Negli ultimi 17 anni, le emissioni globali delle colture agricole e zootecniche hanno avuto un incremento di oltre il 14%, raggiungendo gli oltre 5,3 miliardi di tonnellate di CO2 prodotta.
Lo sapevate che il biologico può essere una cura per mitigare i cambiamenti climatici e ad aiutare gli agricoltori ad adattarsi alle mutevoli condizioni climatiche? Ma come?
Esiste una connessione diretta tra le emissioni di protossido d’azoto e la quantità di fertilizzante azotato applicato ai terreni agricoli. Oltre un terzo delle emissioni sono dovute all’azione dell’uomo quali, ad esempio, quelle prodotte dall’agricoltura (fertilizzanti sintetici, coltivazione dei suoli), dall’allevamento, dalla combustione della biomassa e dai processi industriali (per esempio, produzione di acido adipico e nitrico). Il protossido di azoto è un gas serra particolarmente stabile in atmosfera ed è da 200 a 300 volte più efficace del biossido di carbonio nel catturare energia riscaldando l’atmosfera.
Le aziende agricole che fanno uso del protossido d’azoto emettono circa il 40% delle emissioni agricole dell’UE. Un impatto ambientale fortissimo: al riscaldamento dell’atmosfera 1 Kg di protossido di azoto è circa 300 volte maggiore dell’impatto di 1 Kg di anidride carbonica.
Chi pratica l’agricoltura biologica non fa uso di questo tipo di fertilizzanti sintetici, ma crea cicli di nutrienti chiusi, riducendo al minimo le perdite. Il biologico ha un sistema di produzione sostenibile e rispettoso del clima.
Il contributo dell’agricoltura biologica non arriva solo dal non usare fertilizzanti sintetici e pesticidi, ma anche perché riesce ad immagazzinare il carbonio nel suolo. Queste sono alcune delle operazioni che permettono il ritorno del carbonio nel terreno:
– Lavorazione minima
– Restituzione dei residui colturali al suolo
– Uso di colture di copertura
– Rotazioni delle colture
– Maggiore integrazione dei legumi per il fissaggio dell’azoto
Otteniamo così un aumento della produttività e meno dispendio di carbonio nell’atmosfera.
Gli agricoltori oggi, a causa del cambiamento climatico, affrontano piogge imprevedibili, degrado del suolo, parassiti e malattie nuove o diverse.
Se, invece, si avesse un’agricoltura interamente biologica, gli agricoltori riuscirebbero ad adattarsi meglio al clima perché l’alto contenuto di sostanza organica nel suolo e la copertura di questo aiutano a prevenire la perdita di nutrienti e acqua. Ciò rende i terreni più resistenti a inondazioni, siccità e degrado, e le colture ai parassiti e alle malattie.
Il conclusione, il Biologico aiuta a ridurre le emissioni di carbonio, migliora la fertilità dei terreni e migliora la resilienza del clima.
Fonte: https://www.organicwithoutboundaries.bio/2018/09/12/climate-change-mitigation/