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Psr Sicilia: 210 milioni per le aziende biologiche. Pubblicati gli elenchi degli ammessi

psr siciliaSono stati pubblicati, lo scorso 4 luglio, gli elenchi delle domande ammesse, non ammesse e non ricevibili del bando 2015 sull’agricoltura biologica inerente al Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per la Regione Sicilia.

Le misure 11.1.1 e 11.2.1 prevedono una dotazione complessiva di 210 milioni di euro così suddivisi: 50 milioni destinati alla conversione delle aziende e 160 per il mantenimento delle imprese biologiche già avviate.

Una buona notizia che segna un primo passo verso la normalità per le aziende siciliane e il loro rapporto con la Regione.  A marzo, infatti, il Consiglio per la giustizia amministrativa della Sicilia aveva sospeso gli effetti della sentenza del Tar di Palermo con la quale era stata annullata la ripartizione di 360 milioni sulla misura del biologico del Psr 2007-2013. Una decisione che ha lasciato in sospeso circa 8mila aziende, ma per la quale non è stata ancora emessa una sentenza di merito.

Antonello Cracolici, assessore regionale dell’Agricoltura, ha così commentato la notizia: “Con la pubblicazione degli elenchi del bando 2015 sull’agricoltura biologica, in breve tempo potremo dare un sostegno forte alle aziende siciliane che scommettono su qualità e sostenibilità” .

Nella sezione news del  sito ufficiale del Psr  è possibile scaricare gli elenchi  provinciali provvisori. Le aziende interessate potranno richiedere agli Ispettorati provinciali competenti per territorio il riesame dei motivi di esclusione, presentando apposite memorie  entro e non oltre 15 giorni dalla data di pubblicazione. 

Avranno invece 45 giorni di tempo gli Ispettorati Provinciali per L’Agricoltura per predisporre gli elenchi definitivi delle domande ammesse ed escluse, dopo avere esaminato gli eventuali ricorsi.

I nominativi saranno successivamente trasmessi al Dipartimento Regionale per l’Agricoltura, per procedere alla stesura dell’elenco regionale e alla pubblicazione sul sito del PSR 2014/2020. 

Dopo l’espletamento dei controlli da parte di Agea, verrà approvato con provvedimento del Dirigente Generale l’elenco definitivo degli ammessi e degli esclusi che sarà registrato alla Corte dei Conti e successivamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Nell’ambito della Programmazione delle risorse FEASR, alla Regione Siciliana sono state assegnate risorse pari a 2.212.747.000 di euro, con un incremento di oltre 27 milioni di euro rispetto alla dotazione iniziale del PSR Sicilia 2007-2013. Questo dato, da cui partire per pianificare la programmazione del periodo 2014-2020, fa della Sicilia la regione d’Italia a cui è stata assegnata la maggior dotazione finanziaria a livello nazionale.

Fonti:

http://www.psrsicilia.it/2014-2020/

http://www.siciliaagricoltura.it/2016/07/04/bando-biologico-2015-sono-on-line-gli-elenchi-delle-domande-ammesse/

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2016/07/05/psr-sicilia-2014-2020-pronti-210-milioni-per-le-aziende-bio/49492

FederBio approda in Puglia. Istituita la cabina di regia regionale

psr pugliaFederBio approda in Puglia. La Federazione, punto di riferimento delle aziende biologiche italiane, si insedia in una delle regioni maggiormente orientate al bio.

Viene a crearsi dunque una cabina di regia composta dai rappresentanti di tutte le componenti del settore regionale. Portavoce Michele Gaudiano, storico imprenditore bio pugliese. 

L’obiettivo è costituire una rappresentanza economica e interprofessionale del biologico in una regione dove il settore rappresenta una straordinaria opportunità di crescita, sia nella dimensione di filiera, che in quella territoriale, orientata a un mercato globale.

Qui, infatti, l’agricoltura biologica riveste un ruolo di primaria importanza. Secondo i dati diffusi da Sinab nel rapporto Bio in cifre 2015, la Puglia è al secondo posto in Italia per entità di superficie coltivata con metodi sostenibili: ben 176.998 ettari, pari al 14,16% della superficie coltivata totale, e con una specializzazione nella coltivazione di olivo, vite e cereali. Non solo: la regione ricopre inoltre il terzo posto per numero di operatori: 6.599 tra produttori, trasformatori, distributori.

