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Emergenza Covid 19: indicazioni dalla Commissione UE

Emergenza Covid 19: indicazioni dalla Commissione UE

La Commissione UE ha inviato una lettera nella quale comunica la possibilità di prendere in considerazione alcune richieste arrivate dagli Stati membri per valutare una soluzione in occasione dell’emergenza COVID-19. Tra le varie misure richieste vi sono le attività di controllo svolte dagli specifici Organismi, il certificato d’ispezione che gli organismi di controllo convalidano in TRACES, l’attuazione delle Linee Guida per i controlli supplementari e la tempistica per la gestione delle segnalazioni OFIS.

Lettera Commissione Europea – 20 marzo 2020

Fonte: http://www.sinab.it/bionovita/covid-19-indicazioni-dalla-commissione-ue-agli-stati-membri

La diffusione dei virus potrebbe essere collegata alla crisi climatica?

La diffusione dei virus potrebbe essere collegata alla crisi climatica?

Tredici anni fa, nel rapporto “World Health Report 2007”, pubblicato dall’Oms, fu lanciato il primo allarme riguardo il diffondersi di malattie infettive: l’aumento delle temperature, la deforestazione e il commercio di specie selvatiche aumenteranno il rischio di virus.

Il riscaldamento globale ha accelerato la migrazione delle specie in nuove aree del pianeta. Questo ha fatto sì che insetti, uccelli e mammiferi spostandosi si sono portati dietro virus e batteri, favorendo la diffusione di patogeni in nuovi territori.

Del resto come ha di recente ricordato in un’intervista Giuseppe Miserotti, medico dell’Associazione Medici per l’Ambiente (Isde), i picchi delle ultime epidemie, come per esempio la Sars e l’influenza aviaria nel 2003 e quella suina nel 2009, si siano verificati in corrispondenza di picchi di temperature.

Nel mondo scientifico non si parla solo di surriscaldamento globale, fra i principali responsabili nella trasmissione di malattie infettive c’è anche la variazione nella frequenza e intensità delle precipitazioni, poiché la pioggia determina una diversa distribuzione degli insetti.

Questo avviene perché le temperature più elevate accorciano il ciclo di sviluppo degli insetti, ma ne allungano il periodo riproduttivo favorendo l’aumento della durata del periodo favorevole alla trasmissione di virus e batteri.

Oggi si parla anche di “spillover”, in altre parole il “salto di specie”: un fenomeno in base al quale un batterio o un virus riesce a passare da una specie animale a un’altra, arrivando anche fino all’uomo.  Questo, secondo gli scienziati, è ciò che è successo con il Covid-19.

La distruzione di habitat e di biodiversità provocata dall’uomo rompe gli equilibri ecologici in grado di contrastare i microrganismi responsabili di alcune malattie e crea condizioni favorevoli alla loro diffusione. In aggiunta, la realizzazione di habitat artificiali o di ambienti poveri di natura e con un’alta densità umana può ulteriormente facilitare la diffusione di patogeni. Le periferie degradate e senza verde di tante metropoli tropicali, ad esempio, sono la culla perfetta per malattie pericolose e per la trasmissione di zoonosi, mentre la diffusione in paesi tropicali di sistemi d’irrigazione, canalizzazioni e dighe permette la riproduzione di vettori come alcune specie di zanzare. Ed è così che gli spillover sono più probabili: queste attività alterano gli ecosistemi naturali aumentando la possibilità che i patogeni animali incontrino l’uomo.

Fonte: https://www.cambialaterra.it/2020/03/la-crisi-climatica-moltiplica-la-minaccia-dei-virus/

Emergenza Coronavirus: l’Italia si unisca per combattere il virus e ripartire

Emergenza Coronavirus: l’Italia si unisca per combattere il virus e ripartire

L’Italia si trova in un momento di caos, dovuto all’emergenza del Covid-19 che, in seguito al crescere dei contagi, dei decessi e dei ricoveri ospedalieri, ha costretto il governo a prendere misure rilevanti per evitare il collasso del Sistema Sanitario Nazionale.

