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Plauso di Suolo e Salute per la nascita della “Re Soil Foundation”

Plauso di Suolo e Salute per la nascita della “Re Soil Foundation”

Il suolo è una delle risorse naturali più importanti del pianeta perché, insieme all’acqua, fornisce elementi essenziali per la vita. Non è una risorsa rinnovabile quindi, se non protetto, è soggetto a depauperamento.

Il Politecnico di Torino, l’Università di Bologna e Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals, si sono uniti per creare la “Re Soil Foundation”: una nuova alleata per la tutela del suolo.

Suolo e Salute, per la sua storia, ha partecipato all’evento di presentazione tenutosi al Grand Hotel de la Minerve a Roma il 27 gennaio scorso.

La fondazione è nata con l’obiettivo di promuovere la ricerca scientifica e tecnologica, le attività di formazione e divulgazione per la difesa del suolo in tutti i suoi aspetti con l’obiettivo di rigenerare delle formule produttive basate su “bioeconomia” sostenibile ponendo al centro i territori.

Catia Bastioli, AD di Novamont e membro della Mission Board sul suolo della Ue, ha spiegato: “Re Soil Foundation” si occuperà di favorire l’educazione e la formazione a tutti i livelli, dalle scuole elementari alle università, di favorire progetti territoriali in cui sperimentare sul campo le diverse soluzioni tecnologiche e lavorerà sullo sviluppo di standard adeguati per la qualità del suolo come riportare la materia organica in suolo. Il suolo è una risorsa non rinnovabile.” Tra i dati allarmanti lanciati anche nella Giornata Mondiale del suolo del 5 dicembre scorso ricordano che per formarne uno strato di soli 10 centimetri ci vogliono ben 2mila anni. In Italia più del 4% del territorio è sterile e oltre il 21% è considerato a rischio desertificazione.

Con i terreni fertili del Pianeta si potrebbero assorbire tutte le emissioni da combustibili fossili dell’intera Ue. Il concetto di rigenerazione territoriale al centro della nuova fondazione.

“La creazione di una strategia di bioeconomia sostenibile, basata sui territori, parte dall’utilizzo di rifiuti organici come compost per ridare fertilità ai terreni. In Europa su un totale di 96 milioni di tonnellate di rifiuto organico, soltanto il 33% viene riciclato mentre il 66% finisce ancora in discarica. L’Italia sta un po’ meglio, con un riciclo intorno al 50%, ma resta ancora moltissimo da fare”, ha sottolineato la Bastioli.

All’evento ha partecipato Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute, che commenta: “la nostra azienda, per la sua storia, ha una forte vicinanza e obiettivi comuni con la neo fondazione. Infatti tutto è scritto nel nostro nome, nel binomio suolo e salute, cioè dall’equilibrio naturale del suolo dipende la salute degli animali e dell’uomo. Partendo da questa giusta visione, fin dal 1969, anno di nascita dell’Associazione Suolo e Salute abbiamo promosso il metodo organico minerale e lo sviluppo dell’agricoltura biologica. Accogliamo con grande interesse “Re Soil Foundation” a cui non faremo mancare il nostro pieno supporto e la collaborazione“.

Fonte: https://www.huffingtonpost.it/entry/nasce-re-soil-foundation-il-suolo-ha-una-nuova-alleata_it_5e3198f4c5b690f105766ea9

BioFach 2020: Suolo e Salute presente al Padiglione 4 allo stand 336

BioFach 2020: Suolo e Salute presente al Padiglione 4 allo stand 336

Torna la Fiera mondiale leader per alimenti biologici, dal 12 al 15 febbraio 2020, a Norimberga: il BioFach.

BioFach è il luogo in cui le persone condividono il loro interesse appassionato per i cibi biologici, un’opportunità per i professionisti in visita di incontrare produttori biologici del mercato biologico e trarre ispirazione dalle ultime tendenze di settore.

Tutti i prodotti in mostra sono certificati ai sensi dei Regolamenti europei o delle direttive di accreditamento dell’IFOAM, patrono della manifestazione.

Per saperne di più: https://www.biofach.de/en

Fonte: http://www.sinab.it/bionovita/torna-biofach-dal-12-al-15-febbraio-norimberga

Nel carrello degli italiani: 6,5 miliardi di euro di eco-sostenibilità

Nel carrello degli italiani: 6,5 miliardi di euro di eco-sostenibilità

Nomisma, a Marca 2020, ha presentato nuovi dati sul consumo italiano: l’eco-sostenibilità nel carrello degli italiani varrebbe ben 6,5 miliardi di euro tra food e non food.

Ciò a dimostrazione che il consumatore è sempre più attento nelle scelte di prodotti sani e a basso impatto sull’ecosistema. Il 61% dei consumatori, infatti, ha dichiarato di essere disposto a cambiare le proprie abitudini per adottare uno stile di vita più sano e rispettoso per l’ambiente. Il riconoscimento del consumatore verso un prodotto certificato e la trasparenza della filiera sull’etichetta sono due fattori molto apprezzati dagli italiani.

In concreto, lo studio riporta il livello di gradimento per italiani verso: i prodotti biologici (42%), confezioni fatte con materiali riciclati o a basso impatto ambientale (37%), utilizzi di fonti di energia rinnovabili in fase di produzione (31%) e garanzia di un giusto reddito ai lavoratori (24%).

Nonostante quanto riportato, c’è ancora molto da lavorare: il 41% degli italiani non è disposto a pagare di più i prodotti “etici” e a questi si aggiunge un ulteriore 26% che dichiara una disponibilità molto bassa a sostenere un differenziale di costo.

