Suolo e Salute

Category: Eventi

“Fa la cosa giusta”, a metà marzo l’edizione del decennale

Appuntamento dal 15 al 17 marzo a Milano per l’edizione 2013 di “Fa la cosa giusta”, la fiera dedicata al consumo critico e agli stili di vita sostenibili che proprio quest’anno festeggia il decennale. La kermesse, ospitata all’interno dei padiglioni di Fieramilanocity, sarà l’occasione per conoscere molti prodotti innovativi realizzati nel nome del riciclo, della sostenibilità e dell’ecodesign. Un’iniziativa premiata da un’affluenza record di visitatori che, nel corso dell’edizione 2012, hanno superato quota 67mila, con oltre 700 espositori e 2000 studenti provenienti da tutta Italia. Novità dell’edizione del decennale “Made in Mage”, una “factory” per giovani stilisti e designer all’insegna del recupero e del riuso. Nei tre giorni della fiera si succederanno laboratori creativi, workshop  e incontri all’insegna della sostenibilità.

Fonte: Greenplanet

Suolo E Salute al Biofach 2013: il bio rappresenta la via per un’economia capace di futuro

Quattro giorni di manifestazione con oltre 40mila visitatori e 2400 espositori: l’edizione 2013 di Biofach si è focalizzata sui presupposti necessari per un’economia sostenibile e capace di futuro. Proprio sul tema dello sviluppo sostenibile all’insegna del bio si è concentrata la presenza di Suolo e Salute alla fiera di riferimento mondiale dedicata al mondo del biologico e del naturale. Il progetto BioTerr, volto alla valorizzazione del territorio in termini economici ed ambientali, di rinascita sociale e di tutela della biodiversità grazie alla pratica dell’agricoltura biologica, è stato il motivo conduttore di molti incontri con aziende, opinion leaders ed istituzioni.

Lo stand ha visto una elevata partecipazione sia di aziende italiane che estere interessate ai servizi di certificazione offerti da Suolo e Salute. Nell’ambito del rafforzamento delle collaborazioni, soprattutto all’estero, Suolo e Salute ha incontrato diversi Enti di certificazione tra i quali: BioIspecta ed IMO della Svizzera, l’olandese Control Union e l’indiano Biocert. Suolo e Salute ha partecipato a diversi convegni e manifestazioni organizzate nell’ambito della fiera; molto interessante è stato l’incontro organizzato da BioSuisse sui nuovi termini di accreditamento delle aziende bio autorizzate dall’associazione di produttori elvetica. Inoltre ha stretto rapporti con il KRAV svedese per la concessione del marchio alle aziende controllate ed interessate a commercializzare prodotti bio in Svezia.  Considerato il carattere internazionale della manifestazione Suolo e Salute ha incontrato aziende provenienti da diverse nazioni, interessate alla certificazione e allo sviluppo del biologico; in particolare è stato interessante l’incontro con il Presidente dell’associazione BioGhana per lo sviluppo del bio nel paese. Inoltre ha avuto modo di consolidare i rapporti con le istituzioni del biologico della Romania, paese a cui era dedicata l’edizione 2013 del Biofach.

Per ulteriori informazioni: sviluppo@suoloesalute.itwww.suoloesalute.it

A Roma il convegno “Alimenta il Pil”. Guidi (Confagricoltura): serve un hub per lo sviluppo del settore agroalimentare e un’agricoltura “3.0”

 

