Con il lockdown causato dall’emergenza Covid-19, molti stakeholder hanno monitorato il mercato alimentare e assistito a un forte cambiamento delle abitudini dei consumatori. La quarantena ha portato gli italiani verso una richiesta di prodotti alimentari con maggiore sicurezza, sostenibilità e salubrità.
Il focus di Nomisma “The World after lockdown” sottoposto a 1000 italiani nella fascia d’età 18 – 65 anni ha portato a dei dati inaspettati. Durante il lockdown la popolazione italiana ha concentrato i suoi acquisti su prodotti Made in Italy e Km 0 (+22%) e la popolazione che si è avvicinata a queste categorie di prodotto è aumentata del 28%.
Riguardo al biologico e il basso impatto ambientale il campione dichiara una forte propensione d’acquisto verso queste due categorie (20%), il 12% verso packaging più sostenibili e il 30% ha sperimentato i prodotti bio per la prima volta.
Ormai questi prodotti stanno prendendo sempre più spazio sugli scaffali portando a:
- +76% di superfice agricola coltivata in biologico
- +66% di operatori impegnati nella filiera
- Aumento dell’export dei prodotti bio
*aumenti riferiti dal 2008 al 2018
Nella GDO (rispetto al 2014) i dati sono ancora più incoraggianti, grazie ad un aumento della richiesta di prodotti bio del 83%, raddoppiando così il peso del biologico nella spesa degli italiani (dati Nielsen).
Fonte: https://www.cronachemarche.it/studio-nomisma-il-lockdown-ha-cambiato-i-consumi-alimentari/