Tutto ciò però avrà conseguenze economiche pesantissime: borse a picco, produzione in calo, turismo e ristorazione in crisi, logistica in tilt e mercati esteri sospettosi verso il Made in Italy.

Con il decreto “Cura Italia” è stato annunciato il piano salva-export per l’agroalimentare perché l’emergenza coronavirus sta mettendo in ginocchio il settore produttivo e il relativo traffico merci. Gli autotrasportatori stranieri non vogliono entrare in Italia per timore del virus, rischiando una quarantena imposta dalle autorità dei Paesi di provenienza. Anche i movimenti in uscita iniziano a subire i contraccolpi dell’emergenza sanitaria, con blocchi alle frontiere e forme di discriminazione ai danni delle merci italiane. C’è già chi avanza richieste di certificazioni “virus free” e non solo all’estero, ma anche all’interno del territorio nazionale.

A essere colpito maggiormente è il settore ortofrutticolo per l’elevata deteriorabilità dei prodotti. I casi di respingimento delle merci ai varchi di frontiera e di cancellazioni di ordine sottolineano la gravità in cui si trova il settore.

Un altro fattore a preoccupare, data la dipendenza dell’industria italiana dalle catene di approvvigionamento globale, è il rischio di limitazioni delle forniture di materie prime alimentari da Paesi come Brasile, Argentina, Indonesia o Ucraina, qualora l’emergenza sanitaria dovesse estendersi, danneggiando le operazioni ai porti d’imbarco.

Federdistribuzione, inoltre, spiega come i supermercati hanno dovuto fronteggiare una richiesta cresciuta in maniera vertiginosa, circa il 60/70% in più rispetto alla norma, di beni di prima necessità.

Dopo il –0,3% del PIL registrato tra ottobre e dicembre 2019, un secondo trimestre in rosso porterà tecnicamente l’Italia in recessione, ma in un’inedita versione, caratterizzata, come mai nel passato, dalla doppia componente negativa della produzione e dei consumi delle famiglie.

Fonte: http://www.informatoreagrario.it/wp-content/uploads/2020/03/Tutti-insieme-per-battere-il-virus.pdf?utm_campaign=IA&utm_medium=email&utm_source=MagNews

Il decreto “Cura Italia” per l’agroalimentare

Il decreto “Cura Italia” per l’agroalimentare

“Liquidità e sostegno a lavoratrici e lavoratori, imprese, persone più fragili con l’ampliamento del Fondo indigenti: sono le linee guida lungo le quali ci siamo mossi per garantire la filiera, essenziale al Paese insieme a quella sanitaria. Abbiamo migliaia di imprenditori in difficoltà ma che producono, coltivano, allevano animali, pescano, trasformano il cibo. Il bene-cibo è essenziale e dobbiamo essere grati all’intera filiera alimentare per quanto sta facendo e continuerà a fare”. Così ha dichiarato Teresa Bellanova, ministra delle Politiche agricole, dopo l’approvazione del decreto “Cura Italia”, nel quale viene sostenuta la filiera agroalimentare in seguito all’emergenza causata dal Covid-19.

Nel decreto è previsto:

  • Un fondo da 100 milioni per le imprese agricole e per il fermo temporaneo dell’attività di pesca;
  • Uno stanziamento di 100 milioni per l’accesso al credito delle imprese agricole e della pesca;
  • Un aumento dal 50% al 70% degli anticipi dei contributi PAC in favore degli agricoltori;
  • 50 milioni in più nel Fondo indigenti, per assicurare la distribuzione delle derrate alimentari;
  • Cassa integrazione in deroga per lavoratori agricoli e della pesca e tutele per i lavoratori stagionali;
  • Sospensione delle rate fino al 30 settembre per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie;
  • Il rafforzamento del Fondo per lo sviluppo dell’agroalimentare italiano all’estero.

