Suolo e Salute

Category: Suolo e Salute News

Proseguono gli incontri sulla PAC

Si è tenuto nei giorni scorsi a Roma un nuovo incontro tra il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Martina e gli assessori all’agricoltura delle diverse regioni italiane per discutere l’applicazione della PAC 2014-2020. In conclusione dell’incontro la proposta formulata dal ministro è stata assunta come base di lavoro per le prossime trattative. In questo contesto, dagli assessori è giunta la richiesta di avere tempo a disposizione per esaminare e approfondire il documento in sede di conferenza degli assessori e avanzare, nei giorni seguenti, proposte di modifica al testo stesso. Secondo quanto riporta Agra Press, tuttavia, le riunioni del Comitato Agricoltura (che riunisce Mipaaf e assessori sul tema dell’attuazione della PAC) previste per questa settimana  sono state rinviate: nel corso di questa settimana si terranno esclusivamente incontri a livello tecnico.
Fonte: Agrapress

Domani a Bologna presentata l’acquacoltura bio nel Parco del Delta Po

Sarà presentata domani, venerdì 9 maggio, a partire dalle 11.30 la nuova produzione di acquacoltura bio realizzata nel territorio del Parco del Delto del Po, che comprenderà orate, branzini e anguille allevati in maniera totalmente naturale. A comunicarlo la regione Emilia-Romagna, informando che il progetto, primo nel suo genere, sarà illustrato A Boogna presso la sede della Regione nella Sala Stampa di Viale Aldo Moro 52 alla presenza dell’Assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni e dei produttori impegnati nel progetto.
Fonte: Agrapress

Vermont: primo stato USA che etichetta gli OGM

Scatterà il 1° luglio 2016 l’obbligo di etichettare la presenza di OGM tra gli ingredienti di un prodotto, nel caso superino lo 0,9% del peso totale del prodotto. A stabilirlo una legge approvata dallo stato del Vermont che rappresenta un fondamentale passo nella direzione della trasparenza alimentare in America. Con 114 voti a favore e 30 contro, lo stato del New England “brucia” sul tempo Maine e Connecticut, che avevano varato un  provvedimento analogo, subordinandolo però al fatto che la disposizione fosse adottata da quattro (nel caso del Connecticut) o cinque (nel caso del Maine) stati vicini. Interessanti anche le ragioni per cui il Vermont ha motivato la scelta: nella relazione allegata alla normativa infatti viene esplicitamente spiegato che la mancanza di consenso nel mondo scientifico e l’assenza di studi a lungo termine pongono rischi potenziali per la salute del consumatore, per l’ambiente e per l’agricoltura. LA legge varata nei giorni scorsi prevede inoltre la creazione di un fondo cui potranno contribuire anche i cittadini su base volontaria e che potrà arrivare fino a 1,5 milioni di euro destinato a sostenere le probabili future spese legali conseguenti alla decisione. E’ atteso infatti il ricorso della grande industria, che ritiene la Food and Drug Administration unica autorità competente per stabilire l’eventuale pericolosità di un OGM. Le multinazionali inoltre invocano una legge federale che impedisca ai singoli stati di legiferare autonomamente sul tema OGM. La scelta del Vermont, pertanto, sembra avvicinare il giorno dello scontro finale negli Stati Uniti tra i sostenitori degli OGM e la crescente fronda che ad essi si oppone.
Fonte. Il Fatto Alimentare

Stop francese agli OGM, Coldiretti: più forte il fronte anti biotech

Dopo lo stop imposto dal Tar del Lazio, la decisione del Senato francese segna un nuovo importante punto a favore dell’ampio fronte antibiotech. Commentando il provvedimento d’oltralpe Coldiretti in un comunicato sottolinea che “si rafforza il fronte degli oppositori agli OGM nell’Unione Europea dove in sede di consiglio ambiente, sono ripresi i lavori sulla proposta di modifica della direttiva 2001/18/ce per quanto concerne la possibilità per gli stati membri di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul loro territorio”. “Nell’Unione Europea – prosegue il comunicato – nonostante l’azione delle lobby che producono OGM, nel 2013 sono rimasti solo cinque, sui ventotto, i paesi a coltivare OGM (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico Mon810  piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962  ettari)”. “Si tratta quindi di fatto di un unico paese dove si coltiva un unico prodotto”.
Fonte: Agrapress

OGM: Stop dal Senato francese al mais Mon810

Freschi della “vittoria” ottenuta con la decisione del Consiglio di Stato, gli antiOGM d’oltralpe celebrano oggi un’altra importante affermazione: grazie a 172 voti a favore e 147 contrari infatti il Senato francese ha definitivamente approvato la proposta di legge presentata dal presidente del gruppo socialista Bruno Le Roux per vietare la coltivazione del mais Mon810. Una proposta che si basa su quanto evidenziato dall’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, che ha sottolineato i notevoli rischi ambientali connessi alla coltivazione del mais Mon810, e sui timori legati alla coltivazione di un altro mais, il Mon1507, per il quale attualmente è al vaglio comunitario la domanda di immissione sul mercato.
Fonte: Agrapress

OGM, respinta dal Consiglio di Stato francese sospensione Mon810

E’ stata respinta dal Consiglio di Stato francese la richiesta pervenuta dall’Unione francese dei sementieri e dall’Associazione generali dei produttori di mais, che invocavano una sospensiva urgente del Decreto governativo del 14 aprile u.s. che vietava la coltivazione dell’ormai celebre mais OGM Mon810. Pur non entrando nel merito del provvedimento governativo, i giudici hanno ritenuto non urgente la necessità di sospensione del decreto, in quanto quest’ultimo “non comporta un problema grave ed immediato per la situazione economica dei ricorrenti” nè della filiera, dal momento che il mais mon810 rappresenta solo “una parte molto ridotta delle colture”.
Fonte: Agrapress