“Liquidità e sostegno a lavoratrici e lavoratori, imprese, persone più fragili con l’ampliamento del Fondo indigenti: sono le linee guida lungo le quali ci siamo mossi per garantire la filiera, essenziale al Paese insieme a quella sanitaria. Abbiamo migliaia di imprenditori in difficoltà ma che producono, coltivano, allevano animali, pescano, trasformano il cibo. Il bene-cibo è essenziale e dobbiamo essere grati all’intera filiera alimentare per quanto sta facendo e continuerà a fare”. Così ha dichiarato Teresa Bellanova, ministra delle Politiche agricole, dopo l’approvazione del decreto “Cura Italia”, nel quale viene sostenuta la filiera agroalimentare in seguito all’emergenza causata dal Covid-19.
Nel decreto è previsto:
- Un fondo da 100 milioni per le imprese agricole e per il fermo temporaneo dell’attività di pesca;
- Uno stanziamento di 100 milioni per l’accesso al credito delle imprese agricole e della pesca;
- Un aumento dal 50% al 70% degli anticipi dei contributi PAC in favore degli agricoltori;
- 50 milioni in più nel Fondo indigenti, per assicurare la distribuzione delle derrate alimentari;
- Cassa integrazione in deroga per lavoratori agricoli e della pesca e tutele per i lavoratori stagionali;
- Sospensione delle rate fino al 30 settembre per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie;
- Il rafforzamento del Fondo per lo sviluppo dell’agroalimentare italiano all’estero.