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Bio in Cifre 2012: il biologico continua la sua crescita in controtendenza

Tra le tante anteprime del Sana 2013, il rapporto “Bio in Cifre 2012”, presentato durante il convengo “I numeri che raccontano il biologico”, svoltosi lunedì scorso 9 settembre. Secondo i dati presentati nel corso dell’incontro, torna a crescere la superficie coltivata a biologico e di pari passo aumentano gli operatori certificati, sia agricoltori che trasformatori ed importatori. Ad oggi il settore del biologico “pesa” per circa il 9% sull’intero sistema agricolo italiano, valori questo che collocano il nostro paese tra i primi al mondo per importanza del bio. Non a caso, l’Italia è la sesta nazione in termini assoluti per superficie destinata a biologico, ed ottava per numero di aziende biologiche. Un andamento che si riflette anche sui consumi, in importante crescita pur in un periodo di crisi come quello attuale: secondo le ultime rilevazioni, riferite alla prima metà del 2013, la spesa delle famiglie per prodotti biologici è aumentata dell’8,8%, in evidente controtendenza rispetto all’andamento medio degli altri comparti. E, stando agli ultimi aggiornamenti del Panel Ismea Gfk-Eurisko, il secondo semestre dell’anno sembra in ulteriore aumento rispetto a questi valori. Al punto che la spesa per prodotti provenienti da agricoltura biologica è cresciuta del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il rapporto completo è consultabile a questo link

Fonte: Sinab

De Girolamo al Sana: “il bio coniuga sostenibilità e competitività”

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo è intervenuta a Bologna al convegno “Verso l’EXPO 2015 – Nutrire il pianeta in modo sostenibile. L’innovazione nei modelli di produzione e consumo per il diritto alla giusta alimentazione”, che ha preceduto l’inaugurazione della kermesse bolognese dedicata al biologico e al naturale.

“Vengo con grande convinzione a questo convegno che di fatto inaugura Sana, perché i temi trattati oggi sono fondamentali. È una grande occasione per riflettere, perché per troppo tempo la sostenibilità è stata considerata appannaggio di alcuni e non di altri. Invece il rispetto dell’ambiente è una responsabilità di tutti, perché abbiamo il dovere di preservarlo per le future generazioni. In tale prospettiva Expo assume ancora maggiore importanza e il biologico non può essere assente”, ha dichiarato il Ministro.

“L’evento di Milano  – ha proseguito De Girolamo – non è una fiera, ma una grande vetrina per tutto il Paese e un’occasione per riflettere e sensibilizzare su temi cruciali legati a cibo e alimentazione come le problematiche relative alla malnutrizione, alle cattive abitudini alimentari e agli sprechi alimentari”.

Il ministro ha parlato in particolare di agricoltura biologica e lotta alle frodi del settore, sottolineando l’importanza dei passi avanti compiuti a questo proposito negli ultimi tempi: “Le sfide che ci attendono sono tante e il settore biologico ci ha dato un esempio importante di cui tenere conto. Ha saputo, con la sua crescita, spezzare il pregiudizio che vuole la sostenibilità contrapposta alla produttività e alla competitività (…) Un’altra grande urgenza da affrontare è quella della lotta alle contraffazioni, ai fenomeni fraudolenti che ci colpiscono. Anche il biologico italiano, forte dei propri successi di mercato, non ne è stato esente. C’è stata però una risposta da parte delle istituzioni, del mondo delle imprese, degli enti di controllo, delle associazioni. Penso, ad esempio, agli interventi per introdurre il codice doganale specifico per prodotti biologici importati da Paesi terzi o al progetto di informatizzazione delle procedure per ottenere lo status di operatore biologico e favorire la trasparenza. Non possiamo però abbassare la guardia per continuare a tutelare i consumatori ed i produttori biologici onesti. Tanto più oggi che il bio è diventato un’opportunità importante, specialmente in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo”.

In ultimo, una riflessione è stata dedicata alla lunga crisi congiunturale di questo periodo e alle possibili soluzioni per uscirne, grazie agli strumenti a disposizione del settore agricolo, a cominciare dalla recente riforma della PAC: “Una risposta a questa crisi l’abbiamo proprio sotto i piedi ed è la terra. Sono molte le cose da fare – ha concluso il Ministro – e per vincere deve esserci un lavoro di squadra, mi riferisco in particolare all’attuazione della Pac, così come alla politica agricola nazionale da scrivere e anche alla semplificazione. Il Ministero sta lavorando proprio in queste ore a un pacchetto semplificazione per liberare le nostre aziende da una burocrazia soffocante. Ma per farlo serve l’aiuto anche delle organizzazioni di categoria. Il mio impegno e il mio auspicio sono di affrontare le sfide future con contributo di tutti, per restituire i sogni alle generazioni che verranno. Per centrare l’obiettivo dobbiamo puntare sulla qualità che è nel Dna della nostra agricoltura e del Made in Italy”.

FONTE: Mipaaf, Sinab

Ismea-Eurisko: il bio italiano continua a crescere

Prosegue la crescita del settore bio a dispetto della crisi: aumentano aziende, consumi e ettari coltivati a biologico. E’ questo ciò che emerge dalle ultime elaborazioni dell’Osservatorio Sana, curate da Nomisma per conto di Bologna Fiere, che verranno presentate sabato prossimo 7 settembre, nel giorno di apertura del Salone internazionale del biologico e del naturale. Nel corso del 2012 le aree coltivate a bio sono cresciute del 6,4% arrivando alla cifra record di 1.167 milioni di ettari; di pari passo sono cresciuti anche i consumi di prodotti biologici, che hanno superato quota 1,7 miliardi. Non a caso si è assistito ad una crescita parallela dei negozi specializzati in prodotti biologici, passati dai 1.163 del 2010 ai 1.270 dell’anno scorso, secondo le rilevazioni Biobank. Tendenze confermate anche dagli ultimi dati relativi al primo semestre 2013 (rilevazioni Ismea-Eurisko): i consumi domestici di prodotti bio confezionati sono cresciuti complessivamente dell’8,8%, in particolare nel settore dei prodotti dolciari, biscotti e snack (addirittura +23%), dell’ortofrutta, sia fresca che trasformata (+8%) e del lattiero caseario (+4,5%).

