dimensioni dell’area coltivata, il tipo di produzione, oltre che informazioni sul mercato locale e sul commercio, sia in termini di esportazioni che di importazioni. Il questionario è confluito poi nel database Bioglobal, in cui sono memorizzati altri dati relativi all’agricoltura biologica: zona, produzione, mercato interno, commercio (esportazioni e importazioni).

Il sondaggio mondiale sul  biologico è stata avviato nell’oramai lontano 1999 da Sunder e Rottner, ex organizzatori del BioFach di Norimberga, insieme alla Fondazione tedesca Ecologia e Agricoltura (SOEL). Da allora l’indagine è stata portata avanti fino al 2004 dalla stessa SOEL, per poi essere gestita dalla FiBL. Dal 2007, il progetto si avvale della preziosa partnership di Ifoam, che ha raccolto tra l’altro i dati relativi all’Africa sub-sahariana per mezzo del poprio ufficio Ifoam Africa. Dal 2000 i dati del sondaggio sono presentati annualmente alla Fiera BioFach di Norimberga, patrocinata proprio da Ifoam.

Fonte: Organic-world.net

Ifoam Eu Group compie 10 anni, Suolo e Salute tra gli sponsor

E’ stato siglato un accordo di sponsorizzazione tra Suolo e Salute e il Gruppo Europeo di Ifoam (la Federazione internazionale dei movimenti per un’agricoltura biologica). L’accordo, di durata biennale, prevede in particolare la presenza di Suolo e Salute tra i “silver sponsor” in occasione delle celebrazioni per i 10 anni di Ifoam Europa, in programma l’8 novembre prossimo. Suolo e Salute, oltre a essere presente in tutti i materiali che accompagneranno l’evento, distribuirà i propri materiali informativi della propria attività a tutti i partecipanti. Sempre nel quadro dell’accordo raggiunto tra i due enti, l’Organismo di Controllo sarà presente e visibile in occasione della terza conferenza europea organizzata da Ifoam (III Ifoam EU processing Conference) in programma nel mese di novembre 2014.

Il Gruppo europeo di IFOAM è un gruppo regionale indipendente appartenente a Ifoam e rappresenta a livello comunitario oltre 300 organismi membri di IFOAM nei 27 Paesi dell’Unione Europea, nei Paesi di adesione all’Unione e nella EFTA (Federazione europea di libero scambio). Gli organismi appartenenti ad IFOAM comprendono associazioni di consumatori, di agricoltori e di imprese di lavorazione alimentare; centri di ricerca, formazione e consulenza; enti di certificazione e imprese commerciali di prodotti biologici.

Fonte: Suolo e Salute

Nasce Vinitalybio. On line i moduli per partecipare

A partire dalla prossima edizione di Vinitaly, prevista dal 6 al 9 aprile 2014, l’Ente Fiera veronese darà vita in collaborazione con FederBio ad un nuovo spazio espositivo dedicato ai vini biologici. Vinitalybio rappresenterà pertanto il nuovo appuntamento per tutti i buyer e i consumatori interessati alla produzione enologica specializzata. “Il progetto – secondo le parole del Presidente Veronafiere Ettore Riello – risponde alla logica dell’Ente di innovare continuamente i propri prodotti per adeguarli ai cambiamenti del mercato. Vinitalybio è una grande occasione di visibilità per le cantine biologiche italiane che rappresentano il 6,5% del vigneto nazionale con 53 mila ettari coltivati, ponendo l’Italia al secondo posto per estensione a livello mondiale. L’Italia, inoltre, con una quota del 13% rappresenta il terzo esportatore di vini bio negli Stati Uniti”. Secondo il presidente FederBio Paolo Carnemolla  Vinitalybio offrirà  l’opportunità di avere visibilità e voce al vino bio, la cui forza “ è quindi proprio nella certificazione, affidata a partire dalla coltivazione delle uve e fino all’imbottigliamento a organismi terzi, espressamente autorizzati dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Questo è l’unico requisito indispensabile per partecipare alla manifestazione e sul rispetto del quale FederBio supporterà Veronafiere con apposito personale e verifiche mirate. La certificazione biologica è del resto ormai riconosciuta a livello internazionale pure fuori dall’UE, dunque è un’opportunità straordinaria anche per il vino italiano per migliorare ulteriormente il proprio posizionamento sui mercati”. Vinitalybio sarà costituito da uno spazio espositivo di 1.000 mq all’interno del padiglione 11, che ospiterà produttori italiani ed esteri. Oltre agli stand, nell’area  verrà allestita un’enoteca, che metterà in degustazione tutti i vini biologici presenti a Vinitaly. Tutti coloro che fossero interessati a partecipare alla prima edizione di Vinitalybio possono scegliere la modalità di partecipazione più consona alle loro esigenze: dalla partecipazione con area espositiva allestita (per un totale di 70 postazioni disponibili) alla partecipazione dei vini all’Enoteca di Vinitalybio. In calce al presente articolo è disponibile la modulistica necessaria per formalizzare la partecipazione alla prossima edizione, che andrà rinviata debitamente compilata in ogni sua parte via fax (al numero 045 8298161) oppure via e-mail all’indirizzo maimeri@veronafiere.it. Si ricorda che l’accettazione delle aziende partecipanti seguirà l’ordine cronologico di ricevimento delle richieste.

Per eventuali ulteriori chiarimenti, è possibile contattare Margherita Maimeri dell’Area Commerciale Wine & Food di Veronafiere ai seguenti recapiti: tel. 045 8298109 – fax 045 8298161 e-mail maimeri@veronafiere.it). Ulteriori dettagli sulla prossima edizione di Vinitaly all’indirizzo web www.vinitaly.com.

Fonte: FederBio, Veronafiere

Scheda Allestimento Vinitaly Bio

Vinitalybio – Partecipazione con area allestita

Vinitalybio – Partecipazione presso l’Enoteca

PAC: ridotti del 4 per cento gli aiuti 2013

E’ stato deciso oggi dalla Commissione europea il taglio del 4% dei pagamenti diretti agli agricoltori per il 2013, per un totale di 1,47 miliardi di euro. L’azione, decisa allo scopo di compensare il bilancio 2013, è resa possibile attraverso l’applicazione della “Disciplina finanziaria”, un inedito sistema di controllo del bilancio utilizzato per compensare le carenze di bilancio della PAC attraverso tagli sui pagamenti agli agricoltori. Dai tagli saranno esentati i primi 2.000 euro: rispetto alla proposta iniziale della Commissione, il taglio dei pagamenti scende dall’originale 4,98% al 4%, per effetto dell’allargamento dei numero di produttori dai quali prelevare i fondi. La detrazione sarà conteggiata all’atto del saldo del pagamento dell’aiuto che potrà essere anticipato al 50% dallo Stato membro già a partire dal 16 ottobre prossimo.

 

Fonte: Agronotizie