Moncalvo: “netta prevalenza accordata dagli italiani alla produzione agroalimentare nazionale per qualità, genuinità, tradizione e sicurezza”
L’agricolutra italiana è la più “green” in Europa. Questo è il risultato sottolineato dal presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, alla presentazione del “Rapporto sulla competitività dell`agroalimentare italiano” dell’Ismea. Il Made in Italy infatti vanta diversi primati: la leadership nel biologico con 72 mila operatori, la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (Ogm), 40m ila aziende agricole impegnare nel salvaguardare semi o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il maggior numero di prodotti agroalimentari in regola per residui chimici irregolari (99,4%). Si aggiungano 295 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg.
Ma non è solo il punto di vista dei produttori che interessa a Moncalvo, osserva infatti sui consumatori: “la netta prevalenza accordata dagli italiani alla produzione agroalimentare nazionale per qualità, genuinità, tradizione e sicurezza, tanto che quasi 2/3 degli italiani sono disponibili a pagare almeno fino al 20% in più pur di garantirsi l’italianità del prodotto che si portano a tavola, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè. Un apprezzamento che va tutelato con la trasparenza dell’informazione sulla reale origine degli alimenti, mentre ad oggi, nonostante i passi in avanti compiuti, quasi ¼ della spesa è ancora anonima, per via all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione europea”.