Suolo e Salute

Category: Suolo e Salute News

Irlanda, cresce il biologico

Prosegue la crescita del biologico irlandese, malgrado il Paese stia attraversando un periodo non facile da un punto di vista economico. Secondo i dati più recenti forniti dal Dipartimento dell’Agricoltura e dell’Alimentazione), le vendite dei prodotti derivanti da agricoltura biologica hanno sfiorato quota 100 milioni di euro (98 milioni, per l’esattezza), di pari passo con l’andamento del mercato del bio in Europa, quadruplicato nell’ultimo decennio. Nel corso del 2012 526 allevatori hanno macellato oltre 9.000 bovini biologici ed il 70% delle carni sono state esportate nei mercati esteri, in particolare nel Regno Unito, in Germania e in Scandinavia.

Fonte: Dipartimento irlandese dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, Bioagricoltura Notizie

A Tokyo dal 20 al 22 novembre Biofach Japan

E’ previsto dal 20 al 22 novembre prossimi l’edizione 2014 di Biofach Japan, la prima manifestazione “gemella” in ordine di tempo ad essere stata organizzata a partire dalla fiera mondiale di Norimberga. Nata nell’oramai lontano 2001, Biofach Japan è la prima e unica fiera di settore in Giappone. Faxcendo parte del circuito Organic Expo ospita eslcusivamente espositori ci cui prodotti rispondono rigorosamente a precisi criteri di ammissione, aumentando conseguentemente la trasparenza nei confronti del visitatore.

Maggiori informazioni su Biofach Japan sono disponibili al seguente indirizzo:

http://organic-expo.jp/en

USA: uno studio indaga i motivi per cui molti agricoltori si oppongono alla conversione bio

 Un recente studio pubblicato dal Journal of Marketing indaga sui motivi per cui negli Stati Uniti ancora   molti agricoltori faticano ad accettare l’idea di convertire la propria azienda all’agricoltura biologica, pur   trattandosi di un metodo di coltivazione sempre più redditizio rispetto a quello convenzionale. Secondo   quanto emerge dalla ricerca, i motivi sono fondamentalmente psicologici, in quanto il passaggio ad   un’agricoltura di tipo bio comporterebbe la rinuncia ad una serie di posizioni e convinzioni sostenute con   convinzione fino a quel momento.  In buona sostanza, per l’agricoltore industriale “medio” americano,   rinunciare ai prodotti chimici di sintesi significa anche rinunciare “a fare soldi” e per questo continuano a   non fidarsi dell’agricoltura biologica. Di più, spesso e volentieri la diffidenza di fondo mostrata nei confronti   del biologico assume quasi i contorni di una contrapposizione ideologica, quasi che il metodo biologico   fosse qualcosa a metà tra la superstizione e l’ideologia, e non un modo di lavorare che si fonda su precise   basi scientifiche.   Per gli autori della ricerca, la svolta culturale potrebbe avvenire solo a condizione che gli agricoltori   convenzionali riconoscessero che sono i filtri distorcenti del preconcetto ad impedire loro una riconversione   sempre più richiesta anche dai mercati (si pensi che per il 2015 il mercato del biologico dovrebbe sfiorare   quota 100 miliardi di dollari). Ma, come è noto, cambiare la mentalità delle persone è una delle sfide più   complesse da affrontare…
Fonte: Greenbiz

FederBio: soddisfazione per decisione della Commissione Ambiente PE su OGM

Piena soddisfazione quella espressa da FederBio riguardo il Via libera della Commissione Ambiente del   Parlamento Europeo alla nuova normativa che prevede la facoltà, da parte dei singoli Stati Membri, di   limitare o vietare la coltivazione di OGM sul proprio territorio, anche se autorizzati dalla stessa UE.  Per il   presidente FederBio Carnemolla “il voto di oggi ripristina il diritto dei paesi membri a vietare le coltivazioni   OGM, fornendo solide basi legali per bandirli, precedentemente non contemplate”. “Questo significa  che e’   stata posta l’attenzione sull’importanza della biodiversità agraria e sulla valorizzazione di un’agricoltura che   tutela tale biodiversità, a sfavore dell’industria biotech”. “Siamo molto soddisfatti di questo primo risultato,   che deve essere la base per la definizione finale della direttiva sulla quale l’Italia svolge un ruolo da   protagonista”, ha concluso Carnemolla.

Fonte: Agrapress

Al via i triloghi sulla proposta di regolamento sugli OGM

Hanno preso il via ieri, mercoledì 11 novembre, i triloghi tra Parlamento, Consiglio e Commissione UE in   merito alla proposta di regolamento sugli OGM. La proposta prevede che siano i singoli stati membri a   decidere se consentire la coltivazione o meno degli Organismi Geneticamente Modificati sul proprio   territorio. Come ha illustrato in un’intervista ad Agrapress il presidente della Commissione ambiente   Giovanni La Via si tratta di un passaggio squisitamente tecnico, un incontro dedicato “alla esposizione del   risultato del voto in commissione ambiente e quindi del mandato parlamentare”, aggiungendo che  “a   quanto pare, il consiglio non ha ancora il suo mandato”.  Nei prossimi giorni è previsto un meeting tecnico in cui verranno affrontate le questioni di minore rilievo   sulle quali è possibile ipotizzare “un’immediata convergenza”, mentre “i punti politici più ostici, che sono   quelli relativi alla lista delle cause di esclusione della coltivazione sul territorio di uno stato membro, alla   responsabilità ed alla partecipazione del committente alla procedura di esclusione, saranno affrontati   successivamente”,.  La commissione ha anche  introdotto la possibilità di vietare gli OGM per ragioni ambientali. “i criteri e le   motivazioni, come l’utilizzo del territorio, il rispetto per la biodiversità, la resistenza ai pesticidi sono molto   meglio articolati, molto più precisi rispetto al testo troppo vago della commissione”, ha dichiarato la   relatrice Frederique Ries, deputata belga del gruppo Alde. E’ stata inoltre categoricamente esclusa la   possibilità che venga intavolato un negoziato con le società produttrici di OGM nella fase di predisposizione   degli eventuali divieti in discussione nel corso dei triloghi.

Fonte: Agrapress

Xylella: Martina fa il punto della situazione

Nuovo incontro sul tema Xylella tra il ministro Martina, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l’assessore all’agricoltura Fabrizio Nardoni per fare il punto sull’attuazione degli interventi di lotta obbligatorio previsti dal DM 26 settembre 2014. Secondo quanto si apprende da una nota del Mipaaf “durante l’incontrosi e’ rilevata la necessità di intensificare ulteriormente gli interventi”. Tra le ipotesi sul tavolo, quella di avviare le procedure per dichiarare lo stato di emergenza fitosanitaria nel territorio colpito e la possibilità di nominare un Commissario straordinario per rendere più efficaci e tempestive le azioni contro la Xylella. A breve la Regione Puglia dovrebbe presentare i confini geografici aggiornati dell’area tampone e dell’adiacente zona cuscinetto, una fascia di 2 km di larghezza che si estende dal mar Ionio all’Adriatico.

Tra gli interventi previsti, quello contro gli adulti dei vettori; l’eliminazione meccanica delle erbe spontanee  e degli stadi giovanili dei vettori eventualmente presenti; l’eliminazione delle piante interessate (unicamente nella zona infetta) e l’eliminazione delle piante ospiti usate nelle alberature stradali e negli spartitraffico.

Eventuali ulteriori misure obbligatorie saranno valutate dal comitato fitosanitario nazionale convocato per il 4 novembre prossimo.

Fonte: Agrapress