Michele Gaudiano, portavoce di FederBio Puglia afferma: “Ormai da anni l’agricoltura biologica italiana ha raggiunto dimensioni rilevanti in tutte le sue unità, dalla produzione primaria, all’industria, alla certificazione, alla distribuzione, al punto da essere considerata una categoria le cui istanze devono essere tenute in considerazione dal governo centrale e dalle amministrazioni regionali. L’eccellente operato svolto da FederBio, condiviso con il ministero delle Politiche agricole, è una prova del fatto che la combinazione tra una categoria ben rappresentata e un mondo istituzionale incline a condividere problematiche e decisioni, è un modello vincente“.

L’inizio dell’avventura di FederBio Puglia ha come obiettivo garantire una rappresentanza del settore a livello capillare che riesca a mediare tra il governo regionale e le necessità del comparto, favorendo la cooperazione e la crescita del biologico.

Un’unica cabina di regia – prosegue Gaudiano – determinerà per gli operatori scambi informativi frequenti e propositivi, favorendo sempre più il lavoro del singolo, ma sempre in un’ottica di sistema, arginando così comportamenti individualistici ormai fuori da ogni contesto che funzioni. Il tutto con la doverosa attenzione verso l’ambiente e le biodiversità, elementi distintivi del mondo bio.”

FederBio Puglia assicurerà agli agricoltori pugliesi formazione, servizi e organizzazione per l’ingresso nel sistema di certificazione e nel mercato. Tra le altre iniziative, saranno avviate attività per la qualificazione dei tecnici, lo sviluppo della ricerca e innovazione, l’aggregazione di un’offerta sempre più garantita e tracciata.

La cabina di regia è composta da Michele Gaudiano (ASSOBIO-BIORGANICA ITALIA srl), Filippo Cassano (Cantine POLVANERA), Matteo Manna (ICEA), Saverio Internò (OP JONICA srl), Nicola Lamascese (BIOAGRICERT) Antonello Russo (DEMETER ITALIA), Maurizio Magnatta (OP DAUNIA & BIO), Enzo Verrastro (CIHEAM Bari) e Damiano Petruzzella (AGRIPLAN srl), che avrà le funzioni di Segretario e di coordinamento con la struttura nazionale di FederBio.

La sede di FederBio Puglia è presso AGRIPLAN srl – Bari, società di servizi socia di FederBio nazionale che assicura il supporto organizzativo e progettuale alle attività della nuova organizzazione regionale.

Fonte:

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1044

Perturbatori endocrini in fitofarmaci e biocidi: l’Ue fissa nuovi criteri per l’identificazione

Fissati i nuovi criteri per identificare i cosiddetti “perturbatori endocrini” in agrofarmaci e biocidi.

Dopo mesi di attesa e polemiche e in netto ritardo rispetto ai tempi imposti dalla legislazione comunitaria, la Commissione europea ha finalmente stabilito e pubblicato i criteri scientifici che identificano le sostanze ritenute perturbatori endocrini, eventualmente presenti nei prodotti fitosanitari e nei prodotti biocidi adoperati nell’Ue.

Previste anche “una serie di iniziative per minimizzare l’esposizione ai perturbatori”. Nel breve termine si punterà su ricerca e cooperazione internazionale, nel medio termine sulla metodologia per i test e nel lungo termine, invece, sulla regolamentazione.

I criteri scientifici sostenuti dalla Commissione Ue si basano sulla definizione di “perturbatore endocrino” data dall’Oms.

È un perturbatore una sostanza che ha un effetto nocivo sulla salute di animali e uomini, ha una modalità di azione endocrina e se c’è un collegamento causale tra l’effetto nocivo e la modalità di azione.

L’identificazione sarà effettuata utilizzando tutte le rilevanti prove scientifiche, un approccio soppesato basato sulle prove e attuando una robusta valutazione sistematica.

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Lo scorso 15 giugno, dunque, Bruxelles ha presentato due atti legislativi, che dovranno ora essere approvati da Consiglio e Parlamento.

