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SANA IN FAVORE DELLE AZIENDE ALLUVIONATE

SANA IN FAVORE DELLE AZIENDE ALLUVIONATE

A Bologna dal 7 al 10 settembre torna Sana. Nella presentazione della nuova edizione del salone del biologico e del naturale  il presidente di Bologna Fiere Calzolari annuncia la volontà di concedere spazi espositivi gratuiti alle aziende vittime dell’alluvione di maggio

Sana è alimentazione e salvaguardia dell’ambiente. Ricerca della qualità e rispetto delle materie prime. Filiera corta e andamento dei prezzi. Si inserisce in questo contesto la 35a edizione del Salone internazionale del biologico e del naturale che vedrà confluire a BolognaFiere, dal 7 al 10 settembre prossimi, produttori, distributori, acquirenti, istituzioni e organismi di controllo per restare aggiornati sulle ultime tendenze e novità del comparto.

Gli appuntamenti

Nel dettaglio la kermesse, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con FederBio, AssoBio e Cosmetica Italia, presentata a Milano il 22 giugno, vedrà andare in scena, tra i diversi appuntamenti:

  • Rivoluzione Bio, gli Stati generali del biologico;
  • Sanatech, dedicata ai mezzi tecnici del bio;
  • La Via delle Erbe, all’erboristeria;
  • le iniziative legate ai momenti di consumo della colazione e dell’aperitivo bio,
  • la novità della “Veg Area” dedicata al mondo vegano;
  • lo spazio dedicato al mondo “Free From”.

Fulcro della fiera sarà però ancora l’area Organic & Natural Food, incentrata sui prodotti per un’alimentazione biologica, salutare e sostenibile, a filiera controllata, Dop, Doc e Igp. A fianco di questa l’area Care & Beauty, vetrina di prodotti e cosmetici naturali e bio per la cura del corpo, compresi integratori ed erbe officinali, e una sezione Green Lifestyle.

Le dichiarazioni di Calzolari

«Trentacinque anni fa — testimonia il presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari -, quando abbiamo avuto la felice intuizione di promuovere una fiera internazionale del biologico e del naturale abbiamo fatto la scelta giusta».

«Il tema della sostenibilità ambientale, così come quello di una sana alimentazione, oggi è cruciale per il benessere delle persone e il futuro del pianeta».

«Sana, con Rivoluzione Bio e gli Stati Generali del biologico, insieme ai dati dell’Osservatorio Sana è il luogo in cui l’intero settore fa il punto della situazione e discute, anticipando i trend di mercato».

«La svolta B2B dell’evento – aggiunge – è una scelta coraggiosa e importante per sostenere il business e l’export delle imprese espositrici». «Anche per questo – conclude Calzolari – in questa edizione abbiamo voluto dare un supporto alle aziende agricole della Romagna colpite dall’alluvione, offrendo loro gratuitamente lo spazio espositivo, per aiutarle a ripartire».

NICOLETTA MAFFINI AL VERTICE DI ASSOBIO

NICOLETTA MAFFINI AL VERTICE DI ASSOBIO

Confermato Jacopo Orlando come vicepresidente dell’associazione delle imprese dei prodotti biologici e naturali

La nuova presidente di Assobio è Nicoletta Maffini, nominata, dal nuovo Cd eletto dall’assemblea dei soci dell’associazione delle imprese dei prodotti biologici e naturali.

Sarà la prima presidente donna nella storia di Assobio e prende le redini dell’associazione in un momento fondamentale per il settore, sia in termini di mercato (5 miliardi in Italia), di esportazioni (il 6% dell’export agroalimentare) e superfici coltivate (18%). Suolo e Salute si congratula con la nuova presidente per l’elezione.

Un momento complesso

Nicoletta Maffini subentra a Roberto Zanoni, il presidente uscente rimasto alla guida per tre mandati consecutivi, dal 2014. Già vicepresidente dell’Associazione negli ultimi tre anni, Maffini è, dal 2020, direttore generale di Conapi Mielizia, cooperativa leader nella produzione di miele e prodotti apistici. «L’obiettivo – ha dichiarato Maffini – è proseguire un lavoro già iniziato nei precedenti mandati con importanti sforzi e traguardi raggiunti».

