L’EFSA, l’Agenzia per la Sicurezza Alimentare Europea, renderà pubblici i dati grezzi utilizzati nella sua recente valutazione sulla sicurezza del glifosato. Le informazioni saranno prima rilasciate a un gruppo di parlamentari europei e successivamente disponibili al pubblico accesso. I dati dovrebbero “essere sufficienti per permettere a scienziati indipendenti di scrutinare la valutazione del glifosato”, ha spiegato l’Agenzia in una nota. La diffusione, secondo quanto riporta la nota, fa parte di un impegno preso dall’Agenzia a rendere più aperto il processo di valutazione del rischio.
La decisione è arrivata in seguito a una richiesta di accesso pubblico ai dati, finora segreti, promossa dal gruppo dei Verdi al Parlamento Europeo. La richiesta era stata avanzata da quattro membri dell’organo comunitario, nel marzo 2016. Il 28 settembre, i deputati coinvolti hanno inscenato una sorta di manifestazione nel Parlamento di Strasburgo, allestendo una “finta” sala lettura per l’accesso alle ricerche sul glifosato.
Nel novembre dello scorso anno, l’EFSA aveva reso note le proprie conclusioni sul profilo tossicologico del glifosato, sostanza attiva largamente utilizzata in pesticidi ed erbicidi. La conclusione dell’Agenzia europea, che ha destato non pochi malumori nelle associazioni ambientaliste e dei consumatori, è che la sostanza sarebbe un ‘improbabile’ cancerogeno. Lo studio aveva destato particolare attenzione anche a causa della precedente dichiarazione dello IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), che nel marzo 2015 aveva invece classificato il glifosato come una probabile sostanza cancerogena per gli umani.
I pareri contrastanti hanno successivamente destato una polemica scientifica internazionale. Lo IARC ha dichiarato di essere giunto alla propria conclusione utilizzando unicamente studi di dominio pubblico, anche di fonte industriale, rivisti da terze parti. L’Efsa, invece, avrebbe incluso nei propri risultati anche i paper riguardanti sperimentazioni animali senza sufficienti informazioni per una revisione scientifica indipendente.
Da qui, la necessità espressa da più parti di rendere pubblici i dati utilizzati durante la valutazione.
“La trasparenza e l’apertura sono valori essenziali per l’EFSA, perché rafforzano la fiducia delle persone nella scienza”, ha dichiarato Bernhard Url, Direttore Esecutivo dell’Agenzia. “Condividere i dati che sono alla base del nostro lavoro è un ingrediente chiave per rendere la scienza riproducibile e quindi affidabile. Continueremo a rendere disponibili i dati ogni volta che sarà possibile, cercando allo stesso tempo di bilanciare la trasparenza e i legittimi interessi del proprietario dello studio”.
FONTI:
https://www.efsa.europa.eu/en/press/news/160929a
https://www.efsa.europa.eu/en/press/news/151112
http://www.iarc.fr/en/media-centre/iarcnews/pdf/MonographVolume112.pdf
http://www.ilfattoalimentare.it/glifosato-efsa-iarc.html