Suolo e Salute

Category: Eventi

Incontro Martina – GDO su Dop e Igp, lavoro, export e latte

Sono stati ricevuti l’altro ieri dal Ministro delle Politiche Agricole Martina i principali rappresentanti della GDO con l’intento di affrontare, come si legge in una nota del Mipaaf, “i principali temi relativi al mercato dei prodotti agroalimentari nazionali, all ‘organizzazione della filiera e alla distribuzione del valore all’interno della stessa “. In particolare, sono quattro i punti su cui Martina ha voluto concentrare l’attenzione dei partecipanti: azioni di promozione dei prodotti di qualità Dop e Igp nazionali con azioni dedicate nella GDO, congiuntamente a una campagna di educazione alimentare e di promozione verso i consumatori; investimento nella rete del lavoro agricolo di qualità, per contrastare il lavoro etico e per il conseguimento della certificazione etica dei produttori da parte della GDO; sostengo all’expo tramite l’attivazione di piattaforme distributive estere per incentivare il mercato dei prodotti Made in Italy; in ultimo maggiore coordinamento su alcune filiere a partire da quella lattiero casearia, in particolare in questa fase delicata di transizione corrispondente alla fine del regime delle quote. Per Martina si è trattato di “un incontro molto proficuo al quale seguiranno a breve altre riunioni operative per attuare le azioni”: Secondo il Ministro la GDO l”può svolgere un ruolo ancora più’ determinante nel rilancio del comparto agroalimentare italiano e il governo è impegnato per favorire questo processo “.

Anche sul fronte dei prodotti Dop e Igp – ha proseguito Martina – iniziamo un lavoro di valorizzazione per aprire nuovi spazi e per promuovere meglio questi marchi di qualità riconosciuta”, dicendosi “convinto che la nostra rete del lavoro agricolo di qualità potrà contribuire a dare un metro certo e riconosciuto dallo stato per la certificazione etica delle aziende, sgravando da questo compito le imprese della distribuzione”. C’è molto lavoro da fare su questi fronti, così come su quello dell’internazionalizzazione, ma ci sono anche le premesse per fare il salto di qualità necessario”, ha concluso il Ministro.

Fonte: Agrapress

Biofach torna a crescere e l’Italia resta protagonista

Numeri confortanti quelli emersi dall’ultima edizione di Biofach, conclusasi la settimana scorsa a Norimberga. Dopo la flessione del 2014, che aveva fatto registrare un calo di circa 150 espositori rispetto all’edizione record del 2013 (con 2.413), quest’anno le realtà presenti alla kermesse sono state 2.348, segnando una ripresa di buon auspicio per le prossime edizioni. Sugli scudi ovviamente i padroni di casa della Germania, con 699 espositori, ma l’Italia resta in assoluto il primo paese “straniero” per presenze, con 322 espositori, seguita a grande distanza dalla Francia (156), dalla Spagna (121) e dall’Olanda (101). Malgrado il primato tra gli “ospiti”, il dato italiano in realtà rivela una flessione rispetto agli anni precedenti: dopo i 367 espositori dell’esposizione dei record del 2013, l’anno scorso gli italiani si son fermati a quota 350 per poi arrivare come detto ai 322 di quest’anno. A parte questo ristretto numero di Paesi, gli altri partecipanti hanno limitato la loro presenza a numeri inferiori ai 100 espositori. Resta significativa la presenza di paesi asiatici, su tutti Cina e India, presenti entrambe con 43 espositori a testa, il numero più alto di presenze per i due colossi orientali a Norimberga. Per quanto riguarda Vivaness, anche qui si è assistito a un recupero rispetto all’edizione precedente (202 espositori contro i 192 del 2014), anche se leggermente inferiori al 2013 (in cui era stata toccata quota 206). A Vivaness il primo espositore resta ovviamente la Germania mentre la Francia occupa il secondo gradino del podio con 42 espositori, seguita dal nostro Paese con 25.

Fonte: Greenplanet

Dal 20 al 22 a Milano “Oltre Expo: alleanze per nutrire il pianeta”

Con l’avvicinarsi di Expo 2015 si moltiplicano le iniziative legate ai temi dell’agricoltura, dell’ambiente e dell’alimentazione. In questo solco si colloca il XXIII° convegno dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica dal titolo “Oltre Expo: alleanze per nutrire il pianeta”, in programma all’Università Bocconi dal 20 al 22 febbraio prossimi. Assieme a Giulia Maria Mozzoni Crespi e a Carlo Triarico, in rappresentanza dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, alle due giornate parteciperanno fra gli altri il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il presidente di Slow Food Carlo Petrini, Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti; Mario Monti, presidente della Fondazione Bocconi, Andrea Carandini, presidente FAI-Fondo Ambiente Italiano; Riccardo Valentini, premio Nobel Pace 2007, Claudia Sorlini, presidente del Comitato scientifico Expo 2015 e Salvatore Veca, presidente onorario Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