Resta marcata la differenza tra Nord e Sud del Paese per quanto riguarda gli acquisti, come confermato dal fatto che il 70,8% di tutti gli acquisti domestici di prodotti alimentari bio confezionati è appannaggio delle regioni settentrionali, contro il 22,3% di quelle del Centro e solo il 6,9% del Sud.

In aumento anche gli operatori, cresciuti nell’ultimo anno di circa il 3%: oggi l’intera filiera del bio in Italia coinvolge circa 50mila operatori, di cui oltre 40mila operatori e 5.600 trasformatori. Le regioni a più alta vocazione biologica restano quelle del Sud d’Italia, in particolare Sicilia, Calabria e Puglia: in quest’ultima regione l’incremento degli operatori bio è stato addirittura del 20% rispetto al 2010.

Per quanto riguarda infine i mercati esteri del biologico italiano, la parte del leone continua a farla l’Unione Europea, sbocco naturale per il 41% dei prodotti alimentari biologici. La Germania resta il mercato più importante, con un giro d’affari di circa 6,6 miliardi di euro, seguita dalla Franca con 3,75 miliardi.

Fonte: Sole24Ore – Ismea-Eurisko

De Castro sui punti ancora aperti della riforma della PAC

Sul tema della PAC ritorna il presidente Comagri De Castro, che ha informato circa la riunione tra coordinatori, relatori e relatori ombra della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo riguardo gli ultimi punti della riforma della PAC ancora da negoziare: “la posizione del parlamento è netta, difendiamo con forza l’accordo dello scorso 26 giugno, ma è necessario non lasciare nulla fuori dal negoziato, nessun capitolo della riforma PAC”, ha dichiarato De Castro. “Convergenza esterna, plafonamento/degressività, riserva di crisi, flessibilità tra i pilastri e livello del cofinanziamento nazionale sono i temi rimasti fuori dall’accordo sulla PAC del 26 giugno (…) questi ultimi punti, per ragioni istituzionali oltreché giuridiche, vanno discussi tra Parlamento, Consiglio e Commissione in tempi brevi affinché possa essere completato l’iter di approvazione della riforma con i voti finali in Comagri e in aula”. A Vilnius – ha concluso De Castro – saremo estremamente flessibili nel merito, ma e’ necessario far comprendere ai ministri dell’agricoltura che il parlamento mai potrebbe accettare di escludere dal negoziato alcuni punti solo perché in questa direzione si erano espressi i capi di stato e di governo”.

Fonte: Agrapress

La Nota del Mipaaf sui coadiuvanti a base di oli vegetali in agricoltura biologica

Con Nota n. 34855 del 9 agosto 2013 pubblicata dal Sinab il Mipaaf ha fornito un parere circa l’ammissibilità in agricoltura biologica di coadiuvanti a base di oli vegetali. Nella Nota in particolare si ricorda che, secondo la definizione data nel Regolamento CE 1107/09 (articolo 2, comma 3, lettera d), sono da considerarsi coadiuvanti “le sostanze o i preparati contenenti uno o più coformulanti, nella forma in cui sono forniti all’utilizzatore e immessi sul mercato, che l’utilizzatore miscela ad un prodotto fitosanitario, di cui rafforzano l’efficacia o le altre proprietà fitosanitarie”. In ragione di tale definizione, la Nota chiarisce che l’ammissibilità in agricoltura Biologica di tali prodotti è subordinata all’ammissibilità del prodotto fitosanitario associato al coadiuvante stesso. La Nota entra nel merito di tre prodotti specifici fornendo i chiarimenti circa la possibilità di utilizzo. Il testo completo della Nota è scaricabile a questo indirizzo.

Fonte: Sinab

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Il Mipaaf al Sana 2013

Quest’anno il Mipaaf, Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, sarà presente al Sana (in programma dal 7 al 10 settembre 2013 presso Bologna Fiere) con un proprio stand insieme ad altri otto soggetti istituzionali (Corpo Forestale dello Stato, ICQRF, Comando Carabinieri delle Politiche Agricole, AGEA, CRA, INEA, ISMEA, Sinab). All’interno dello stand, il Centro di ricerca per le colture industriali di Bologna ( Cra Cin) avrà tra l’altro una zona dedicata cloni di patata costituiti dal CIN (“Melrose”) o cloni di recupero come la “Ricciona di Napoli” e fibra tessile di canapa. All’interno dello stand, inoltre,  sarà predisposta una piccola area dedicata ai vincitori del premio Concorso LE STELLE DEL BIO dell’edizione 2012. Tra le varie attività in programma nel corso del Salone, in particolare, segnaliamo il convegno “I numeri che raccontano il biologico”, di cui abbiamo dato anticipazione già nell’ultima newsletter pubblicata prima della pausa estiva. I lavori del convegno saranno coordinati da Francesco Giardina del Sinab, mentre le conclusioni saranno affidate a Stefano Vaccari del Mipaaf.

Fonte: Aiol.it