Si è tenuto l’altroieri  a Roma il convegno “Alimenta il Pil:  agronetwork per crescere”, organizzato presso l’Aula Magna dell’Università Luiss allo scopo di presentare gli esiti dello studio “L’Eco-sistema agroindustriaservizi”. Il lavoro, commissionato da Confagricoltura alla stessa Luiss, ha avuto l’obiettivo di individuare alcune strategie di rete, “agro network”,  per favorire  lo sviluppo del comparto agroalimentare. All’incontro sono intervenuti numerosi leader politici e rappresentanti di associazioni dei settori agricoltura, industria, servizi e sindacati. Nel dettaglio lo studio realizzato dalla Luiss, che avanza alcune strategie finalizzate allo sviluppo del comparto, si articola su quattro assi principali: rafforzamento organizzativo e competitivo delle imprese agricole; potenziamento dell’offerta agroalimentare italiana; internazionalizzazione; sviluppo dell’ecosistema e competitività del territorio. Secondo le parole di Mario Giudi, presidente Confagricoltura, il progetto contiene una “visione integrata dell’agricoltura” e rappresenta un modo innovativo e inedito di proporre soluzioni nuove in risposta alla crisi di questo periodo.

Per Guidi è importante passare “dalla rappresentanza di settore alla rappresentanza di mercato”, allo scopo di “ridisegnare una mappa produttiva in un mercato di concorrenza che crei benefici per tutti”. Il presidente di Confagricoltura ha rimarcato inoltre il fatto che, nel corso dell’attuale campagna elettorale, si parla effettivamente di politica, al di là di  slogan e promesse sulle tasse. “Ai politici chiediamo di fare delle buone regole, al resto ci pensiamo noi”, ha dichiarato, auspicando che politica e imprese sappiano concentrarsi davvero su progetti davvero in grado di promuovere concretamente lo sviluppo. E va in questa direzione la proposta di Confagricoltura di passare da un Ministero delle Politiche Agricole quale l’attuale ad un vero e proprio “hub”, un “centro nevralgico per lo sviluppo dell’agroalimentare”, allo scopo di condividere conoscenze, snellire la burocrazia, incentivare la collaborazione tra imprese e l’apertura verso i mercati internazionali. “Il «modello ministero», come luogo in cui regolare la redistribuzione di risorse, non serve più. A partire dal nostro, occorrono dicasteri con una funzione diversa e nuova, che facciano da «snodo», permettendo di condividere le conoscenze, favorire la collaborazione tra imprese, coordinare i progetti territoriali, allocare correttamente le risorse sui fattori strategici, tagliare drasticamente la burocrazia. Le Regioni devono essere al servizio di questa strategia di maggiore efficienza. Anche se le realtà sono diverse, non possiamo più permetterci politiche agroalimentari non “coordinate”, ha proseguito Guidi.“La creazione del valore si va spostando dai prodotti ai processi – ha osservato – L’obiettivo allora è quello di creare un settore agroalimentare che faccia network, che avvii contratti di rete, che trovi nella condivisione, e non nella divisione, le occasioni di crescita, come sistema integrato. Intorno al concetto di sviluppo ruota il rilancio del settore e la ripresa del Paese”.

“Proponiamo 25 grandi progetti territoriali, uno o due per regione, che siano di rilevante impatto, che integrino attori di comparti diversi, determinando lo sviluppo di un’offerta complessiva ed innovativa ed opportunità di internazionalizzazione”. “Si tratta di un progetto ambizioso, ma è l’unico che – ha concluso il Presidente Confagricoltura – può valorizzare l’agroalimentare, che sebbene muova nel suo insieme circa il 15 per cento del Pil, non ha l’attenzione che si merita”, auspicando la nascita di un’agricoltrua “3.0”, in grado di raccogliere le sfide del settore. Dello stesso avviso Maurizio Gardin, presidente FedAgri – Confcooperative, secondo il quale è necessario “un approccio del tutto nuovo, anche dimenticando i paradigmi che ci hanno portato fin qui”, in cui le parole chiave siano efficienza, razionalità delle filiere ed aggregazione dell’offerta. “Con il prossimo governo dovremo avere la capacità di discutere di come gestire le risorse per i singoli comparti”, ha dichiarato Gardini, che a proposito della Pac ha affermato che “secondo il quale occorre chiedersi se negli ultimi dieci anni i finanziamenti siano davvero stati stanziati nel modo giusto”.

Fonte: Agrapress, Bionotizie

Suolo e Salute a Biofach 2013: l’agricoltura biologica, la via per un’economia capace di futuro

Dal 13 al 16 febbraio Suolo e Salute è presente a Biofach. Viene presentato il progetto BioTerr, dove agricoltura e sviluppo economico del territorio vanno di pari passo.

