E’ stato presentato nei giorni scorsi da Commissione Europea e BEI (la Banca Europea degli Investimenti) un nuovo modello di garanzia finanziaria per l’agricoltura, prima tappa di un protocollo di intesa sulla cooperazione in agricoltura e per lo sviluppo rurale firmato nel luglio dello scorso anno.
Si tratta di un nuovo strumento utile per facilitar el’accesos al credito per agricoltori e altre imprese rurali, grazie al quale Stati Membri e Regioni possono dare vita ad ulteriori strumenti finanziari nell’ambito dei propri PSR nel quadro del FEASR (il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale).
In questo modo saranno disponibili nuove risorse finanziarie utili per incentivare numeros nterventi in mbito agricolo, dall’efficientamento delle imprese al marketing all’avvio di star-up fino alle attività di tradformazione. Come si apprende in un comunicato di CE e BEI “in base alle regole che governano il FEASR gli Stati Membri e le Regioni possono includere strumenti finanziari, quali fondi di garanzia, fondi di rotazione e fondi azionari, nei loro PSR nei casi in cui l ‘utilità di questi strumenti sia dimostrata ex ante”.
Sul tema è intervenuto anche l’ex predidente Comagri e attuale cordinatore S&D Paolo De Castro, che giudica positive le notizie provenienti da Bruxelles . Per De Castro si tratta di “un’iniziativa importante che si inserisce nell’ambito del memorandum d’intesa sulla cooperazione in agricoltura e nello sviluppo rurale all’interno dell’Unione, presentato lo scorso mese di luglio”. “In concreto – ha proseguito De Castro – lo strumento che si vuole sviluppare punta, grazie al ruolo di garanzia della BEI, ad agevolare l’accesso al credito per gli agricoltori nelle aree rurali dell’Unione, al fine di valorizzare l’attività agricole e agevolare nuovi investimenti nell’ambito dei PSR”. “E’ una nuova opportunità che potrà aiutarte gli Stati Membri e le Regioni a meglio utilizzare gli strumenti finanziari nell’ambito della politica di sviluppo rurale e che, se ben gestita, potrà sviluppare crescita e occupazione nelle aree rurali”.
Fonte: Agrapress