“L’agricoltura biologica negli interventi non agroambientali del piano strategico nazionale”: la proposta di Ismea e di Rete Rurale Nazionale per raggiungere gli obiettivi del 25% di superficie agraria bio imposti dalla strategia Farm to Fork
La Pac post 2023 è chiamata a fare crescere il bio. Nel dibattito in corso tra Governo e Regioni per la stesura del Piano strategico nazionale occorre infatti tenere conto che il modello dell’agricoltura biologica dovrà essere protagonista nella Pac 2023-2027. Un impegno che deriva dagli obiettivi della strategia Farm to Fork che impongono l’ampliamento delle superfici certificate fino al 25% della Sau entro il 2030, l’aumento della produzione di agroalimentare bio e l’accesso ai prodotti biologici per tutti i consumatori pur garantendo la sostenibilità economica delle aziende agricole.
Sinergie tra primo e secondo pilastro
Una sfida che si vince solo mettendo a sistema i diversi strumenti previsti sia dal primo che dal secondo Pilastro della nuova Pac. A tal fine Ismea ha messo a punto un documento per la Rete Rurale Nazionale che presenta delle proposte per il sostegno all’agricoltura biologica.
Interventi che dovranno operare in sinergia con quelli previsti sia negli ecoschemi dei pagamenti diretti che nell’intervento dello Sviluppo rurale per gli impegni ambientali e climatici.
Le esternalità del bio
Nel documento Ismea afferma che «le esternalità positive del modello biologico non si esauriscono in termini di sostenibilità ambientale ma interessano trasversalmente la redditività d’impresa, la diversificazione produttiva e l’innovazione tecnologica».
Secondo l’istituto economico del Mipaaf «Lo sviluppo dell’agricoltura biologica nell’ambito del PSN non va dunque limitato al pagamento a superficie ma deve prevedere precise azioni di supporto».
Azioni che devono andare in una duplice direzione:
- a) priorità d’accesso ai fondi;
- b) premialità intese come maggiorazioni delle aliquote di sostegno agli interventi.
L’articolazione dei sostegni
Nel report (disponibile al link: https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/23174 ) Ismea elenca una serie di interventi che vanno inseriti nel Piano Strategico Nazionale all’interno dei capitoli relativi a:
– OCM/Politiche settoriali;
– Misure a investimenti;
– Insediamento giovani;
– Cooperazione;
– Gestione del rischio;
– Akis (sistema per lo Scambio di conoscenze e la diffusione di informazioni).
La lista di azioni a cui vanno aggiunti gli interventi indiretti in favore del bio contenuti anche in altri tipi di intervento (per es. benessere animale e Leader) o pacchetti di misure nell’ambito delle filiere e Accordi di Area che stimolano l’aggregazione di imprese.