Dal 13 al 16 febbraio i riflettori di Biofach, la fiera di riferimento mondiale dedicata al mondo del biologico e naturale, vengono puntati sui presupposti necessari per un’economia sostenibile e capace di futuro, riallacciandosi direttamente al punto chiave dell’edizione 2012, la sostenibilità.

Suolo e Salute, presente a Biofach presso l’area 4 stand 240, presenta il progetto BioTerr, che ha come obiettivo cardine la valorizzazione del territorio in termini economici ed ambientali, di rinascita sociale e di tutela della biodiversità grazie alla pratica dell’agricoltura biologica.

Il metodo biologico, infatti, rappresenta non solo un approccio all’agricoltura, ma un vero e proprio atteggiamento differente nei confronti dell’ambiente, in grado di portare lo sviluppo nella direzione della sostenibilità. L’agricoltura biologica è una vera e propria opportunità per un rilancio dell’agroalimentare italiano, per la tutela e lo sviluppo delle aree marginali, per la tutela ambientale e della biodiversità e per il benessere dell’uomo.

I prodotti biologici sono sempre più ricercati dai consumatori, sia in Italia sia all’estero. Nel nostro Paese si è registrato un incremento della spesa bio del 6,1% nel 2012 (rispetto alla prima metà del 2011 – anticipazioni del Panel Famiglia ISMEA/GFK-Eurisko) e il comparto si conferma nettamente anticiclico, in grado di crescere a ritmo sostenuto anche in questi momenti di forte debolezza del mercato interno, con una spesa alimentare che è in flessione del 4,2%. Il comparto del biologico rappresenta un fondamento della “green economy” applicata allo sviluppo sostenibile del territorio perché è direzionato a valorizzare le produzioni locali e di nicchia, mettendole al sicuro dalle dinamiche del mercato globalizzato.

“L’Italia è per lo più composta da aree montane, collinari, di pianura che poco si prestano all’agricoltura di carattere intensivo e fare l’agricoltore o l’allevatore in queste zone è spesso un’impresa quasi eroica – commenta Alessandro D’Elia, direttore marketing, sviluppo e relazioni istituzionali di Suolo e Salute – Nelle aree agricole marginali bisogna fare i conti con la scarsa produttività, l’inadeguata remunerazione dei prodotti, con la scarsa logistica e gli alti costi delle materie prime. L’unico modo per aumentare la redditività delle aziende è massimizzare il valore dei prodotti e a tal proposito la via del biologico è la scelta giusta: un modello economicamente remunerativo capace di indirizzare in senso ecologico i comportamenti degli operatori e dei cittadini e, in particolare, il loro approccio al metodo di produzione e soprattutto al consumo”.

“Da questo presupposto prende il via il progetto BioTerr, che nell’arco del 2013 ha l’obiettivo di coinvolgere comuni, province, comunità montane e altre istituzioni impegnate nello sviluppo del territorio. L’ambizioso progetto vuole offrire qualificazione al sistema agricolo locale, attraverso la certificazione del biologico, permettendo ai produttori anche di piccole dimensioni, di valorizzare al massimo la produzione, grazie alla preferenza accordata dai consumatori attraverso: la creazione di filiere di prodotti biologici, la vendita diretta per mantenere il valore aggiunto sul territorio e attraverso l’aggregazione dell’offerta da parte dei produttori stessi. BioTerr vuole mettere sul piatto della bilancia, in maniera intelligente, tutte le risorse che ciascun territorio offre come contrappeso alla grave crisi economica e alla necessità occupazionale per valorizzare il territorio, le produzioni locali e di nicchia”.