Il convegno, articolato in tre giorni di relazioni e di studio, si rivolge al mondo accademico, economico, rurale, alla società civile e soprattutto ai giovani, nella convinzione che da questo ambito, potranno arrivare positive ricadute occupazionali ed economiche. Le prime due giornate, il 20 e il 21 febbraio, si svolgeranno presso l’Aula Magna Gobbi dell’Università Bocconi, e prevedono, in sezioni plenarie, la partecipazione di docenti universitari, ricercatori, agricoltori, medici, imprenditori, esperti di alimentazione e di ambiente. La terza giornata, domenica 22 gennaio, presso il Teatro “Franco Parenti”, sarà divulgativa e allargata alla partecipazione di tutti i cittadini. Per informazioni e iscrizioni: www.convegnobiodinamica.it. Il programma completo del convegno è disponibile a questo link.

Fonte: Ufficio stampa Ass. per l’Agricoltura Biodinamica

Al Biofach convegno FederBio sull’integrità del settore biologico

E’ in programma domani 13 febbraio nell’ambito dell’edizione Biofach 2015 il convegno “Il metodo italiano per garantire l’integrità del settore biologico”. L’icontro, previsto a partire dalle ore 16 presso la Sala Lissabone, NCC Mitte, intende fare il punto sul sistema del biologico italiano ed in particolare sui metodi adottati per garantire maggiore sicurezza al consumatore finale. Riflettori puntati soprattutto sulle azioni e le proposte che sono state intraprese con lo scopo di migliorare le garanzie del sistema di controllo e di certificazione del settore biologico. Proprio per questi scopi FederBio in collaborazione con ACCREDIA ha avviato un progetto informatico in grado di gestire le superfici e la tracciabilità delle produzioni e delle transazioni per le materie prime biologiche per mangimi, cereali e granaglie. Il sistema in particolare prevede di registrare i volumi di prodotto e i flussi commerciali partendo dalle superfici agricole certificate in Italia e nei Paesi da cui acquistano gli operatori italiani, seguendone l’iter lungo tutta la filiera per verificarne la congruenza rispetto a rese produttive “certificate” e la tracciabilità delle transazioni.

Sul tema interverrà il presidente FederBio Paolo Carnemolla che parlerà dell’organizzazione messa in piedi da FederBio stessa per prevenire e gestire le frodi. Gli strumenti del sistema di accreditamento in Italia utilizzati per prevenire e gestire le frodi nel settore bio saranno invece oggetto dell’intervento di Francesco Santini, del Dipartimento organismi ispezione e certificazione ACCREDIA. Franz Rauch e Frank Gerriets di INTACT descriveranno la FederBio Integrity Platform, mentre Gerard Hermann, di Organic Services, descriverà invece i criteri di integrazione tra questo strumento e Check Organic (http://www.check-organic.com/). Dopo gli interventi, si terràuna discussione con i partecipanti al convegno. Tutti gli interventi saranno supportati da un servizio di traduzione simultanea italiano/inglese.

Fonte: FederBio

Le iniziative FederBio a Biofach 2015

La presenza di FederBio alla fiera di Norimberga è collegata a “BiOrganic Lyfestyle”, il progetto co-finanziato dalla Comunità Europea e dallo Stato Italiano che prevede azioni di informazione e promozione in Germania, Italia e Belgio ed intende valorizzare le produzioni certificate BIO e le loro caratteristiche qualitative, diffondendo le disposizioni in materia di regolamentazione comunitaria, di salvaguardia del prodotto e di diffusione della conoscenza.

Lo spazio FederBio/BiOrganic Lifestyle è situato nel Padiglione 4 ed è composto da quattro aree (515, 611, 617 e 627). Per conoscere più da vicino i prodotti bio Made in Italy sono in programma diverse iniziative nel corso dei giorni della kermesse di Norimberga. L’11 febbraio alle ore 13:00 si terrà un evento di degustazione con focus sui salami biologici e sulla salumeria italiana presso il Padiglione 4 stand nr 617. Il giorno seguente invece sarà organizzata un’”apericena” per 200 persone presso l’area FederBio 611 dalle ore 18,30 alle ore 21,00. Giovedì 12 febbraio alle ore 14.30 il Presidente di FederBio, Paolo Carnemolla, interverrà invece durante la conferenza stampa organizzata da BolognaFiere “The Biodiversity park / the organic and Natural Pavillon at Expo 2015”. L’incontro si svolgerà presso Stockholm room, NCC Ost, Level 2. In ultimo venerdì 13, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 il convegno “Il metodo italiano per garantire l’integrità del settore biologico”, del quale diamo più ampiamente notizia in un altro articolo.

Fonte: FederBio

Oggi la seconda giornata nazionale contro lo spreco

Si celebra oggi la seconda Giornata nazionale contro lo spreco alimentare in Italia, dopo il successo della prima edizione che aveva riunito a Roma gli “Stati generali” dello spreco in Italia, convocando la Consulta di oltre 200 produttori, distributori e stakeholders della filiera agroalimentare italiana.