 

Fonte: https://www.mark-up.it/leco-sostenibilita-nel-carrello-degli-italiani-vale-65-miliardi-di-euro/

Il New York Times punta il dito contro l’agricoltura convenzionale

Il New York Times punta il dito contro l’agricoltura convenzionale

Quasi tutte le sovvenzioni europee e nazionali spettano all’agricoltura che inquina, che utilizza fitofarmaci e fertilizzanti sintetici. La politica agricola sovvenziona per il 97,7% l’agricoltura convenzionale: chi inquina è pagato.

L’agricoltura Biologica, nonostante il suo 14,5% di Superficie Agricola Utilizzata (SAU), riceve solo il 2,3% delle risorse europee, circa sei volte meno di quanto le spetterebbe. Non solo, perché sono gli agricoltori a sostenere i costi generati dall’inquinamento e alla fine chi non inquina paga di più.

A parlare di questo “fenomeno” è il New York Times, il quale mostra a confronto due mappe, una mostra dove l’agricoltura europea viene più finanziata e l’altra mostra i luoghi dove l’impatto dell’inquinamento da nitrati è maggiore: le due mappe coincidono.

“Questo mese, i leader europei hanno fissato obiettivi ambiziosi per combattere i cambiamenti climatici e salvare le specie dall’estinzione”, scrive il New York Times. “Eppure uno dei maggiori ostacoli è il programma di sussidi agricoli da 65 miliardi di dollari all’anno destinato a sostenere gli agricoltori. I sussidi alle aziende agricole hanno avuto gravi conseguenze ambientali e hanno lasciato segni in tutta Europa. Le popolazioni di uccelli in diminuzione minacciano l’equilibrio di interi ecosistemi. Le emissioni di gas serra dall’agricoltura sono in aumento”.

Fonte: https://www.cambialaterra.it/2020/01/il-new-york-times-denuncia-lagricoltura-convenzionale-e-il-rischio/

L’agroecologia secondo IFOAM UE

L’agroecologia secondo IFOAM UE

“L’agroecologia dovrebbe essere il nuovo orizzonte della politica agricola dell’UE e della prossima strategia Farm to Fork”.

La nuova strategia “Farm to fork”, che sarà proposta dalla Commissione nell’ambito della Green Deal, consentirà all’UE di fornire un reale contributo agli obiettivi di sostenibilità e ci permetterà di affrontare le importanti sfide affrontate dai nostri sistemi alimentari, partendo dal biologico che pone al centro della strategia dell’azienda agricola l’agroecologia.

Secondo IFOAM UE, unire il biologico e l’agroecologia è un’attiva soluzione per ridurre le emissioni di gas serra e per riuscire a immagazzinare più carbonio nei suoli. Tutto questo porterebbe a rafforzare i sistemi agricoli contro eventuali eventi metereologici estremi e comporterebbe un importante calo della perdita di biodiversità europea e globale.

“L’agroecologia è un concetto rivoluzionario che non dovrebbe giustificare il ‘business as usual’. La visione di IFOAM UE sull’agroecologia si basa sui principi dell’agricoltura biologica, e dovrebbe portare a una notevole riduzione dell’uso di pesticidi in Europa, alla rigenerazione dei suoli e al rafforzamento dell’autonomia e del benessere economico degli agricoltori. Non è compatibile con l’uso di OGM o glifosato”, sostiene il presidente di IFOAM UE, Jan Plagge.

È fondamentale rafforzare l’agricoltura biologica come un approccio pratico e certificato delle pratiche agroecologiche.

Suolo e Salute è convinto sostenitore delle politiche di Ifoam Ue, essendo da diverso tempo sia socio effettivo sia supporter di numerose iniziative in ambito internazionale.

 

Fonte: http://www.sinab.it/sites/default/files/share/ifoameu_position_paper_agroecology.pdf

Green Deal: l’Italia agricola è tra le prime nazioni in Europa

Green Deal: l’Italia agricola è tra le prime nazioni in Europa

L’Unione Europea entro la prossima primavera pubblicherà i punti di forza sui quali poggerà l’agricoltura europea del futuro. Secondo Nomisma si punterà ancor di più a costruire un’economia circolare basata su un sistema alimentare sano, equo e rispettoso.

L’Italia si trova in una posizione di privilegio poiché, secondo i dati, presenta già un’alta percentuale di prodotti alimentari con bassi livelli di residui, ben sotto la soglia, oppure addirittura assenti, produce il 16% in meno della media europea di rifiuti alimentari, ha quasi 2 milioni di ettari coltivati a biologico e ha razionalizzato e ridotto di molto l’uso di fertilizzanti e fitofarmaci.

“L’Italia è il Paese con i cibi più sani e sicuri dell’Europa, il più attento agli sprechi e alle emissioni di gas serra e che negli ultimi 10 anni è riuscito a diminuire l’utilizzo della chimica nei propri campi con punte del 50%. Il nostro paese ha anche il primato nel biologico, tra i primi paesi in Europa per seminativi e colture permanenti e il primo per numero di prodotti certificati. Questo primato, però, deve fare i conti con lacune strutturali del Paese come la mancanza e la gestione di acqua e l’erosione del suolo”, sostiene Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, che sintetizza il report realizzato da Nomisma sull’agricoltura italiana.

Fonte: https://www.lastampa.it/economia/agricoltura/2020/01/22/news/green-deal-ue-l-italia-agricola-in-pole-per-sicurezza-alimentare-biologico-e-taglio-della-chimica-1.38367236?refresh_ce

https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2020/01/20/green-deal-europa-e-italia-verso-lo-sviluppo-sostenibile/65533