Sono stati pubblicati recentemente i risultati di uno studio comparativo realizzato dall’Istituto di Ricerca dell’Agricoltura Biologica (FiBL, acronimo per Forschungsinstitut für biologischen Landbau) riguardo l’emissione di gas serra da terreni agricoli. L’Istituto, che ha sedi in Svizzera, Germania e Austria, si occupa di ricerca applicata e si avvale della professionalità di numerosi esperti in diversi campi dell’agricoltura biologica. Per lo studio in questione, l’Istituto ha lavorato insieme all’Università di Hohnheim (Stoccarda), comparando ed elaborando i dati di 19 studi diversi effettuati sull’argomento in tutto il mondo.
Stando agli esiti del lavoro, l’agricoltura biologica emette per unità di superficie meno ossido di azoto rispetto a terreni coltivati ad agricoltura convenzionale, ed assorbe un quantitativo leggermente superiore di metano atmosferico. Secondo il coordinatore dello studio, Andreas Gattinger di FiBL, i risultati premiano la scelta dell’agricoltura biologica: “Il fatto che terreni coltivati in biologico emettano quantità inferiori di ossido d’azoto sembra essere dovuto soprattutto alla qualità del suolo. Al contrario, le maggiori emissioni di ossido d’azoto in convenzionale sembrano dipendere in primo luogo dalla quantità di fertilizzanti azotati utilizzati”. Si tratta di uno primo passo e senza dubbio saranno necessari ulteriori studi che riguardino terreni e aree diverse, confrontando sistemi di coltivazione diversi, ma di certo la ricerca porta ulteriore acqua al mulino del biologico.
Oltre ad essere impegnato nel settore della ricerca pura legata all’agricoltura biologica, il FiBL lavora anche a livello internazionale per lo sviluppo dell’agricoltura biologica (International Federation of Organic Agriculture Movements IFOAM, International Organic Accreditation Service IOAS, International Society of Organic Agriculture Research ISOFAR etc.). Numerosi progetti e collaborazioni del FiBL si occupano in particolare dello sviluppo per la ricerca scientifica, della consulenza e dei servizi di certificazione biologica in Europa dell’Est, India, America Latina e Africa. L’Istituto inoltre è attivamente impegnato nella divulgazione delle conoscenze legate al biologico, offrendo consulenze, formazione e informazione sui temi legati al biologico. Per maggiori informazioni sull’attività dell’Istituto, è possibile consultare il sito internet http://www.fibl.org/ disponibile anche in lingua italiana
Fonte: Sinab, FiBL