Lo Ius Naturae, Prosecco Superiore Docg Brut Millesimato, prodotto dalle uve dei filari del Parco della Filandetta, nucleo biologico dell’azienda della famiglia Bartolomiol, è il primo vino italiano ad essere certificato Epd – Environmental Product Declaration. Il biologico è da molti anni certificato da Suolo e Salute.
Epd è l’unica certificazione di qualità ambientale attualmente valida a livello internazionale (ISO 14025), rilasciata dall’ente di Stoccolma che presiede l’International Epd System.
L’Ente, che ha visto scadere i suoi regolamenti specifici nel 2017 per quanto riguarda gli spumanti e nel 2019 per i vini fermi, ha adottato una riscrittura delle proprie linee guida, che è stata portata avanti a partire dal 2018 in collaborazione con un team italiano: tra cui la stessa azienda Bartolomiol, la Fattoria Maliziosa, e Indaco2 – società spin off dell’Università di Siena, per l’analisi del Ciclo di Vita dei vini dell’azienda.
Tenendo presente l’analisi del Ciclo di Vita del prodotto, viene appunto stilata la sua Dichiarazione Ambientale; le regole quindi per un corretto ciclo dell’intera filiera produttiva: dalla vigna alla cantina, dall’imbottigliamento alla produzione.
Tra gli indicatori considerati, uno è la Carbon Footprint, la quantità di gas serra emessa nell’atmosfera nel corso dei vari passaggi che compongono la filiera.
Per quanto riguarda lo Ius Naturae, l’emissione è risultata di 1.54 kg CO2eq, il 22% in meno rispetto alla media emessa a livello internazionale. Senza contare, per quanto riguarda il caso specifico di Bartolomiol, che l’impronta carbonica viene compensata da un terreno boschivo di oltre 3 ettari, collocato nei pressi del Monte Cesen, parte della tenuta che la famiglia tutela con attenzione.
La vicepresidente dell’azienda, Elvira Bartolomiol, racconta l’importanza del traguardo raggiunto; risultato che segue ad alcune scelte già intraprese negli anni precedenti. A partire dal 2011 infatti, l’azienda ha introdotto il protocollo Green Mark, procedura che chiarisce le pratiche da adottare all’interno del vigneto.
L’azienda tuttavia non si ferma nella sua conversione alla sostenibilità, ha infatti già avviato un lavoro di certificazione che andrà presto a investire l’intera produzione vitivinicola.
Fonte: Wine News