Evidenze scientifiche affermano che “l’agricoltura biologica è la più efficiente dal punto di vista economico e in termini di requisiti ambientali”.
Lo studio di France Stratégie, Commissariat général à la stratégie et à la prospective dal titolo: “Les performances économiques et environnementales de l’agroécologie” sottolinea quanto ormai il divario qualitativo fra agricoltura convenzionale e biologica sia consolidato.
Il biologico, secondo lo studio, è migliore per sostenibilità per l’ambiente, sicurezza alimentare e per la redditività dell’agricoltore.
Le conclusioni dello studio si basano su 23 parametri di riferimento rilevati in agro-ecologia. Balzano agli occhi i molti aspetti che porterebbero agli agricoltori maggiori margini di guadagno nel medio termine raggiungendo anche aumenti del 25% (senza considerare i sussidi governativi e comunitari).
I maggiori costi di manodopera e le minori rese vengono ampiamente compensate da una minore volatilità del prezzo di vendita e da un maggiore valore del prodotto sul mercato. Sul lato ambientale si ha un minore impatto sul suolo, grazie all’eliminazione di prodotti di sintesi (fertilizzanti e pesticidi).
France Strategie propone di creare un sistema bonus-malus che premi i produttori biologici per promuovere una transizione verso il bio.
La Commissione Europea da ragione allo studio dichiarando: “La transizione verso la sostenibilità rappresenta un’opportunità per tutti gli attori della filiera alimentare dell’UE, che possono accaparrarsi il vantaggio del pioniere”. Parole sostenute da Roberto Pinton, responsabile tecnico-scientifico di Assobio “Evidentemente non basta a chi continua a negare le grandi opportunità che l’agricoltura biologica offre in alternativa a quella che ricorre a massicce quantità di fertilizzanti chimici di sintesi, anticrittogamici e insetticidi, magari con l’aggiunta di sementi OGM resistente al glifosato” e da Roberto Zanoni, presidente di Assobio “Le evidenze scientifiche mostrano al di là di ogni dubbio che quella dell’agricoltura biologica non è una scelta romantica, ma una precisa e ineludibile necessità dal punto di vista ambientale e un’eccezionale opportunità da quello economico che, non a caso, la Commissione europea e i governi di Paesi nostri concorrenti sono fortemente determinati a. Il nostro Paese, che punta molte delle sue carte proprio sull’ambiente, è tra i leader mondiali del settore. È necessario che le organizzazioni degli agricoltori convenzionali non dilapidino la grande opportunità a portata di mano dei produttori, e che promuovano un grande progetto di riconversione. Ma è necessario che anche la politica faccia la sua parte, come avviene all’estero. Cominciando, magari, con l’okay definitivo sulla legge nazionale che, dopo esser stata approvata quasi all’unanimità dalla Camera nel dicembre 2018, da allora è impantanata al Senato”
Fonte: https://www.greenplanet.net/la-scienza-conferma-il-metodo-bio-e-piu-sostenibile-e-sicuro/