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Organic Trade Fairs Alliance: l’alleanza internazionale che promuove il b2b nel settore bio

Organic Trade Fairs Alliance: l’alleanza internazionale che promuove il b2b nel settore bio

Nasce The Organic Trade Fairs Alliance, una nuova alleanza a livello internazionale che unisce le fiere del b2b del biologico italiane ed estere, una piattaforma globale e un forum di scambio di conoscenze per sostenere l’agricoltura biologica, l’industria alimentare biologica e i cosmetici naturali.

Nasce per la volontà di diffondere e sostenere un modello di nutrizione e di personal care basato su ciò che è sano e salutare, sull’attenzione all’ambiente, al clima e al rispetto dei lavoratori.

L’alleanza è in prima fila per promuovere il progetto organizzato da VeronaFiere, B/Open, la prima fiera in Italia esclusivamente b2b.

B/Open, che si terrà a Verona dall’1 al 3 aprile, è uno spazio riservato alle aziende più significative del settore biologico. Nasce per rispondere alle esigenze degli operatori professionali e per soddisfare le loro necessità: è la prima fiera italiana b2b aperta solo alle figure professionali dell’agricoltura e dell’alimentazione bio.

Sarà incentrata soprattutto sul cibo certificato bio, ma non mancheranno aree dedicate alle materie prime, packaging sostenibile e prodotti naturali con diversa finalità.

L’evento è patrocinato da Aiab (Associazione Italiana Agricoltura Biologica), da Regione Veneto e supportata da Ass.O.Cert.Bio (Associazione Organismi di Certificazione del Biologico italiani). Suolo e Salute parteciperà all’evento con un proprio stand.

Fonte: https://www.newsfood.com/agroalimentare-bio-e-benessere-naturale-nasce-lalleanza-internazionale-delle-fiere-b2b/

UE: invita a presentare proposte per nuovi programmi europei di promozione dell’agroalimentare di qualità

UE: invita a presentare proposte per nuovi programmi europei di promozione dell’agroalimentare di qualità

Il 14 Gennaio, la Commissione Europea ha lanciato un invito a presentare proposte per programmi europei di promozione dell’agroalimentare di qualità, di cui il biologico, nell’UE e all’estero.

Per il 2020, sono messi a disposizione circa 200,9 milioni di euro per sostenere e promuovere i prodotti agroalimentari del mercato europeo ed estero:

  • 181,4 milioni di euro saranno destinati a cofinanziare i programmi di promozioni selezionati tra le varie proposte che saranno ricevute;
  • 118,4 milioni di euro saranno destinati allo sviluppo di programmi in paesi extra UE;
  • 8 milioni di euro saranno destinati a frutta e verdura fresca, per aumentare il consumo, in Europa, di una dieta equilibrata e sana.

Al progetto lanciato dalla Commissione, possono partecipare le organizzazioni professionali, le organizzazioni di produttori e gli organismi responsabili delle attività di sviluppo di prodotti agroalimentari.

Le proposte possono essere presentate fino al 16 aprile 2020 tramite il portale dedicato. I risultati usciranno poi ad autunno.

Per ulteriori informazioni:

 

Fonte: https://www.ruminantia.it/programmi-per-la-promozione-dei-prodotti-agroalimentari-dellue-nel-2020-la-commissione-ue-lancia-un-invito-a-presentare-proposte/

La Lombardia è sempre più bio

La Lombardia è sempre più bio

Secondo gli ultimi dati raccolti, in Lombardia sta crescendo in maniera importante l’agricoltura biologica. Infatti, negli ultimi dieci anni, ci sono oltre 50.000 gli ettari in più coltivati biologico.

Le coltivazioni si focalizzano soprattutto su cereali (con riso e mais soprattutto), foraggi destinati all’alimentazione degli animali, vite e ortaggi. In Lombardia si contano 3144 produttori bio.

Giacomo dell’Orto, produttore a Besana Brianza di miele certificato, ha deciso di convertirsi al biologico. “Il passaggio al biologico è avvenuto da circa dieci anni. Una rivoluzione? Non direi, perché nell’azienda avviata quarant’anni fa da mio padre, si usavano al minimo i prodotti chimici a difesa degli alveari. Ovviamente da quando siamo bio li abbiamo eliminati del tutto. La rivoluzione del passaggio al bio è la tecnica di lavoro, senz’altro più costosa”, afferma il coltivatore.

La crescita dei consumi bio, un giro d’affari da 5,8 miliardi in Italia, +264% in dieci anni, “conferma una maggior attenzione dei consumatori verso gli acquisti alimentari” spiega Valeria Sonvico, responsabile Ambiente e Territorio di Coldiretti Lombardia.

Fonte: https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/biologico-1.4981734

Al Sana Up si è discusso di giusto prezzo, tracciabilità e blockchain dei prodotti bio

Al Sana Up si è discusso di giusto prezzo, tracciabilità e blockchain dei prodotti bio

Lo scorso 14 e 15 gennaio 2020, si sono tenute Marca e Sana Up alla Fiera di Bologna, durante le quali si è parlato di biologico, in particolare di giusto prezzo, di tracciabilità e di blockchain.

Il prodotto biologico è un prodotto che non si caratterizza principalmente per l’assenza di residui, ma per la garanzia di un processo di lavoro che segue precise regole. Da questa premessa parliamo di giusto prezzo, tracciabilità e blockchain, elementi che vanno “a braccetto”.