Fonte: https://www.freshpointmagazine.it/featured/decreto-cura-italia-primi-puntelli-allagroalimentare/?utm_term=452437+-+https%3A%2F%2Fwww.freshpointmagazine.it%2Ffeatured%2Fdecreto-cura-italia-primi-puntelli-allagroalimentare%2F&utm_campaign=Campagne+B-NBM+Fresh+Point+Magazine+-+Fresh_Point_Magazine_newsletter_20200318&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=94371+-+45632+%282020-03-18%29

Piergiorgio Bentivogli ci ha lasciato

Piergiorgio Bentivogli ci ha lasciato

Ci ha lasciato Piergiorgio Bentivogli, agronomo e professionista esperto nel settore della certificazione del biologico e delle denominazioni di origine. Persona affabile e di grande spirito, nonché tecnico autorevole, con anni di servizio alle spalle come funzionario della Repressione Frodi; molto conosciuto in Emilia Romagna, soprattutto nel campo dei vini e dell’aceto balsamico. Ha iniziato la sua collaborazione con Suolo e Salute nel 2001, prima come tecnico ispettore, poi come responsabile regionale dell’area nord-est e successivamente, fino al 2013, come presidente del comitato di certificazione. La società si stringe in un accorato ricordo esprimendo cordoglio e vicinanza alla famiglia. Ciao Piergiorgio, la terra ti sia lieve.

COMUNICAZIONE DI SUOLO E SALUTE: EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19

COMUNICAZIONE DI SUOLO E SALUTE: EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19

In riferimento alla situazione di criticità sanitaria determinatasi nelle ultime settimane, si comunica che Suolo e Salute ha da subito ottemperato alle disposizioni normative adottate dall’autorità di Governo in materia di contenimento e gestione della emergenza epidemiologica da covid-19.

Si sono, quindi, immediatamente assunti provvedimenti e individuate azioni tendenti a mettere in sicurezza i propri dipendenti e collaboratori garantendo – nel contempo – la continuità lavorativa.
La costituita Unità di Crisi è costantemente operativa per monitorare l’evolversi della situazione ed intraprendere – in stretta interlocuzione con il Consiglio di Amministrazione della società – le azioni più opportune per gestire la criticità del momento.
In linea con quanto indicato dalle disposizioni del Governo Italiano, Suolo e Salute ha agevolato fin da subito modalità di comunicazione a distanza (webinar, conference call, etc.) azzerando i meeting fisici preferendo agli stessi la modalità virtuale.
Tutte le Direzioni Regionali sono costantemente in contatto con le sedi centrali di Fano e di Bologna ed in dette sedi – oltre che in tutte le strutture periferiche – sono state favorite le modalità di lavoro da remoto onde ottemperare alle disposizioni normative che impongono la limitazione degli spostamenti per preferire il permanere di ciascuno presso la propria abitazione.
Inoltre, si é richiesto a tutti i dipendenti e collaboratori Suolo e Salute il rispetto assoluto delle indicazioni fornite per il contenimento della diffusione del virus (accesso limitato agli uffici, distanze tra colleghi, indicazione di transito o sosta nelle zone indicate come a rischio e segnalando eventuali sintomi influenzali). Agli stessi è stato, altresì, chiesto di usufruire dei giorni di ferie e permessi.
Le attività di controllo on-site relative alle visite di sorveglianza e alle visite di avvio sono state rinviate fino al 03.04.2020, salvo casi eccezionali e di comprovata necessità.
Fino alla data del 03.04.2020 la gestione delle notifiche di avvio per nuovi operatori, per variazione sostanziale e per cambio organismo di controllo saranno gestite secondo una procedura straordinaria.
Dato conto di ciò, e ribadendo che la Suolo e Salute permane operativa con le modalità suddette, si comunica che tutti i nostri uffici – fino al 03.04.2020 – resteranno presidiati per le urgenze: ciascun operatore, in caso di necessità, potrà rivolgersi ai Direttori di sede per ricevere pronto riscontro alle proprie istanze.
I riferimenti di ciascuna sede sono reperibili sul sito www.suoloesalute.it
Come ogni fatto umano, anche l’emergenza epidemiologica da covid-19 ha avuto un inizio ed avrà – di certo – una fine: si è certi che presto, insieme a tutti i propri dipendenti/ collaboratori/operatori assoggettati, Suolo e Salute riconquisterà la normalità del quotidiano, proficuo, lavoro.