La Food and Drug Administration ha vietato l’uso di antibiotici per la promozione della crescita negli animali l’anno scorso. Un allevatore di bestiame biologico è sicuro che il divieto sia stato violato.
Nel 2015, Sandy Lewis, un piccolo agricoltore di bestiame biologico nella parte settentrionale dello stato di New York, ha acquistato 13 tori, per circa $ 5000 ciascuno, da un allevatore dell’Oklahoma. Due dei tori acquistati, arrivarono già morti, probabilmente per le ferite inflittesi l’un l’altro, in un combattimento. Poco tempo dopo altri due si ammalarono, così il signor Lewis li spedì alla Cornell University per essere esaminati. Uno morì lungo la strada, ma un esame del sangue sul toro vivente fornì la risposta: aveva l’anaplasmosi, una malattia batterica che distrugge i globuli rossi e priva gli animali di ossigeno, causando a volte delle reazioni violente.
L’esperienza costosa ha spinto Lewis in un viaggio investigativo di due anni sull’uso di antibiotici negli allevamenti di animali americani.
L’utilizzo massiccio di antibiotici sul bestiame è molto diffuso, poiché è risaputo che gli antibiotici possono aiutare a far ingrassare più rapidamente gli animali.
All’inizio del 2017, la Food and Drug Administration ha vietato l’uso di antibiotici per la promozione della crescita negli animali poiché i ceppi batterici resistenti che si formano inevitabilmente, possono essere trasferiti all’uomo attraverso il contatto con animali o carne cruda e probabilmente attraverso il consumo di carne poco cotta. La crescente resistenza dei batteri agli antibiotici causa circa 23.000 decessi americani all’anno.
Inoltre, gli antibiotici che assumiamo possono disturbare il nostro cosiddetto microbioma intestinale, i batteri che vivono felicemente nello stomaco e nell’intestino e che sono la chiave per la nostra capacità di digerire correttamente i grassi alimentari e di processo. Questa interruzione è stata collegata all’aumento di malattie non trasmissibili come l’obesità, il diabete giovanile, l’asma e le allergie. Alcuni ricercatori ritengono inoltre che le alterazioni del microbioma intestinale abbiano portato ad un aumento dell’incidenza di autismo, morbo di Alzheimer e Parkinson.
Oggi il signor Sandy Lewis dedica gran parte del suo tempo cercando di persuadere allevatori, veterinari, esperti di agricoltura dei pericoli dell’abuso di antibiotici. Esiste ormai, un ampio consenso sul fatto che l’uso eccessivo di antibiotici sia nel bestiame sia nelle persone sta distruggendo la nostra capacità di combattere determinate malattie e infezioni. E ha un messaggio per i suoi compagni allevatori di bestiame. Il loro uso improprio di antibiotici, dice, rende “onesto ciò che è arbitrario”.
Fonte: https://www.nytimes.com/2018/05/25/opinion/sunday/meat-antibiotics-organic-farming.html