In un comunicato basato sugli ultimi dati Ucea, Coldiretti sottolinea i rischi connessi alle insolite temperature registrate nel corso del mese novembre, decisamente superiori alle medie stagionali, e che hanno determinato “un caldo record in Italia, con la colonnina di mercurio che è stata superiore di oltre 3 gradi alla media della temperature minime, con effetti sui comportamenti degli uomini, degli animali e delle piante”. Tali effetti, prosegue la nota della Confederazione, “si fanno sentire sulle persone, ma in generale sulla natura, con le piante che a causa del caldo non sono entrate nella fase di riposo vegetativo caratteristico della stagione mantenendo ancora le foglie”. “Anche gli insetti prolificano, come dimostra la presenza insolita delle mosche in gran quantità e con il caldo i parassiti rimangono attivi e attaccano più facilmente le colture mentre anche il letargo degli animali e’ ritardato dalle temperature insolite”. “A preoccupare ora e’ l’arrivo brusco del freddo, che potrebbe trovare le piante impreparate a difendersi con pesanti effetti sui raccolti”.
Fonte: Coldiretti, Agrapress