Come ha sottolineato il Presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, “i perturbatori endocrini possono avere serie conseguenze sulla salute e sull’ambiente e anche se molte delle sostanze che li contengono sono state già vietate in seguito alle norme esistenti su pesticidi e biocidi, dobbiamo restare vigili. La Commissione è impegnata ad assicurare il più elevato livello di protezione della salute e dell’ambiente, motivo per cui oggi abbiamo presentato rigidi criteri per i perturbatori endocrini, basati sulla scienza, rendendo il sistema regolatorio Ue il primo al mondo a definirli“.

Per accelerare i tempi, la Commissione ha chiesto all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) di iniziare a verificare se singole sostanze autorizzate sospettate di essere interferenti endocrini, possano essere identificate come tali secondo i nuovi criteri previsti.

Fonti:

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/difesa-e-diserbo/2016/06/20/perturbatori-endocrini-in-agrofarmaci-e-biocidi-giro-di-vite-in-ue/49271

http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2016/06/15/in-pesticidi-sostanze-che-alterano-ormoni-nuovi-criteri-ue_e14e5e14-2c28-4506-a419-8d28dae98313.html

Rotazione delle colture cerealicole riduce l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici

La sostenibilità dei sistemi agricoli biologici si basa su un utilizzo razionale ed equilibrato dei fattori di produzione che compongono l’ecosistema: l’acqua, il suolo, l’aria e gli esseri viventi. La pratica della rotazione delle colture può fornire una valida alternativa all’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici, proprio nel rispetto di questi principi.

La rotazione consente infatti una corretta gestione della fertilità del suolo, il controllo delle piante infestanti e di eventuali problemi fitosanitari. Inserire i cereali in un’adeguata rotazione consente di raggiungere questi risultati, senza la necessità di ricorrere a prodotti di sintesi.

Nell’agrosistema di produzione biologica il cereale rappresenta un componente importante: la sua coltivazione infatti contribuisce all’equilibrio dell’avvicendamento colturale.

rotazione colture

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I fattori di forza di una rotazione delle colture cerealicole sono legati innanzitutto al fatto che l’apparato radicale delle piante è di tipo fascicolato ed ha la capacità di contrastare il progressivo compattamento dei terreni. Non solo: i cereali occupano la superficie dei suoli durante il periodo di maggior intensità delle piogge, contenendo di fatto sia i fenomeni di erosione che di lisciviazione dei nutrienti. Le stoppie, infine, cioè i residui colturali dei cereali, risultano molto importanti per la formazione di humus e il miglioramento della struttura e della tessitura del terreno.

Alcuni coltivatori biologici in Iowa, nella contea di Polk, hanno deciso di ricorrere all’antica pratica della rotazione delle colture cerealicole per contrastare la proliferazione dei parassiti nei campi.

L’agricoltore Aaron Lehman, uno dei primi che ha deciso di adottare questo sistema, ha spiegato che il segreto è di far crescere le altre colture, di solito avena e trifoglio, per un anno intero, in modo tale da creare un ambiente ostile ai parassiti, impedendogli di insediarsi nuovamente nei campi.

Scegliere una rotazione delle colture cerealicole ha inoltre un notevole vantaggio per la terra e per la gestione delle malattie, eliminando la necessità di ricorrere a prodotti chimici.

Una soluzione che, secondo Lehman, potrebbe andare bene anche per gli orti casalinghi.

Fonti:

http://www.publicnewsservice.org/2016-06-13/environment/old-idea-in-farming-made-new-to-reduce-pesticides-chemical-fertilizers/a52363-1

http://www.conmarchebio.it/wp-content/uploads/2014/10/BIOMARCHE-opuscolo-2.pdf

Tecnologia e innovazione come sostegno all’agricoltura sostenibile?

Si terrà i prossimi 17 e 18 giugno, a Corato di Bari, in concomitanza con Enovitis in campo, la terza tappa dell’iniziativa di Image Line “AgroInnovation Tour“.

La manifestazione, partita ad aprile di quest’anno, prevede una serie di incontri che pongono al centro del dibattito tra gli attori della filiera il tema dell’innovazione in agricoltura. Un modo per cercare di capire come innovare il settore utilizzando tutte le nuove tecnologie, pur mantenendo come punto fermo la sostenibilità.

Dall’utilizzo dei droni per il monitoraggio e la protezione delle colture, fino alle tecniche di agricoltura di precisione, il mondo delle attività agricole sta subendo una forte e inarrestabile trasformazione digitale. La sfida è riuscire a seguire questo cambiamento, rispondendo a delle richieste di mercato sempre più esigenti: basso impatto ambientale, cibi sicuri e trasparenza delle filiere.