«Il momento tuttavia è complesso e, in una crisi economica come quella che viviamo, il prodotto premium, come lo è il biologico, soffre».

«Dopo tre mandati consecutivi, è giusto lasciare spazio a un ricambio generazionale – ha commentato Zanoni -. Con Nicoletta Maffini abbiamo lavorato molto sul credito di imposta, sui costi delle certificazioni per le imprese del biologico e alla richiesta al Masaf di una piattaforma di tracciabilità validata dal Ministero».

«Tra le altre iniziative ci sono il crescente impegno sulle sementi biologiche e il lancio di eventi di sensibilizzazione come la Settimana del Bio».

Una base più ampia

«Sono soddisfatta di questa nomina – ha commentato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio che rafforza la presenza femminile in ruoli direzionali chiave del settore; anche da questo punto di vista il biologico conferma la grande capacità d’innovazione». Con il presidente uscente, Assobio ha ampliato la propria base da 80 a 133 soci del settore agroalimentare, cosmetico e della distribuzione ed è giunta a rappresentare il 70% circa delle vendite di biologico in Italia. Alla vicepresidenza è stato confermato Jacopo Orlando, agronomo, Agricultural Public Affairs, Impact & Sustainability manager del gruppo Aboca.

IL CONGRESSO EUROPEO SUL BIO A CORDOVA

IL CONGRESSO EUROPEO SUL BIO A CORDOVA

Appuntamento per il 26-28 settembre 2023 con l’evento organizzato da Ifoam- Organics

Dopo il successo dell’Organic food conference di San Sepolcro (Ar), Ifoam Organics Europe è impegnata nell’organizzazione del prossimo grande appuntamento per il bio europeo.

Il Congresso Europeo sul biologico 2023 (EOC) si terrà infatti a Cordova, in Spagna dal 26 al 28 settembre 2023. La Federazione Internazionale dei Movimenti per l’Agricoltura Biologica sta organizzando l’evento nel contesto della Presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione Europea.

I temi

Il congresso riunirà in Andalusia i leader del biologico europeo, tra agricoltori, commercianti, rivenditori, certificatori, associazioni, aziende, responsabili politici, ricercatori e altri soggetti chiave del settore biologico. Insieme, saranno esplorate le strategie per aumentare il consumo biologico, discutere i cambiamenti generazionali nel biologico, sarà approfondita la nuova PAC 2023-2027 e le tendenze emergenti come la regolamentazione biologica, l’innovazione nella certificazione biologica, le nuove tecniche genomiche (NGT) e altro ancora.

La partnership di Suolo e Salute

Suolo e Salute è pronta a dare il suo contributo anche in questo importante appuntamento spagnolo. La nostra associazione è infatti da anni socia Ifoam Organic Europe, partecipa ai confronti e condivide le scelte strategiche di quella che è la realtà di riferimento della rete del bio Ue. Siamo stati sponsor del congresso di Sansepolcro e lo saremo anche di quello di Cordova.

NUOVE BIOTECH IN CAMPO, MA NON NEL BIO

NUOVE BIOTECH IN CAMPO, MA NON NEL BIO

La Commissione Ue ha deciso di sbloccare le Tea, superando l’equiparazione giuridica con gli Ogm. Il nuovo regolamento sulle nuove biotecnologie di precisione dovrebbe essere pubblicato il 5 luglio. Per le Tea, tecnologie di evoluzione assistita, prevista una procedura di autorizzazione alla coltivazione meno penalizzante dell’attuale ma non potranno essere applicate nel biologico

