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Regione Puglia: al via un’indagine esplorativa per la valorizzazione dei prodotti bio

Con Delibera di Giunta n.160 del 19 febbraio 2008, la regione Puglia ha approvato il “Programma regionale per lo sviluppo dell’agricoltura biologica in Puglia”, articolato in cinque sezioni:

 divulgazione e assistenza tecnica agli operatori biologici
assistenza tecnica e divulgazione in zootecnia biologica
sostegno alla commercializzazione e vendita dei prodotti biologici
realizzazione dell’immagine biopuglia
organizzazione dei tavoli di filiera per lo sviluppo di accordi interprofessionali

 Con queste azioni, la Regione Puglia intende favorire la crescita del mercato locale e la penetrazione delle aziende biologiche pugliesi nel mercato nazionale ed internazionale sia attraverso azioni promozionali che attraverso progetti specifici volti a favorire la penetrazione dei mercati di riferimento da parte delle imprese biologiche. In conseguenza di quanto sopra, in data 24 aprile 2013 l’Area Politiche per lo Sviluppo Rurale – Servizio Agricoltura – Ufficio Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia ha pubblicato un avviso per “l’attivazione di un’indagine esplorativa finalizzata all’acquisizione di tematiche contenenti soluzioni innovative ed efficaci per il sostegno alla commercializzazione e vendita dei prodotti biologici”. Conseguentemente a tale indagine, l’Ufficio Osservatorio fitosanitario attiverà nel corso del 2013 una Procedura valutativa a sportello per il finanziamento dei progetti.

Pertanto, tutti gli operatori del settore sono invitati a presentare proposte di sostegno alla valorizzazione e vendita dei prodotti biologici pugliesi, su cui individuare e finanziare successivamente le idee progettuali. Per poter partecipare, le proposte, che devono essere sintetizzate al massimo in una pagina di testo, dovranno essere inviate all’indirizzo osservatorio.bio@regione.puglia.it entro e non oltre il 31 maggio p.v.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare i funzionari dell’Ufficio ai recapiti 080 5405202 o 080 5405317.

Fonte: Regione Puglia

Premi Glodman 2013: per la prima volta tra i vincitori un italiano

C’è anche un italiano tra i  vincitori del prestigioso premio ambientale Goldman 2013, assegnati dalla Goldman Environmental Foundation di San Francisco. Quest’anno il riconoscimento è stato dato a sei persone che, a vario titolo, hanno dato il loro contributo per difendere l’ambiente e la qualità della vita dei cittadini. E, per la prima volta nei 15 anni di storia del premio, per l’Europa il vincitore è stato un nostro connazionale. Si tratta di Rossano Ercolini, insegnante di scuola elementare e promotore, anche tramite il network Rifiuti Zero, di una campagna di sensibilizzazione pubblica sui rischi connessi agli inceneritori. “Quando sentì parlare dei progetti di edificazione dell’inceneritore nel suo Comune, ritenne di avere la responsabilità, come educatore, di proteggere il benessere degli studenti e di informare la comunità in merito ai rischi dell’inceneritore e alle soluzioni per la gestione sostenibile dei rifiuti domestici del paese”.

Si tratta di un riconoscimento che assume un significato ancora più importante alla luce della Legge d’iniziativa popolare sui Rifiuti zero depositata lo scorso 27 marzo in Corte di Cassazione, con lo scopo di giungere ad una riforma organica del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti basata su sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione. Da metà aprile, e per sei mesi, sarà possibile aderire alla raccolta firme a sostegno della proposta di legge.

Fonte: Greenme

Si insidia De Girolamo, gli auspici di Carnemolla (FederBio)

