IMPORTAZIONE DEI PRODOTTI BIOLOGICI DAL REGNO UNITO DOPO LA BREXIT

Come è noto, dal 31 gennaio 2020 il Regno Unito non è più Stato membro dell’UE e non partecipa al processo decisionale dell’Unione. Considerata la conclusione del periodo di transizione tra l’UE e il Regno Unito, le aziende agroalimentari che importano prodotti biologici oltre Manica dovranno presentare notifica di variazione che includa l’attività di importazione e nel contempo iscriversi al TRACES (Trade Control and Expert System).

Nelle more delle tempistiche previste per l’iscrizione all’elenco degli importatori biologici italiani, verrà richiesto al MIPAAF l’inserimento in un elenco temporaneo di “importatori biologici per il Regno Unito”, istituito presso l’Ufficio Agricoltura Biologica (PQAI 1), ai fini della successiva abilitazione ad operare nel sistema TRACES (previa iscrizione al sistema TRACES) e della trasmissione dell’elenco all’Agenzia delle Dogane, in attesa del completamento dell’iter che porterà all’inserimento definitivo dell’azienda nell’ “Elenco Importatori da Paesi terzi” (notifica “PUBBLICATA”- Iscrizione al SIB – Comunicazione arrivo merci ecc..).

I fornitori che operano nel Regno Unito dovranno essere certificati da Organismi di controllo riconosciuti equivalenti dall’Unione Europea, con l’approvazione del Reg. di Esecuzione (UE) 2020/2196, che modifica il Reg. (UE) n.1235/2008.

Successivamente i prodotti biologici certificati da quest’ultimi potranno pertanto, se accompagnati da regolare Certificato di ispezione (COI), essere importati nell’Unione ai sensi della vigente normativa.

Il regime di deroga descritto sopra terminerà il 31 luglio 2021.

Per informazioni: Suolo e Salute – Direzione Generale – Ufficio Estero (Bologna) e-mail estero@suoloesalute.itr.trifiletti@suoloesalute.it

Fonte: Suolo e Salute

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