Suolo e Salute

Category: Suolo e Salute News

Costituito Consorzio tutela Aceto Balsamico di Modena

E’ stato ufficialmente costituito il Consorzio per la tutela dell’Aceto Balsamico di Modena. Lo si apprende in un comunicato stampa che specifica che il consorzio, presieduto da Stefano Berni, direttore anche del Consorzio di Tutela del Grana Padano, “conta 50 associati rappresentativi di oltre il 98% dell’intera produzione”. Lo stesso Berni ha dichiarato che sono due gli obiettivi primari del consorzio: “la tutela e la garanzia di reddito a tutte le imprese della filiera”. Secondo Berni, “un prodotto Dop e Igp ha senso di esistere solo se sa valorizzare la materia prima ed il suo processo di trasformazione e questo è l’elemento fondante e istitutivo con cui la UE ha attivato il sistema dei prodotti certificati.

Fonte: Agrapress

Regolamento etichettatura carni, Lorenzin: traguardo importante

Il Ministro Lorenzin ha accolto “con soddisfazione” l’approvazione di un “regolamento della commissione, approvato a maggioranza qualificata al comitato permanente per la catena alimentare, che stabilisce che gli operatori del settore alimentare dovranno indicare sulle etichette delle carni fresche, refrigerate o congelate di suino, ovino, caprino e pollame destinate ad essere commercializzate il paese di origine o il luogo di provenienza in cui gli animali sono stati allevati e macellati”. “Tale risultato rappresenta un primo passaggio positivo a beneficio dei consumatori  che consolida l’obiettivo prioritario per l’Italia di poter rafforzare il principio di una maggior chiarezza e trasparenza sull’origine dei prodotti alimentari”. Il regolamento, giunto alla dine di “un lungo iter negoziale”, rappresenta per il Ministro un  “traguardo importante per garantire alimenti sicuri, promuovere la corretta informazione dei consumatori, difendere il loro diritto a poter compiere scelte alimentari informate e nello stesso tempo per contrastare la diffusione delle frodi relative ai prodotti alimentari”.

Fonte: Agrapress

Italia-Cina, memorandum d’intesa sulla sicurezza alimentare

Il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha incontrato nei giorni il ministro cinese Yong Zhang, direttore del Cfda (Chinese Food and Drug Administration) , ovvero l’amministrazione generale per la supervisione e il controllo dei prodotti alimentari e farmaceutici cinese, insieme al nuovo ambasciatore della repubblica popolare cinese in italia, s.e. Ruiyu Li.  I due ministri, come si legge in un comunicato del ministero, “ hanno siglato un “memorandum di intesa” volto a promuovere lo scambio di informazioni e la cooperazione in settori di grande interesse per la salute pubblica come sicurezza alimentare, prodotti farmaceutici, cosmetici e dispositivi medici”. In particolare, continua la nota ministeriale, “la collaborazione riguarderà la normativa, i requisiti tecnici, il sistema dei controlli e delle ispezioni negli alimenti, le situazioni di allerta nel settore alimentare. Soddisfazione è stata espressa dal ministro Lorenzin secondo la quale la collaborazione espressa dal memorandum offre “un ampio spettro di opportunità per raggiungere il fine comune di una migliore tutela della salute dei nostri cittadini”. Il ministro ha aggiunto che sul tema caldo della sicurezza alimentare “ già da tempo sono in corso incontri tra il ministero della salute italiano e le autorità cinesi. Garantire alimenti sicuri e promuovere la corretta alimentazione è per noi un obiettivo prioritario”, ha concluso Lorenzin.