Bruxelles sblocca le Tea ma preserva il biologico. La Commissione ha infatti annunciato la prossima pubblicazione del regolamento sulle Tecnologie di evoluzione assistita (secondo Ansa entro il prossimo 5 luglio, leggi qui l’articolo di Terra e Vita). La registrazione delle nuove varietà ottenute per cisgenesi e genome editing diventa più facile anche in Europa, ma non potranno essere impiegate in agricoltura biologica. Oggi le Tea sono frenate nel vecchio continente dall’equiparazione giuridica con gli ogm decretato dalla sentenza della Corte di Giustizia del 25 giugno 2018. All’indomani della pronuncia dei giudici comunitari, la Commissione aveva annunciato un progetto legislativo per aggiornare la disciplina della Dir. 2001/18 (Novel food), che ha introdotto in Europa il principio di precauzione sulle innovazioni della ricerca.

Cosa c’è scritto nella bozza

La bozza del nuovo regolamento sulle nuove tecniche del genoma (Ngt, anche note come Tea in Italia) dovrebbe essere pubblicata il prossimo 5 luglio. Lo annuncia l’agenzia Ansa che ha potuto prendere visione del documento e che rivela che le Tea non dovrebbero essere soggette allo stesso regime di autorizzazione, valutazione del rischio, tracciabilità ed etichettatura degli ogm, ma a una semplice notifica. La nuova regolamentazione sulle piante modificate geneticamente era stata annunciata nel 2020 come parte della Strategia Ue “From Farm to Fork”.

La Novel food rimane in vigore

Nella consultazione della Commissione Ue le associazioni del settore bio avevano manifestato il proprio giudizio negativo sulla riforma, chiedendo invece di continuare ad applicare le regole attuali anche al nuovo biotech.

La bozza del regolamento stabilisce tra l’altro che l’impiego di piante ottenute da nuove tecniche deve essere vietato per il biologico e che le varietà non considerate utili alla sostenibilità, come quelle tolleranti agli erbicidi, siano considerate simili agli ogm tradizionali.

 

JAN PLAGGE RIELETTO PRESIDENTE DI IFOAM ORGANICS EUROPE

JAN PLAGGE RIELETTO PRESIDENTE DI IFOAM ORGANICS EUROPE

All’Assemblea Generale del 21 giugno, i membri di Ifoam Organics Europe hanno eletto un nuovo Consiglio confermando Jan Plagge per un terzo mandato al vertice

Quarantuno membri provenienti da 19 Paesi hanno, online e di persona, partecipato all’Assemblea Generale di Ifoam Organics Europe del 21 giugno. Unanime il consenso per l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione presieduto per il terzo mandato consecutivo da Jan Plagge. Dopo la sua rielezione, il presidente ha dichiarato: «È un onore essere rieletto presidente del movimento biologico europeo. Questi sono tempi difficili, poiché la riduzione dei pesticidi e la protezione della biodiversità sono diventate questioni altamente politicizzate e polarizzanti e molti produttori biologici si trovano ad affrontare una difficile situazione di mercato».

La transizione ecologica è più che mai necessaria

«Eppure la trasformazione del nostro sistema alimentare è più che mai necessaria e l’agricoltura biologica rimane uno strumento politico cruciale per rendere più verde la nostra agricoltura e rivitalizzare le aree rurali in Europa».

Con la risoluzione adottata dall’Assemblea Generale, il movimento del biologico ribadisce chiaramente il proprio sostegno al Green Deal dell’Ue e alla strategia Farm to Fork. «Sottolineando però – evidenzia Plagge – quanto sia importante salvaguardare un approccio olistico all’innovazione, un modo di agire che alla lunga è più efficiente rispetto all’intensificazione  produttiva di un sistema agroalimentare ad alti input». «Per questi motivi, e per proteggere il modello europeo dai padroni dei brevetti, la stragrande maggioranza dei produttori biologici vuole che il processo di produzione biologico rimanga privo di ogm, comprese le nuove tecniche genomiche (Ngt o Tea, come vengono chiamate in Italia)».

