L’Istituto di ricerca per l’agricoltura biologica, FIBL, ha promosso il progetto “Quick Scan”, con lo scopo di fornire un inventario delle procedure correnti riguardanti i casi di residui in prodotti biologici.
Per il progetto sono stati considerati 25 Stati Membri dell’UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito. Per ogni Stato sono stati intervistati degli esperti, di cui solo 19 Organismi di Controllo, 29 autorità di controllo (CA) e 5 aziende hanno restituito il questionario compilato.
Dai questionari è emerso che ogni Stato gestisce i risultati dei residui in maniera diversa.
Documento http://www.sinab.it/sites/default/files/share/handling_of_residue_cases_Quick_Scan_June_2019-1.pdf
Fonte: http://www.sinab.it/bionovita/gestione-delle-contaminazioni-su-prodotti-bio-il-report-di-fibl