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Secondo il Ministro Maurizio Martina, “È fondamentale che l’Italia si collochi sulla frontiera più avanzata di queste innovazioni. Stiamo lavorando per definire un progetto di agricoltura di precisione e agricoltura digitale nel nostro paese. Presenteremo fra poco linee guida e finanziamenti dedicati alle startup agricole e agroalimentari“.

“La tecnologia per l’agricoltura sostenibile” sarà il filo conduttore dunque di questa terza tappa del tour ideato da Image Line.

In questa occasione, l’evento fa tappa in vigneto. In occasione di Enovitis in campo, la manifestazione organizzata da Unione Italiana Vini e Veronafiere-Fieragricola, si terrà un workshop dedicato agli aggiornamenti riguardo il controllo funzionale delle macchine irroratrici e all’applicazione del PAN, il Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, con un focus sulla digitalizzazione del quaderno di campagna per garantire sostenibilità e rintracciabilità dal campo alla tavola.

Un apposito workshop è stato pianificato per le 16.30 del 17 giugno 2016, con il patrocinio dell’Arptra, ed è attiva la pre-registrazione gratuita.

Inoltre durante le due giornate dell’evento, saranno previste delle postazioni multimediali per informare i visitatori sulle ultime novità del settore.

Fonti:

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/difesa-e-diserbo/2016/06/09/la-tecnologia-per-l-agricoltura-sostenibile/49120

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/eventi-agricoltura/agroinnovation-tour-la-tecnologia-per-l-agricoltura-sostenibile/48962

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agrimeccanica/2016/05/26/il-tour-dell-innovazione-fa-tappa-in-vigneto-a-enovitis-in-campo/48962

 

Riso biologico: quale futuro?

Oggi, giovedì 16 giugno, presso il Crea- Unità di ricerca per la risicoltura (RIS) di Vercelli, si terrà il convegno dal titolo “La filiera del riso biologico si confronta: quali prospettive per il futuro?”.

All’evento prenderanno parte l’Assessore regionale all’Agricoltura, caccia e pesca, Giorgio Ferrero, FederBio, l’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, l’Ente Nazionale Risi, l’Arpa Piemonte e il Crea Vercelli.

L’incontro rappresenta un’opportunità di scambio di informazioni fra i ricercatori, i produttori e i numerosi operatori appartenenti al mondo dell’agricoltura biologica. Il convegno è anche una risposta alla necessità di un incontro tra le parti, a seguito del vivace dibattito che, negli ultimi tempi, si è acceso intorno al comparto del riso biologico. Un dibattito che ha visto schierata da una parte la componente produttiva, risicoltori bio e convenzionali, e dall’altra gli enti preposti al controllo e alla vigilanza.

Prendendo spunto dal titolo di un articolo comparso su una rivista specializzata “Riso bio: si può fare ma serve impegno”, gli intervenuti si confronteranno su diversi temi caldi, mettendo in evidenza criticità ma anche proposte operative volte a migliorare il settore.

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Tra gli argomenti trattati:  le buone pratiche per una corretta gestione agronomica della coltura e la scelta varietale; le misure per il contenimento delle specie infestanti e per la riduzione dei prodotti fitosanitari nelle acque; le modalità di controllo efficace sull’operato degli operatori biologici risicoli; l’intervento pubblico di vigilanza sull’operato degli Organismi di Controllo e sulla salubrità dei prodotti alimentari.

Federbio, quale organizzazione interprofessionale nazionale di riferimento per l’intero settore, da tempo sollecita a livello nazionale un confronto con tutte le parti interessate appartenenti al comparto riso biologico.

La Federazione si è anche detta pronta a collaborare e a mettere a disposizione tutte le competenze e le informazioni utili a migliorare la cooperazione fra gli attori del sistema e accelerare gli interventi, volti anche a prevenire le frodi sul mercato.

Fonti:

http://www.feder.bio/agenda.php?nid=1033

http://e2f2f.s79.it/f/rnl.aspx/?jeh=vwyo1-&x=pv&hf=uych8=sos/6c2&x=pv&a=el0bjbfa&x=pp&v_ekabd6i2bjf01&x=pv&iNCLM

http://www.feder.bio/files/1746.pdf