Con voto del Parlamento europeo in sessione plenaria (430 voti a favore, 224 contrari e 19 astensioni) è stato deciso che il polline è da considerarsi una componente naturale del miele e non un ingrediente, con la conseguenza che non sarà necessario evidenziare in etichetta l’eventuale natura OGM del polline. Una decisione in contrasto con quanto votato in precedenza dall’Envil, la Commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare (Envi). L’attuale regolamento sugli Ogm prevede infatti che questi vengano etichettati solo se contenuti in quantità superiori allo 0,9%, ma dato che il polline è presente mediamente solo per lo 0,5% in ogni partita di miele, ne deriva che non raggiungerà mai la soglia dell’obbligo. Un voto criticato da molti, a cominciare dal parlamentare europeo Andrea Zanoni, membro Envi: “Non indicare la presenza di polline transgenico all’interno del miele è una scelta sbagliata che va contro il diritto del consumatore di scegliere se nutrirsi di Ogm oppure no”. “Ho votato contro questo testo – prosegue Zanoni – perché sono convinto che i prodotti contenenti ingredienti Ogm devono essere facilmente identificabili dai consumatori che devono essere messi nelle condizioni di poter scegliere se mangiare transgenico o mangiare biologico. Non prevedere questo obbligo va anche contro gli interessi dei tanti piccoli apicoltori che lavorano all’insegna del biologico. Infatti, visto che i Paesi europei importano anche miele da Paesi che producono organismi geneticamente modificati, il miele contaminato con polline Ogm potrebbe essere sempre più presente sugli scaffali dei nostri negozi, contrariamente a quello prodotto in Paesi, come l’Italia, dove le colture Ogm sono proibite”.
Fonte: europarlamento24.eu