Appuntamento il 19 marzo prossimo per il varo, da parte della Commissione Europea, della proposta di riforma del biologico europeo. Secondo alcuni, la proposta di riforma sarà una vera e propria rivoluzione che cambierà in maniera sostanziale tutti gli aspetti principali delle regole che in Europa regolano il settore. La Commissione, del resto, si è data obiettivi precisi e senza dubbio ambiziosi: in primis, facilitare lo sviluppo e la diffusione del biologico nei territori dell’Unione. Per farlo, la Commissione intende armonizzare le norme di produzione e rendere più eque quelle sulla concorrenza. Grande attenzione verrà posta inoltre sulla trasformazione dei prodotti bio (che è regolata nel nostro paese ma non altrettanto a livello comunitario), mentre sul fronte degli standard è atteso un giro di vite che renda più severa e restrittiva la normativa di riferimento. Maggiore attenzione anche ai consumatori, grazie ad azioni specifiche che rendano pià severi i controlli, in particolare quelli riferiti a prodotti provenienti da Paesi Terzi. Vedremo a breve come sarà articolata la proposta europea, ma una cosa è certa: è questa una grande occasione per l’Italia, forse irripetibile, per rafforzare e consolidare la propria posizione che la vede tra i paesi leader del biologico sui mercati europei ed internazionali.
Fonte: ANSA, Agronotizie