Fonte: Agrapress

Migliaia al Brennero per la “Battaglia di Natale” a difesa del Made in Italy

Sono oltre 10.000, secondo i dati diffusi dalla Coldiretti, gli agricoltori e gli allevatori che “dalle prime ore della mattina, sfidando il freddo intenso, hanno invaso la frontiera del Brennero tra Italia e Austria” aderendo alla mobilitazione “La battaglia di Natale: scegli l’Italia”. Per Coldiretti, promotrice dell’iniziativa, obiettivo dell’iniziativa è quello di “difendere l’economia e il lavoro delle campagne dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane” – e di “smascherare il falso Made in Italy alimentare, aiutare i consumatori a fare scelte di acquisto consapevoli in vista del Natale e sollecitare le istituzioni a rendere operativo l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza dei prodotti agricoli e alimentari”. “Autobotti, camion frigo, container – si legge nel comunicato la confederazione – saranno verificati dagli agricoltori e dagli allevatori, guidati dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ed in stretta collaborazione con le forze dell’ordine presenti in frontiera, per smascherare il ‘finto Made In Italy’ diretto sulle tavole in vista del natale, all’insaputa dei consumatori per la mancanza di una normativa chiara sull’obbligo di indicare l’origine degli alimenti”. “attraverso il valico Brennero – spiega ancora la Confederazione – giungono in Italia miliardi di litri di latte, cagliate e polveri ma anche milioni di cosce di maiale per fare i prosciutti, conserve di pomodoro, succhi di frutta concentrati e altri prodotti” che, come dimostra il dossier elaborato dalla Coldiretti per l’occasione, stanno provocando gravi danni all’economia italiana. “Solo nell’ultimo anno – denuncia infatti l’associazione – sono scomparse 32.500 stalle e aziende agricole e si sono persi 36mila occupati nelle campagne”. Adesso la “battaglia” incruenta della Coldiretti approda a Roma, dove è attesa per la giornata di oggi, a partire dalle 10, in Piazza Montecitorio, dove “in migliaia porteranno le schifezze del finto Made in Italy smascherate sui tir e camion in transito alla frontiera nell’ambito della  mobilitazione “la battaglia di natale: scegli l’Italia” per difendere l’economia e il lavoro delle campagne dalle importazioni di bassa qualita’ che varcano ogni giorno i confini per essere spacciate come italiane”. Provocatoriamente, oggi Coldiretti porterà anche i maiali che, secondo Coldiretti, “gli allevatori non riescono più a mantenere nelle stalle per la concorrenza sleale di prosciutti e salami provenienti dall’estero che vengono spacciati come italiani”. “Ai rappresentanti delle istituzioni verrà chiesto di ‘adottare un maiale’, assunto a simbolo della protesta, con l’impegno a sostenere gli allevamenti italiani e di difenderli dalle imitazioni promuovendo l’obbligo di un corretto sistema di etichettatura”.

Fonte: Coldiretti, Agrapress

Rapporto WWF, le dieci proposte alle istituzioni

In occasione della presentazione del rapporto sulla biodiversità in Italia, il WWF ha proposto un’agenda in 10 punti rivolta alle istituzioni, per porre finalmente il capitale naturale al centro di un nuovo modello di sviluppo, finalmente, autenticamente sostenibile. Ecco le dieci proposte in dettaglio:

1) L’istituzione di un Comitato per il capitale naturale. Un comitato in cui entrino a far parte sia esperti del settore che rappresentazioni delle istituzioni  composto da istituzioni (tra i quali i ministri dell’ambiente, dell’economia, del lavoro e delle politiche sociali, delle infrastrutture e trasporti, delle politiche agricole, Governatore della Banca d’Italia, il presidente dell’Istituto nazionale di statistica e quello del Cnr).

2) Una legge capace di superare il semplice indice del Pil, assolutamente insufficiente a “contabilizzare” anche le risorse naturali, ambientali e paesaggistiche del paese, introducendo una contabilità ecologica da affiancarsi a quella “classica” economica, in linea con le metodologie proposte e definite dall’ONU

3) Un Pon (Programma Operativo Nazionale) “Ambiente” che fornisca gli strumenti operativi concreti per dar seguito alla Strategia Nazionale per la Biodviersità (Sbn), come già previsto dal Ministero dell’Ambiente. 4) L’identificazione univoca delle responsabilità a tutti i livelli amministrativi (nazionali, regionali e locali) per l’attuazione degli obiettivi individuati nelle 15 aree di lavoro della Strategia Nazionale per la Biodiversità.