Riconfermate anche le vicepresidenti

Plagge, tedesco, 52 anni, è Presidente di Bioland e ha molti anni di esperienza nello sviluppo del settore biologico dopo un passato come agricoltore biologico e consulente di agricoltura biologica. Ha già ricoperto la carica di Presidente di Ifoam Organics Europe nei due mandati 2018-2020 e 2020-2023. Sono stati rieletti anche entrambi i vicepresidenti del consiglio di amministrazione.

Dora Drexler, direttrice dell’ÖMKI, l’Istituto di ricerca ungherese sull’agricoltura biologica. «Se vogliamo – ha detto – raggiungere gli obiettivi delle strategie Farm to Fork e Biodiversity, i responsabili politici dovrebbero rafforzare gli sforzi di ricerca dell’UeE dedicati al biologico e ad altri approcci agroecologici».

 

Marian Blom, leader del progetto Knowledge & Innovation di Bionext, ha dichiarato: «Abbiamo bisogno di indicatori che misurino la sostenibilità in tutte le sue dimensioni, compresa la protezione della biodiversità, l’uso di pesticidi e il cambiamento climatico. Il biologico offre una soluzione sistemica a problemi complessi». Subito dopo l’ elezione, il Consiglio ha festeggiato assieme al Commissario Ue Wojciechowski, primo ospite ufficiale dell’Organic House.

UN PIANO PER FAR CRESCERE IL BIOLOGICO IN AFRICA

UN PIANO PER FAR CRESCERE IL BIOLOGICO IN AFRICA

Lo ha messo a punto Fibl, l’istituto di ricerca svizzero assieme a Kcoa, il centro di conoscenze per l’agricoltura biologica in base ai risultati di tre progetti che hanno confrontato le performance di sostenibilità ambientale e sociale di diversi modelli di produzione in ambiente tropicale

Ci sono tanti riscontri sui vantaggi dell’agricoltura biologica rispetto a quella convenzionale negli ambienti temperati (principalmente in Europa o Nord America). Pochi studi invece nelle fasce tropicali. Fibl, l’istituto di ricerca svizzero che si occupa di agricoltura biologica cerca di colmare questo divario con alcuni progetti mirati. In particolare nel progetto in corso SysCom (Farming Systems Comparisons Trials in the Tropics) e quelli già terminati ProEcoAfrica  (Productivity, Profitability and Sustainability of Organic and Conventional Farming Systems in Sub-Saharian Africa: Comparative analysis) e OFSA (Organic Food Systems Africa) i ricercatori hanno lavorato in stretto contatto con gli agricoltori in Ghana, Kenya, Uganda, India e Bolivia.

Le sfide ambientali e sociali del continente nero

Dai risultati di questi progetti emerge che i sistemi agricoli dominanti che alimentano la popolazione in forte crescita di questi Paesi hanno grossi limiti di sostenibilità. Le sfide ambientali e sociali sono particolarmente pronunciate nel continente africano e gli effetti negativi del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità e dell’insicurezza alimentare e nutrizionale rendono improrogabile la transizione verso sistemi alimentari biologici. Gli approcci agroecologici stanno acquisendo importanza in Africa, dimostrandosi efficaci nel migliorare la salute ambientale, salvaguardando al tempo stesso la sicurezza alimentare e il benessere sia dei piccoli agricoltori che dei consumatori alimentando preziosi circuiti di economia e sviluppo rurale.

Una nuova politica per l’agricoltura del terzo mondo

Sulla base di questi risultati, in collaborazione con il Kcoa (Knowledge Center for Organic Agriculture),Fibl ha sviluppato un documento programmatico incentrato sul progresso dell’agricoltura biologica in Africa. Kcoa è il partner ideale per Fibl. Istituito grazie a Giz (The Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit), l’agenzia tedesca per la cooperazione internazionale, lavora attraverso una rete di cinque centri di conoscenza, implementati in tutta l’Africa, per colmare le lacune di conoscenza e promuovere sistemi alimentari che creino sicurezza alimentare e rispettino i limiti ambientali della Terra.