Sostanze ‘candidate alla sostituzione’ a causa della persistenza e tossicità
In settimana la Commissione Ue presenterà agli stati membri un regolamento che introduce nuovi e più stringenti limiti all’impiego di solfato di rame, poltiglia bordolese e affini. “Accumulo di rame e metallo pesante non degradabile nel terreno”, questa la paura espressa dal commissario Ue competente Vytenis Andriukaitis nel motivare la sua scelta che porterà a una sostituzione di queste sostanze nel quadro delle regole Ue sugli agenti chimici.
Il verderame, però, è sostanza il cui uso non solo è autorizzato nell’agricoltura biologica, ma in alcuni casi è indispensabile per il trattamento di funghi e batteri. Come per la viticoltura bio che non può farne a meno e non può sostituirlo con sostanze di sintesi. Per i viticoltori bio francesi, che hanno inviato un corposo dossier al governo di Parigi in cui si chiede l’impegno a mantenere le regole attuali, la proposta della Commissione mette a repentaglio importanti produzioni. “Sono consapevole dell’importanza di queste sostanze per gli agricoltori, in particolare i produttori bio – ha spiegato Andriukaitis – ma Il mio lavoro è proteggere la salute pubblica, quindi sono preoccupato per il potenziale accumulo di rame, metallo pesante non degradabile nel terreno”.
Una volta presentata la sua proposta di regolamento, la Commissione vorrebbe metterla ai voti in ottobre. L’attuale licenza dei composti del rame, invece, scade nel gennaio 2019 e, probabilmente, il 19 e 20 luglio la Commissione proporrà un rinnovo di autorizzazione per 5 anni con riduzione dei limiti di utilizzo da 6 a 4 kg, cancellando la flessibilità che permette di ‘spalmare’ il totale dei kg concessi sul corso dell’intero periodo di concessione (30 kg/ha).