Passaggio di consegne nei giorni scorsi tra il ministro uscente Mario Catania e il neoministro Delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Nunzia De Girolamo. Nel corso dell’incontro, i due ministri hanno discusso in particolare i principali temi del comparto agroalimentare. Il mondo del biologico ha portato il proprio saluto al nuovo ministro per voce del Presidente FederBio Paolo Carnemolla, che, si legge in un comunicato, ha salutato “con speranza la nomina del Ministro De Girolamo, la cui giovane età e energia speriamo le possano consentire di affrontare con la necessaria determinazione e efficacia sia la riorganizzazione di un ministero recentemente interessato da gravi fatti giudiziari che – aggiunge Carnemolla – la rimessa in operatività del sistema delle agenzie e degli enti collegati, oltre che l’avvio della fase più delicata della programmazione nazionale dei fondi comunitari, sullo sfondo di una riforma della PAC ancora non chiusa. Auspichiamo inoltre – ha proseguito il presidente FederBio –  una forte integrazione con il sistema regionale e con i ministeri della salute, dell’ambiente e della sviluppo economico per la definizione di una politica nazionale per la conversione ‘green’ dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano che abbia come premesse la clausola di salvaguardia contro l’introduzione degli OGM e il sostegno al settore biologico, uno degli elementi trainanti per tenere assieme crescita economica e tutela della salute, dell’ambiente e del paesaggio”.

Fonte: Agrapress

Neonicotinoidi: manca ancora l’accordo

Tocca alla Commissione Europea pronunciarsi sul bando di tre neonicotinoidi (clothianidin, imidacloprid e thiametoxam) e la protezione delle api da questi pesticidi che, secondo gli studi, sarebbero dannosi per la salute di questi preziosi insetti. Il 29 aprile infatti non è stato raggiunto l’accordo tra gli Stati membri dell’UE nel corso del Comitato d’appello che ha valutato la proposta della Commissione di limitare l’uso dei 3 insetticidi neonicotinoidi. A questo punto, sarà la Commissione stessa, autonomamente, a prendere la decisione. Otto gli Stati contrari, compresa l’Italia, e quattro astenuti nel voto del Comitato d’appello. Il Commissario per la salute dei consumatori Tonio Borg ha così commentato la mancata decisione: “Anche se ora la maggioranza degli Stati membri supporta la nostra proposta, la maggioranza qualificata necessaria non è stata raggiunta. La decisione ora spetta alla Commissione. Dato che la nostra proposta si basa su una serie di rischi alla salute delle individuate dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare, Efsa, la Commissione andrà avanti con il suo testo nelle prossime settimane. Mi impegno a fare del mio meglio per garantire che le nostre api, che sono così vitali per il nostro ecosistema e contribuiscono con oltre 22 miliardi di euro all’anno all’agricoltura europea, siano protette.”
Fonte: Aiol

Convegno conclusivo del progetto Val.or.bio

E’ in programma il prossimo 9 maggio a Monsampolo del Tronto (AP) presso l’Unità di Ricerca per l’Orticoltura Sala Convegni “L. Natali” (Via Salaria, 1) il convegno “ “Valorizzazione della tipicità orticola attraverso l’agricoltura biologica-VAL.OR.BIO “, atto conclusivo dell’omonimo progetto di ricerca.
Val.or.bio è stato avviato con l’obiettivo di incentivare la diffusione delle tipicità orticole di Emilia Romagna, Marche ed Abruzzo, attraverso un programma di miglioramento genetico e di verifiche agronomiche, sia presso le unità operative (CRA-ORAeCRPV), che direttamente nelle aziende orticole biologiche ubicate nelle tre regioni. Al contempo, sono stati effettuati specifici studi volti a verificare la qualità alimentare, nutrizionale e nutraceutica dei prodotti ottenuti e a mettere a punto dei protocolli di tracciabilità delle produzioni. Inoltre è stata effettuata una valutazione del livello di gradimento delle produzioni da parte dei consumatori. Ulteriori informazioni si possono ottenere consultando il programma di dettaglio del convegno.
Fonte: FederBio

La Svizzera è sempre più bio

Secondo quanto reso noto da Bio Suisse, nel corso del 2012 il numero di aziende agricole convertitesi a biologico è quasi raddoppiato rispetto a quanto avvenuto nel 2011. Arrivano così a quota 5.731 le aziende bio svizzere, con un aumento di 245 unità durante il 2012, l’11,3% dell’intero settore agricolo elvetico (erano il 10,9% nel 2011).
In crescita anche il commercio al dettaglio, cresciuto del 5,3% per un fatturato record di 1,83 miliardi di franchi svizzeri (pari a circa 1,5 miliardi di euro). Ogni anno, un cittadino svizzero spende in media 16 franchi (130 euro= in prodotti biologici, con una preferenza in particolare per ortaggi, frutta e uova.
Con l’Austria, la Svizzera detiene il record per superficie coltivata a bio rispetto al totale.
Fonte: Greenplanet