L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Ambiente con Last Minute Market e il Distal – Università di Bologna, cadenza simbolicamente i progressi del programma promosso dal comitato tecnico scientifico attivato dal Ministero dell’Ambiente per la prevenzione dei rifiuti e dello spreco di cibo, presieduto da Andrea Segrè. E’ lo stesso Segrè a illustrare i nuovi successi conseguiti: «Possiamo oggi annunciare che è finalmente in vista la semplificazione normativa per gli alimenti invenduti. Sarà una pietra miliare sul versante della lotta allo spreco alimentare, perché consentirà finalmente di favorire e incentivare la donazione delle eccedenze e dei prodotti alimentari invenduti lungo la filiera, attraverso la semplificazione, razionalizzazione e armonizzazione del quadro di riferimento – procedurale, fiscale, igienico-sanitario – che disciplina il settore. Con l’attivazione della Consulta PINPAS siamo pervenuti al Position Paper che sintetizza le linee direttrici per una nuova normativa, ci auguriamo operativa entro il 2015, anno di Expo».

Secondo una recente ricerca di Gfk Eurisko, ogni anno in media una famiglia italiana getta quasi mezzo quintale di cibo (49 kg, per l’esattezza), per un totale di 1,19 milioni di tonnellate di alimenti. Un quantitativo che, tradotto in termini economici, corrisponde a circa 7,65 miliardi di euro, ovvero una media di 316 € per famiglia che finiscono letteralmente nella pattumiera. Al primo posto tra gli alimenti sprecati ovviamente i prodotti freschi, in primis la verdura (10,7 kg) e la frutta (9,9 kg), seguite dal pane (9,1 kg), e dalla pasta (6,0 kg). Segno che, malgrado la tendenza si stia invertendo, molto resta ancora da fare.

E anche per questi motivi proprio oggi prende il via la nuova iniziativa promossa da Last Minute Market e dalla campagna europea “Un anno contro lo spreco” con il Distal dell’Università di Bologna: si tratta del Diario domestico dello spreco alimentare: «un campione rappresentativo di famiglie italiane – racconta ancora Andrea Segrè – sarà impegnato nel monitoraggio scientifico del cibo sprecato. Per la prima volta, quindi, gli italiani conteggeranno il loro spreco effettivo, anziché la loro percezione. Si tratta di un’iniziativa decisamente ‘rivoluzionaria’, sulla scia di quanto da tempo si sta sperimentando nei Paesi anglosassoni: lo studio consentirà di capire quali prodotti alimentari sono maggiore oggetto di spreco all’interno dei nuclei domestici italiani, e perché, completando i dati già monitorati nel tempo dall’Osservatorio nazionale Waste Watcher”.

Come spiega sempre Segrè, il progetto pilota contiene elementi di assoluta novità rispetto ad esperienze analoghe, in quanto “registra anche il cibo che viene smaltito attraverso gli scarichi domestici (latte, succhi di frutta o caffè avanzato che si getta nel lavandino) o dato da mangiare agli animali domestici”.

L’esperimento sarà realizzato nell’arco di una settimana durante il mese di aprile 2015 e offrirà indicazioni chiare sull’intervento da realizzare per ridurre gli sprechi domestici, sia nel contesto di una campagna mirata di comunicazione, che nell’impostazione di un dialogo efficace con gli stakeholder. I dati così raccolti verranno quindi presentati il prossimo 5 giugno, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente.

E’ bene ricordare che uno dei principali impatti dello spreco alimentare riguarda l’ambiente e la biodiversità, come ha sottolineato anche il WWF che, per la giornata contro lo spreco, ha messo in essere una serie di iniziative di sensibilizzazione. E proprio il WWF sarà presente a Expo 2015 in qualità di “Civil Society Participant” per portare l’alimentazione sostenibile all’attenzione del grande pubblico.

Si tratta di un problema di portata enorme, come testimoniato anche dal rapporto del 2013 della FAO “Food wastage footprint. Impacts on natural resources”: l’impronta annuale di carbonio del cibo non consumato è infatti pari a 3,3 miliardi di tonnellate di CO2: per capire le dimensioni del fenomeno, basta sapere che lo spreco nei fatti rappresenta la terza fonte di emissioni al mondo di CO2, dietro solo a Cina e Stati Uniti. Stesso discorso vale per quanto riguarda il consumo idrico: la produzione di cibo che viene poi perduto e gettato è pari al flusso annuale d’acqua del Volga, una quantità davvero inimmaginabile, e il suolo occupato inutilmente è pari a circa 1,4 miliardi di ettari di terra, ovvero un terzo di tutte le terre agricole coltivate al mondo. Una follia che è tempo di sanare, con l’impegno di tutti.

Fonte: Last Minute Market, WWF, La Repubblica