Commenti positivi riguardo il testo del Documento di economia e finanza 2013, quelli espressi dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo. “L’agroalimentare italiano è sempre più protagonista nel’attività del Governo. Nel Documento di economia e finanza 2013 sono state sottolineate le principali questioni relative al settore e la strategia che verrà adottata nei prossimi mesi per favorire la crescita e lo sviluppo del comparto. Viene innanzitutto riconosciuto il suo grande valore e l’incidenza che ha sul pil nazionale, quasi il 17 %, sottolineando come siano stati approvati, negli scorsi mesi, importanti provvedimenti – ad esempio l’esenzione del pagamento dell’Imu sui terreni agricoli – per favorirne lo sviluppo, la semplificazione e la competitività delle aziende. A questo proposito verrà rivisto il funzionamento del settore creditizio destinato al settore agricolo che negli ultimi anni ha subito una contrazione, puntando sul miglioramento degli strumenti esistenti, in particolare del Fondo di Garanzia”.
“Nel frattempo, comunque – ha proseguito il Ministro – il Governo sottolinea come una soluzione ai problemi di liquidità del comparto sia venuta dall’accelerazione delle procedure di spesa dei fondi comunitari a rischio disimpegno e con l’attivazione dei pagamenti dei Programmi di sviluppo rurale in precedenza sospesi. Tra le misure più urgenti da adottare ci sono quelle relative all’ingresso dei giovani nel settore agroalimentare, che si configura sempre più come una concreta prospettiva di futuro. Bisognerà rimuovere gli ostacoli che impediscono ai giovani un rapido accesso al lavoro nel settore, lavorando soprattutto sulla rigidità del mercato fondiario. A tal proposito è opportuno ricordare che sono in corso verifiche sugli immobili che sono messi a disposizione dei giovani e che si stanno individuando, insieme alla Cassa Depositi e Prestiti, le soluzioni più adeguate per la dismissione dei terreni demaniali. Un ruolo fondamentale per il futuro della nostra agricoltura sarà naturalmente giocato dalla programmazione dei fondi comunitari: all’Italia spetteranno per il periodo 2014-2020, attraverso la Politica agricola comune, circa 52 miliardi di euro. Dopo aver chiuso il negoziato dovremo essere in grado di cogliere le opportunità che ci vengono offerte con questa riforma. Un’attenzione specifica è rivolta alla tutela delle produzioni agroalimentari italiane: il Governo assicura che andranno seguite con attenzione tutte le novità introdotte dalla normativa comunitaria in materia di denominazione di origine al fine di tutelare efficacemente le produzioni nazionali. Infine – ha concluso De Girolamo – viene ribadito il ruolo che avrà l’Expo 2015, incentrato sui temi della qualità e della sicurezza dell’alimentazione, come enorme veicolo di comunicazione e di promozione del nostro sistema agroalimentare”.
Fonte: AIOL