Suolo e Salute

Category: Biologico (Mercato, Statistiche, Ricerca, Normativa, Estero)

Stile Bio: incontro su produzioni bio di eccellenza

Nell’ambito di Stile Bio, prima fiera dedicata all ‘agroalimentare biologico e biodinamico a Km zero delle Marche e delle regioni vicine tenutasi a Pesaro il 29 e 30 settembre scorsi, si è svolta la Tavola Rotonda “Quali prospettive per la produzione biologica d ‘eccellenza? “. Si è parlato di produzioni biologiche e valorizzazione del territorio, argomento molto caro a Suolo e Salute visto che da anni certifica il comprensorio della Val di Vara in provincia di La Spezia e proprio su questi argomenti sta sviluppando BioTerr un progetto dedicato al tema. Tra i numerosi interventi è da segnalare quello del Direttore Marketing di Suolo e Salute Alessandro D’Elia che ha parlato di comunicazione del biologico e dell’esperienza della Val di Vara, la valle del biologico.
Fonte: Suolo e Salute

Al via Patata in Bo 2013, Suolo e Salute tra gli sponsor

Nell ambito della quinta edizione di Patata in Bo, Settimana Nazionale della Patata, in corso a Bologna dal 30 settembre fino al 6 ottobre prossimo, si è svolto presso la Sala Anziani di Palazzo d ‘Accursio il convengo Potato: Underground Treasure . L ‘incontro, promosso da Confcommercio-Ascom Bologna, Bayer Crop Science Italia e da Suolo e Salute, è stato condotto da Giancarlo Roversi, direttore editoriale della rivista Degusta. Dopo i saluti dell’ Assessore alle Attività Produttive del Comune di Bologna, Nadia Monti, sono intervenuti tra gli altri il Presidente del Consorzio della patata di Bologna DOP Assopa e Selenella, Alberto Zambon, il presidente CIA Bolgona Marco Bergami e Giulio Romagnoli della F.lli Romagnoli S.P.A. Suolo e Salute è stata rappresentata da Alessandro D Elia, Direttore Marketing, Sviluppo e Rapporti Istituzionali della società, che ha parlato dell’importanza della certificazione di prodotto come strumento per la valorizzazione della patata nazionale. Il programma completo dell’ edizione 2013 di Patata in Bo è disponibile sul sito web della manifestazione all indirizzo http://www.patatainbo.it
Fonte: Suolo e Salute, Ufficio Stampa Patata in Bo

Il premio Farmer’s Friend 2013 all’inglese precursore dei GAS nostrani

E’ stato assegnato sabato scorso 28 settembre il premio Farmers’ Friend 2013. Ad aggiudicarselo quest’anno l’inglese Guy Watson, fondatore del progetto Riverford Organic Vegetables, ideatore del sistema di consegna porta a porta dei prodotti biologici stagionali sviluppato del sud-ovest dell’Inghilterra e ripreso negli anni successivi in molti paesi, tra cui l’Italia, anche grazie alla costituzione dei “GAS”, i Gruppi di Acquisto Solidali. La premiazione si è tenuta all’interno della suggestiva cornice del monastero di Montebello a Isola del Piano, sede della Cooperativa Agricola Gino Girolomoni, ideatrice e sostenitrice di questo premio nato nel 2007. Tra le motivazioni del premio a Guy Watson la particolare attenzione ai temi dell’ambiente e della sostenibilità. L’idea di Watson era sostanzialmente semplice ma si è rivelata innovativa e vincente: consegnare in una vasta area dell’Inghilterra i prodotti agricoli confezionati nella “Riverford box” (dal nome dell’azienda di Watson, la Riverford Organic Vegetables), una semplice scatola di cartone riempita di prodotti di stagione. L’iniziativa era nata come progetto-pilota coinvolgendo una trentina tra amici e conoscenti, ma nel giro di poco tempo ha portato al coinvolgimento di oltre 70 aziende in franchising che oggi riforniscono di prodotti biologici fresschi gli abitanti di tutta la regione. Un intelligente incrocio tra la piccola produzione e la grande distribuzione, resa possibile in particolare dal sito internet (http://www.riverford.co.uk/) dove il cliente può modificare il proprio ordine fino a 48 ore prima della consegna. Oggi la Riverford coltiva oltre un centinaio di ortaggi ed è divenuta una florida e consolidata realtà del mondo agricolo anglosassone. Il Premio è stato consegnato a Watson da Giovanni Battista Girolomoni,  uno dei figli di Gino Girolomoni,  tra i “padri fondatore” del biologico italiano. In precedenza avevano ricevuto il premio nomi illustri del mondo agricolo, ambientalista e  solidale, tra cui Vandana Shiva nel 2011 e l’economista Luciano Vasapollo nel 2012.