“Produrre rispettando i valori del territorio e del prodotto costa di più e questa spesa deve essere giustamente remunerata. Solo una filiera trasparente, correttamente tracciata, può evidenziare questi costi che dovrebbero essere evidenziati attraverso una Cun (Commissione unica nazionale) appositamente realizzata”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, presidente di Federbio.

La blockchain è uno strumento che ha lo scopo di evidenziare in maniera trasparente i processi produttivi, e può essere adottato anche dall’agricoltura biologica. Questa nuova tecnologia permetterà di effettuare dei “virtual audit” direttamente su campo: questo permetterà di avere sempre sotto controllo i propri prodotti, salvaguardandone la qualità in maniera costante.

Proprio legati a questo importante tema si ricorda che Suolo e Salute, in occasione dei festeggiamenti del cinquantennale, lo scorso settembre a Bologna, ha dedicato una intera sessione del Talk show al “Costo del cibo e suo reale valore. La giusta visione del biologico” a cui hanno partecipato, oltre al presidente Angelo Costa e al direttore generale Alessandro D’Elia, anche Eduardo Cuoco direttore di IFOAM Ue, Antonio Iaderosa di ICQRF, il prof. Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia, l’imprenditrice Cristina Adelmi, Rosario Trifiletti e Massimiliano Borgia, giornalista e presidente dell’associazione “pensare il cibo”.

Fonte: https://terraevita.edagricole.it/notizie-dalle-aziende/biologico-giusto-prezzo-tracciabilita-e-blockchain-le-chiavi-della-competitivita/?utm_term=438251+-+https%3A%2F%2Fterraevita.edagricole.it%2Fnotizie-dalle-aziende%2Fbiologico-giusto-prezzo-tracciabilita-e-blockchain-le-chiavi-della-competitivita%2F&utm_campaign=Campagne+B-NBM+Terra+e+Vita+-++TV_daily_20200117&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=91747+-+44250+%282020-01-17%29

SANA UP: un nuovo salone per rispondere ai nuovi trend di mercato

SANA UP: un nuovo salone per rispondere ai nuovi trend di mercato

Sana, il Salone Internazionale del biologico e del naturale raddoppia con Sana Up, un nuovo salone che nasce per rispondere ai nuovi trend di mercato.

La manifestazione si terrà il 15 e il 16 gennaio 2020, in concomitanza con Marca By BolognaFiera.

L’idea nasce per dare nuove opportunità ai prodotti del settore biologico e sarà opportunità di dialogo per il biologico con il mondo della DMO e con gli operatori dell’e-commerce.

A Sana Up si parlerà di:

  • Biologico, presentando le novità bio che i consumatori con sempre maggior frequenza scelgono;
  • Free from, uno speciale focus che coinvolgerà le principali associazioni di riferimento, facendo particolare attenzione alle intolleranze alimentari e alla crescente proposta da parte dei produttori di linee dedicate;
  • Tracciabilità dei prodotti, un elemento sempre più importante ricercato sia dai consumatori sia dai produttori, e sarà analizzata in tutte le sue sfaccettature;
  • Ristorazione collettiva, in altre parole le aziende leader della gestione delle mense aziendali si confronteranno a proposito dei cambiamenti che stanno affrontando le mense, che con sempre maggior frequenza scelgono proposte “sane e sostenibili”.

Leggi il COMUNICATO STAMPA

Fonte: http://sanaup.sana.it/home/9724.html

L’Emilia-Romagna si muove a favore del biologico e della protezione dell’ambiente

L’Emilia-Romagna si muove a favore del biologico e della protezione dell’ambiente

L’Emilia-Romagna ha approvato quattro bandi per dare continuità agli interventi di sostegno previsti dalle Misure 10 “Agroambiente” e 11 “Agricoltura biologica” del Programma regionale di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020, mettendo a disposizione oltre 9,7 milioni di euro per promuovere il biologico, l’agricoltura che difesa l’ambiente e tutela la biodiversità.

  1. I due bandi destinati all’agricoltura biologica mettono in totale a disposizione 5,75 milioni di euro all’anno per favorire la diffusione del biologico attraverso la concessione di premi a ettaro per cinque anni: 3,8 milioni di euro l’anno sono destinati alle aziende che decidono di convertirsi al metodo biologico, 2 milioni di euro l’anno destinati a chi mantiene la superficie già convertita al bio. In Emilia Romagna, infatti, le superfici coltivate bio sono aumentate del 75% dal 2014, con 116 mila ettari, mentre le aziende sono cresciute del 70%. L’obiettivo è di aumentare questi numeri e porre l’attenzione su un’agricoltura sostenibile e attenta alla nuova domanda di cibi buoni e sani.
  1. Gli altri due bandi si muovono in direzione delle politiche agroambientali, tutelando e promuovendo la biodiversità, soprattutto in pianura. Da una parte, la Regione ha disposto poco più di un milione di euro all’anno per gli interventi finalizzati alla conservazione di elementi caratteristici del territorio agricolo come siepi, boschetti, maceri, risorgive e laghetti. Dall’altra parte, la Regione ha messo a disposizione quasi 3 milioni di euro all’anno per il “ritiro dei seminativi dalla produzione per 20 anni per scopi ambientali e la gestione dei collegamenti ecologici dei siti Natura 2000”, con lo scopo di finanziare la creazione di prati umidi e macchie arbustive al posto di campi coltivati.

Fonte: http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/agricoltura-quattro-bandi-per-incentivare-il-biologico-e-tutelare-la-biodiversita-disponibili-9-7-milioni