Continua la disputa sul biologico: Mammuccini risponde alla senatrice Cattaneo

Lo scorso 21 novembre, Michele Serra e la senatrice Elena Cattaneo hanno discusso sulla validità dell’agricoltura biologica.

A tal proposito è intervenuta Maria Grazia Mammuccini di FederBio, spiegando come il bio rappresenti una e vera innovazione strategica per il futuro.

Il Rapporto Cambia la Terra 2018, presentato il 27 novembre scorso alla Camera dei Deputati, capita a pennello perché evidenzia come l’agricoltura biologica può dare un forte contributo nel fermare i cambiamenti climatici.

Che sensibilità e apertura ha riscontrato fra i politici e in particolare in Commissione agricoltura?

Il modello agricolo nato nel secondo dopoguerra, con largo uso della agrochimica di sintesi, ormai è giunto al termine. Occorre, quindi, un modello che sia in grado di contrastare il cambiamento climatico, mantenere la fertilità dei suoli, tutelare la biodiversità e la salute pubblica: l’agroecologia e l’agricoltura biologica.

“Occorrono scelte coraggiose, lo stato del pianeta impone con urgenza di lasciare alle spalle metodi di produzione a forte impatto sull’agroecosistema. Per questo è necessario puntare ad aumentare le superfici coltivate con il metodo biologico; per garantire il contrasto al cambiamento climatico, la tutela del suolo, della biodiversità e della salute dei cittadini. Ma puntare sull’agricoltura biologica è anche una opportunità strategica di sviluppo per le aziende agricole e di occupazione per i giovani”, dice Maria Grazia Mammuccini, presentando le proposte di Cambia la Terra alla politica.

Ma la senatrice Elena Cattaneo attacca la campagna: le richieste fatte dal rapporto non sono fondate ma sono strumentali per chiedere allo Stato ulteriori risorse per il biologico.

Un’affermazione singolare quella mossa dalla senatrice considerando che il mercato del biologico è cresciuto grazie alla domanda crescente da parte dei cittadini che preferiscono scegliere cibo sano e salvaguardare l’ambiente. Non sono certo i fondi pubblici che hanno permesso tutto ciò, ricordando che solo il 3% dei fondi è destinato all’agricoltura biologica. L’agricoltura italiana viene rafforzata da un’agricoltura che di qualità, accogliente e che valorizzi il paesaggio e l’ambiente.

Non parliamo allora di un ritorno al passato come sostiene Cattaneo?

Fare biologico è innovazione strategica per il futuro. L’agricoltura industriale tende ha contrastare la natura, ma oggi la migliore innovazione per il futuro è quella di utilizzare un approccio ecologico.

Cattaneo: il biologico inquina più del convenzionale, portando l’esempio diretto del rame.

“Affermare – risponde la Mammuccini – che il biologico inquini più dell’agricoltura chimica e che il rame sia più pericoloso del glifosato significa contraddire i dati scientifici che ci dicono tutt’altro. L’esempio del rame è assolutamente strumentale. Esistono centinaia di sostanze chimiche che vengono usate nel convenzionale, molte delle quali sono state classificate come tossiche per l’ambiente per la salute umana. Quando la senatrice parla di biologico, l’unica citazione che usa è quella del rame che, tra l’altro, viene usato anche nell’agricoltura convenzionale aggiungendosi a tutte le altre sostanze chimiche. Gli unici ad avere limitazioni rigorose per ettaro sull’utilizzo di rame sono proprio i produttori biologici mentre quelli del convenzionale ne possono usare quanto vogliono.”

“Il biologico rende di meno”.

“Sembra che la senatrice Cattaneo non si metta solo contro il biologico ma anche contro le strategie impostate dagli organismi internazionali come Ue e FAO. A seguito dei più recenti studi internazionali è oramai conoscenza comune che produciamo più cibo di quello che consumiamo, circa un terzo ne viene sprecato, e che i veri problemi riguardano la distribuzione e l’accesso. Non sono novità ma analisi fondate che si sono già tramutate in appelli, da parte di queste organizzazioni, ai governi e alle imprese per cambiare modello produttivo. L’agricoltura industriale ha forse dato nell’immediato una maggiore produzione ma a livello globale la produttività dei terreni sta già diminuendo per mancanza di sostanza organica nel suolo. Le affermazioni della Cattaneo sono criticabili anche su questo versante considerando che, in termini strategici, il fondamento di una produttività stabile è mantenere la sostanza organica del suolo. È il suolo, la terra viva, che mantiene una produzione stabile utile all’alimentazione umana. L’approccio agro-ecologico dell’agricoltura biologica e biodinamica si basa proprio sul principio del mantenimento della sostanza organica del suolo. Rimango infine sconcertata da questi continui attacchi perché danno la sensazione di una crociata contro un metodo produttivo che cerca di lavorare in armonia con la natura. Lancio invece un appello agli scienziati per supportare con le loro conoscenze questa delicata ma necessaria fase di transizione”, conclude la Mammuccini.

 

Fonte: https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/bio-mammuccini-risponde-a-cattaneo

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