Fonte: Sinab

La Comagri approva al riforma PAC: entro novembre il voto a Strasburgo

Approvati nei giorni scordi dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo i quattro regolamenti relativi alla riforma della PAC: quello sui pagamenti diretti, sull’Ocm unica, sullo sviluppo rurale e, da ultimo, quello relativo al regolamento orizzontale. Ora l’iter di riforma “procede spedito”, ha dichiarato il presidente Comagri Paolo De Castro. In una dichiarazione ad Agra press De Castro ha detto che il voto di Bruxelles è “un’ulteriore testimonianza dell’impegno del parlamento a sostegno dell’agricoltura europea”. A questo punto la palla passa a Strasburgo, dove la luce verde è attesa “al massimo entro novembre, ma potrebbe essere già nella seconda settimana di ottobre”, come ha dichiarato ad Agra press il presidente Comagri. In questo modo la nuova PAC “fornira’ per i prossimi sette anni sostegno e nuove opportunità competitive agli agricoltori europei”. In questa fase, questo il parere di De Castro, saranno decisivi “l’impegno e la determinazione degli stati membri affinché la riforma rispetti gli obiettivi stabiliti dalle istituzioni europee”. Esprimendo la propria soddisfazione per l’approvazione dei regolamenti forte di un’ampia maggioranza, De Castro ha dichiarato che quello ottenuto è “”un risultato negoziale straordinario, che per la prima volta nella storia della PAC ha visto il parlamento europeo, istituzione democraticamente eletta dai cittadini dell’unione, migliorare significativamente le proposte di regolamento”.

Fonte: Agrapress

Coldiretti: i cambiamenti climatici stanno condizionando pesantemente l’agricoltura italiana

L’uscita del nuovo rapporto dell’Ippc (il Panel intergovernativo sui cambiamenti climatici) ha ribadito quanto gli scienziati vanno ripetendo da tempo: se non si adotteranno rapide ed efficaci iniziative per ridurre le emissioni di gas serra, andremo incontro a conseguenze che muteranno profondamente l’aspetto e l’equilibrio del Pianeta. Scioglimento dei ghiacci, innalzamento del livello dei mari, proliferare di fenomeni climatici estremi anche in zone non tropicali sono argomenti che tutti noi abbiamo avuto modo di conoscere negli ultimi anni. Ma per toccare con mano le conseguenze dell’influenza umana sul clima non occorre spingersi lontano dai nostri confini. Una nota Coldiretti a commento del rapporto focalizza la situazione nel nostro paese e pone l’accento sugli effetti che il mutamento del clima sta avendo sull’agricoltura italiana. “In Italia – si legge nella nota – si e’ chiusa una estate 2013 segnata da una temperatura media superiore di quasi un grado (+ 0,96 gradi centigradi) e dal 30 per cento di precipitazioni in meno”. “Se in Europa per alcuni ricercatori persino lo champagne si e’ dovuto inchinare ai cambiamenti climatici spostandosi nel sud dell’Inghilterra, secondo una analisi della Coldiretti il vino italiano e’ aumentato di un grado negli ultimi 30 anni. Ma si e’ verificato nel  anche un significativo spostamento della zona di coltivazione tradizionale di alcune colture come l’olivo che e’ arrivato quasi a ridosso delle Alpi. Nella Pianura Padana si coltiva oggi circa la metà della produzione nazionale di pomodoro destinato a conserva e di grano duro per la pasta, colture tipicamente mediterranee. Un effetto che si estende in realtà a tutti i prodotti tipici”. il riscaldamento provoca infatti anche – osserva la Coldiretti – il cambiamento delle condizioni ambientali tradizionali per la stagionatura dei salumi, per l’affinamento dei formaggi o l’invecchiamento dei vini. Una situazione che di fatto mette a rischio di estinzione il patrimonio di prodotti tipici Made in Italy che devono le proprie specifiche caratteristiche essenzialmente o esclusivamente all’ambiente geografico comprensivo dei fattori umani e proprio alla combinazione di fattori naturali e umani”. Sta a noi, a questo punto, decidere se scelte più coraggiose e impegni più cogenti sono ancora rimandabili.

Fonte: Agrapress, Cnr, Coldiretti

Riforma PAC, Nardoni: “PAC più flessibile, ora necessario un confronto diretto con il Ministero”

Dopo l’accordo raggiunto sulla nuova PAC la settimana scorsa a Bruxelles al termine della fase di trilogo di cui abbiamo dato notizia nella nostra newsletter, arriva il commento positivo dell’Assessore all’Agricoltura della regione Puglia, Fabrizio Nardoni, coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura. Nardoni, protagonista di un vivace scambio con il Ministro De Gregorio riguardo al ruolo delle Regioni e all’immobilismo governativo che aveva portato a suo dire ad un rinvio sistematico del confronto diretto regioni-ministero, considera la PAC scaturita dall’accordo “più semplice, meno burocratica, più flessibile e con strumenti di sostegno più forti soprattutto per chi vive davvero di agricoltura”. “Ora  – ha proseguito Nardoni – è opportuno che i sensibili miglioramenti raggiunti non vengano vanificati dal ritardo degli stati membri”. A questo proposito, rivolgendosi nuovamente al Ministro De Gregorio, il Coordinatore torna ad invocare un “confronto diretto per definire il quadro di certezze normative, procedurali e di tempistica che dovranno regolare questa fase di ponte tra la vecchia e la nuova PAC”. Fonte: Agrapress