Suolo e Salute, nel rispetto del suo ruolo di Ente di controllo, terzo ed indipendente, è impegnato nello sviluppo del progetto BioTerr a livello nazionale per fornire il servizio di certificazione bio alle aziende che intenderanno aderire. E’ facoltà delle aziende certificate decidere di “aggregarsi” e costituire delle filiere per valorizzare al massimo le produzioni bio. L’aspirazione è di replicare l’esperienza della Val di Vara, denominata “la valle del biologico”, in Provincia di La Spezia, che proprio grazie allacertificazione biologica e la creazione di filiere bio, cui hanno aderito un grande numero di aziende, soprattutto zootecniche, sono stati raggiunti risultati eccezionali dal punto di vista economico e sul fronte dell’occupazione. A Varese Ligure, il comune più importante della valle, in pochi anni, non solo si è ridotto il tasso di spopolamento – annoso problema per tutte le aree appenniniche – si è avuto anche un’inversione di tendenza con un ritorno di tante famiglie, soprattutto giovani, che hanno deciso di lavorare e investire il proprio futuro in montagna.

E’ bene inoltre ricordare che l’agricoltura biologica svolge un ruolo importante in termini di sostenibilità ambientale come dimostrato dai risultati del lavoro di ricercatori internazionali guidati da Andreas Gattinger del FiBL – lavoro che ha esaminato i risultati di 74 studi internazionali che hanno paragonato gli effetti sul terreno delle coltivazioni biologiche e quelle tradizionali. Permette infatti di fissare importanti quantità di carbonio nel terreno e contribuisce a frenare il riscaldamento climatico.

Il metodo di coltivazione e di allevamento biologico porta con sé benefici tangibili, ai quali si aggiunge la produzione di alimenti che garantiscono sicurezza alimentare ed elevati standard qualitativi.

Per ulteriori informazioni: sviluppo@suoloesalute.itwww.suoloesalute.it

Al via Biofach 2013

Apre i battenti mercoledì prossimo 13 febbraio la 24esima edizione di BioFach, uno degli appuntamenti più importanti per il settore dell’agricoltura biologica a livello mondiale. Oltre 40.000 visitatori provenienti da 130 paesi avranno modo di conoscere, confrontarsi ed esplorare marchi, prodotti e novità provenienti da oltre 80 paesi. Quest’anno sono attesi 2.400 espositori, di cui oltre 200 al Vivaness, il Salone della Cosmesi Naturale e del Wellness presente all’interno della kermesse di Norimberga. Presente quest’anno anche il Giappone con un padiglione dedicato. La Fiera mondiale proseguirà fino a sabato 16 febbraio. Suolo e Salute sarà presente a Norimberga presso il padiglione 4 stand 240.
Fonte: Biofach.com, FederBio, Suolo e Salute

A Viterbo un convegno su nutraceutica e fitoterapia in allevamento

Venerdì 18 gennaio presso l’Aula Magna dell’ex Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi della Tuscia (VT) si terrà il convegno “Nutraceutica e fitoterapia nell’allevamento biologico e convenzionale degli animali di interesse zootecnico”. L’incontro è organizzato dal DAFNE, il Dipartimento di scienze e tecnologie per l’Agricoltura, le Foreste, la Natura e l’Energia dell’ateneo laziale, ed ha l’intento di illustrare i due progetti del MIPAAF Albo e Nutrifitobio. Quest’ultimo in particolare è dedicato allo studio della valenza nutrizionale e all’ottimizzazione di pratiche di impiego di derivati vegetali nell’alimentazione di ruminanti in produzione biologica, e viene condotto dal DAFNE in partnership con l’ Istituto di Zootecnica, Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
Il programma prevede l’intervento di diversi esperti del settore provenienti dai due atenei, oltre a liberi professionisti ed esperti dell’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle nRegioni Lazio e Toscana. In particolare verranno analizzati gli esiti delle sperimentazioni di estratti vegetali per finalità nutraceutiche nella zootecnia biologica e gli effetti sul sistema immunitario degli animali, insieme alle le possibili interazioni dei principi attivi con l’ecosistema digestivo dei ruminanti e dei monogastrici. Per informazioni Tel. 0761.357444 – e-mail: ronchi@unitus.it
Fonte: Sinab