Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, torna sulla questione della cosiddetta “etichettatura a semaforo”, un sistema che classifica come più o meno salutare un prodotto riportando sull’imballaggio un codice verde, giallo o rosso a seconda della presenza di grassi, sali e zuccheri.
Il governo inglese sta sostenendo questa scelta, suscitando reazioni fortemente contrarie, con il nostro paese in prima linea. Il provvedimento infatti, in maniera assolutamente discutibile e fuorviante, implicherebbe che prodotti di eccellenza dell’agroalimentare italiano (e non solo) ricadessero tra quelli indicati con il bollino rosso (quindi più rischiosi per la salute), creando il paradosso che prodotti quali il parmigiano, l’olio extravergine di oliva ed il prosciutto di Parma, tra i tanti, sarebbero segnalati al consumatore inglese come potenzialmente pericolosi per la salute, mentre l’olio di semi riceverebbe il semaforo verde.
Il polverone sollevato dall’iniziativa inglese ha visto la posizione italiana condivisa da altri nove stati membri (Francia, Spagna, Cipro, Portogallo, Grecia, Lussemburgo, Romania, Slovacchia e Slovenia). E proprio in questi giorni il ministro greco dell’Agricoltura e della Athanasios Tsaftaris, ha pubblicamente sostenuto la posizione dell’Italia. Una posizione accolta con grande favore dal Ministro De Girolamo, secondo la quale “sono molto importanti le parole del ministro Tsaftaris, in merito alla libera circolazione dei prodotti alimentari mediterranei in Gran Bretagna. Sono convinta che i Paesi del Sud dell’Europa debbano fare squadra, come spesso fanno gli Stati del Nord. Insieme riusciremo a portare a casa la vittoria di questa battaglia, perché non possiamo permettere a nessuno di discriminare i nostri prodotti, eccellenti e unici in tutto il mondo. In prima persona mi sono spesa contro l’introduzione dell’etichetta a semaforo per i cibi nel Regno unito, perché non si metta a rischio il lavoro attento e onesto di migliaia di lavoratori e non si informino malamente i consumatori con indicazioni grossolane. Con il ministro Tsaftaris continuerò a lavorare in modo scrupoloso per far sì che nessuno penalizzi prodotti di qualità riconosciuti e tutelati dalla stessa Ue”.Fonte: Mipaaf