Centinaia di presenze all’acquario romano nell’ultimo fine settimana di maggio. Contrasto al climate change e biodiversità gli argomenti al centro dei dibattiti
Sono stati centinaia i consumatori che nell’ultimo fine settimana di maggio hanno animato gli spazi dell’acquario romano, dove è andata in scena l’edizione 2023 della Festa del Bio. L’evento è organizzato da FederBio con la partecipazione di Legambiente, Slow Food Italia, Lipu, WWF Italia, ISDE Medici per l’Ambiente, AssoBio, Anabio-CIA, Anaprobio-Copagri, Altromercato, NaturaSì, Pancrazio Spa, Coalizione CambiamoAgricoltura, Cambia la Terra e Kyoto Club.
I temi al centro dell’evento
Nell’ambito della Festa si è parlato di come contrastare gli effetti di questo clima sempre più imprevedibile, del ruolo fondamentale dell’agricoltura bio nella tutela delle api e degli altri insetti impollinatori da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale, e dell’importanza degli allevamenti al pascolo basati sul benessere animale e sul miglioramento delle condizioni di vita del bestiame allevato. Mentre gli agricoltori, che si trovano a fronteggiare ogni giorno gli effetti del cambiamento climatico, hanno raccontato come grazie al passaggio all’agroecologia siano riusciti a migliorare le produzioni.
Grande interesse, ma il mercato rallenta
«È stata un’occasione di divertimento – spiega la presidente di FederBio Maria Grazia Mammuccini –ma anche di riflessione, informazione e sensibilizzazione affinché i cittadini possano scegliere consapevolmente per sostenere un metodo di produzione in grado di contrastare il cambiamento climatico e la crisi di biodiversità che sta attraversando il Pianeta».
«La riuscita dell’iniziativa – dice il presidente di Anaprobio Italia Ignazio Cirronis – e il buon riscontro di pubblico testimoniano ulteriormente la vitalità di un comparto intorno al quale cresce l’interesse dell’opinione pubblica».