«Nessuno sino ad ora aveva pensato di usare gli oli essenziali estratti dalle “erbacce” per combattere le stesse erbacce». A parlare è Stefano Benvenuti, ricercatore dell’Università di Pisa che, insieme ai suoi colleghi, ha sviluppato un erbicida naturale ricavato proprio dalle stesse ‘erbacce’. Avevamo parlato in precedenza infatti di un altro tipo di diserbante naturale.
La scoperta è finita sulla rivista Weed Research e potrebbe rappresentare un’interessante alternativa ai diserbanti chimici convenzionali.
Erbicida naturale dalle erbacce
I ricercatori dei dipartimenti di Scienze Agrarie e Farmacia dell’UniPi hanno realizzato e testato un erbicida naturale, con il quale limitare l’impatto sull’ambiente e i rischi per la salute dell’uomo dei diserbanti tradizionalmente impiegati in agricoltura.
L’idea è nata quando i ricercatori hanno immaginato una serie di prodotti per combattere le piante infestanti in maniera ecologicamente sostenibile. Un’idea che si rende sempre più necessaria “soprattutto alla luce dei progressivi divieti e/o limitazioni di usare alcuni erbicidi convenzionali (in particolare il ben noto glifosate)”, scrivono dall’Università.
La ricerca pubblicata su Weed Research è durata 3 anni, ed è stata condotta sia in laboratorio che in serra. In particolare, i risultati migliori sono stati ottenuti applicando gli oli essenziali estratti da 5 specie:
- Achillea (Achillea millefolium)
- Assenzio annuale (Artemisia annua)
- Assenzio dei fratelli Verlot (Artemisia verlotiorum)
- Santolina delle spiagge (Otanthus maritimus)
- Nappola (Xanthium strumarium)
La particolarità? Le piante impiegate sono a loro volta spontanee. I loro oli essenziali, estratti in laboratorio, possono però essere utili come diserbanti.
L’ erbicida naturale economico ed efficace
A commentare i risultati della ricerca, lo stesso Benvenuti. Che spiega come la soluzione adottata “presenterebbe anche dei vantaggi dal punto di vista economico”. Si tratta infatti “di piante che hanno costi agronomici limitati”, essendo spontanee. Non richiedono, per esempio, grandi ‘investimenti’ dal punto di vista idrico: in un momento in cui la siccità ha colpito pesantemente le coltivazioni nazionali, è fondamentale. Le 5 specie spontanee individuate, “ancora prive di una utilità”, possono quindi paradossalmente “divenire amiche dell’uomo e dell’ambiente”.
Le possibili modalità di impiego del nuovo erbicida naturale? Sia in campagna che in città:
«Questi erbicidi naturali – spiega ancora Benvenuti – possono essere usati come quelli tradizionali, sia nella fase di pre-impianto della coltura, senza problemi di selettività nei confronti di una coltura ancora assente, sia localizzandone la distribuzione in presenza della coltura stessa. Tuttavia, l’impiego di maggiore innovazione potrebbe essere quello in città: dai marciapiedi ai bordi stradali, per finire a tutte le aree spesso colonizzate da specie indesiderate».
FONTI:
http://www.freshplaza.it/article/94545/Dagli-oli-essenziali-delle-infestanti-un-erbicida-naturale
http://onlinelibrary.wiley.com/journal/10.1111/(ISSN)1365-3180