FederBio, Aiab e l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica hanno scritto al ministro Martina e al viceministro Oliviero una lettera in cui manifestano la loro piena disponibilità per promuovere congiuntamente azioni, strategie e proposte a favore dell’agricoltura biologica e biodinamica e dell’intero settore del bio. A renderlo noto un comunicato congiunto delle tre associazioni, in cui le stesse “avanzano concrete proposte per creare le condizioni favorevoli al rilancio dell’agricoltura biologica del nostro paese”. “Expo 2015, OGM, PAC, sono alcuni dei temi di stretta attualità sui quali le tre associazioni hanno voluto soffermarsi e per i quali auspicano scelte e azioni congiunte per assicurare un futuro sostenibile a un settore espressione della qualità agroalimentare italiana, riconosciuto a livello mondiale, trainante per l’economia del paese e che offre opportunità imprenditoriali ai giovani e di rilancio alle aree più marginali”. Nella lettera, inoltre, le associazioni firmatarie auspicano “un miglioramento organizzativo del sistema del bio, con la richiesta di una semplificazione burocratica ed una più ampia e pratica partecipazione delle associazioni rappresentative di tutto il comparto ai tavoli tecnici per la concertazione sulle questioni normative e tecniche di livello europeo e nazionale”. Per il Presidente FederBio Carnemolla “alla vigilia di appuntamenti cruciali per il paese come l’avvio della nuova programmazione dei fondi europei e dell’expo di Milano e in quadro di impegno collettivo straordinario per il rilancio dell’economia e della competitività del paese, il settore biologico nazionale ha voluto dare con questa lettera congiunta al governo un segnale unitario e concreto di disponibilità”. “Mmentre si chiacchiera ancora troppo genericamente di ‘Made in Italy’ – prosegue Carnemolla – il modello agricolo e alimentare biologico italiano è già leader in Europa e ai primi posti nel mondo, offriamo al ministro Martina e al viceministro Olivero la nostra piena, immediata e fattiva collaborazione per costruire le condizioni di un rilancio dell’agricoltura italiana che guardi alla qualità, alla sostenibilità e alla valorizzazione del territorio e della biodiversità in un quadro normativo già pienamente europeo e sullo scenario di un mercato mondiale che attende solo di essere conquistato. Ci auguriamo davvero che il ministro Martina e il viceministro Olivero sappiano cogliere il segnale unitario che viene dal mondo del biologico nel quale tante imprese e tanti giovani si stanno impegnando e si facciano portatori, nel mondo politico e istituzionale del modello agricolo e alimentare che il biologico rappresenta fondato sulla biodiversità, sulla sostenibilità, sulla giustizia sociale, sulla qualità”.
Fonte: Agrapress