5) La definizione, da parte del Ministero dell’Ambiente, di obiettivi specifici e indicatori in grado di supportare l’attività delle aree protette nazionali

 6) L’introduzione di un capitolo specifico nel bilancio del ministero dell’ambiente per finanziare  l’attuazione della Sbn. Stessa

7) La promozione e divulgazione delle attività connesse alla Snb

8) Una costante verifica di compatibilità tra qualunque piano e programma economico sia nazionale che regionale con gli obiettivi della Snb, tramite la rigorosa applicazione delle procedure di Vas (Valutazione Ambientale Strategica) per ognuno .di questi piani e programmi

 9) L’introduzione di strumenti per il Pagamento dei Servizi Ecosistemici (Pes) nei bilanci pubblici e nei settori privati in grado di sostenere e facilitare investimenti, produzioni e attività certificate.

 10) L’istituzione da parte del del Ministero dell’Ambiente, di un Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e di quelli ambientalmente favorevoli, in linea con quanto previsto dalle raccomandazioni Ocse all’Italia e dalla dichiarazione della conferenza Onu sullo sviluppo sostenibile Rio+20.

In sostanza, un cambio di rotta deciso, senza compromessi, chiaro e solido, in grado una volta per tutte di porre l’ambiente al centro di ogni valutazione e scelta di pianificazione e governance, partendo dal presupposto che il capitale naturale è la prima, vera e inalienabile ricchezza che dev’essere messa al centro di un modello di sviluppo moderno e capace di una visione.

Fonte: Greenplanet, WWF

Rapporto WWF su biodiversità in Italia e nel mondo

E’ stato presentato martedì scorso 3 dicembre il primo rapporto WWF sulla biodiversità in Italia e nel mondo, realizzato con il contributo della Società Italiana di Ecologia. L’immagine che scaturisce è quella di una Terra davvero “esausta”. Il nostro, recita il testo, è “un pianeta ricchissimo di vita, abitato da circa 5 milioni di specie animali e vegetali, con 18.000 nuove specie di piante e animali descritte ogni anno e 49 scoperte al giorno negli angoli più remoti del pianeta, a formare un sistema che supporta la vita, non solo della natura ma anche dell’uomo, insieme ai nostri sistemi economici e sociali.”. Ma il quadro attuale è davvero “drammatico (…) con un tasso di estinzione dovuto alle attività umane di 1.000 volte superiore al tasso di estinzione naturale, con popolazioni di vertebrati diminuite di un terzo negli ultimi quarant’anni, 21.286 specie a rischio estinzione su 71.576 considerate dall’Iucn, e un’ “impronta” fisica dell’uomo sul pianeta pari a quasi il 50% di tutte le terre emerse, con ormai solo un quarto della biosfera in una situazione ancora “selvatica”, quando nel 1700 più della metà della biosfera era in condizioni selvatiche e il 45% in uno stato seminaturale”. Proprio per questo il WWF con l’occasione lancia due appelli. Il primo alle istituzioni, “per dare finalmente valore al capitale naturale, in vista della Conferenza Nazionale sulla Biodiversità organizzata dal Ministero dell’Ambiente per l’11 e 12 dicembre”: 10 proposte concrete per proteggere la natura e renderla economicamente “visibile”. Il secondo invece direttamente dalla voce di Gianfranco Bologna, direttore scientifico Wwf Italia e curatore del rapporto, che chiede un’autentica, profonda e convinta svolta che coinvolta tutti i livelli della società, dalle stesse istituzioni ai singoli cittadini: «iIl mondo ha perseguito modelli di sviluppo basati sulla crescita continua che hanno intaccato drammaticamente il capitale naturale del pianeta, senza il quale non può esistere né benessere né sviluppo per l’intera umanità. Mettere “in conto” la natura è la nostra vera legge di stabilità. Alle istituzioni chiediamo di porre al centro dei sistemi politici ed economici  il capitale naturale e gli straordinari servizi che gli ecosistemi ci offrono, gratuitamente, tutti i giorni, perché solo così potremo avere una politica sana che mira al benessere e allo sviluppo delle persone. Ai cittadini chiediamo di sostenere il nostro impegno quotidiano perché questo capitale naturale sia sempre al sicuro e vitale, a beneficio della natura e del nostro futuro sul pianeta».

Fonte: Greenplanet