Via libera a 4 regolamenti di esecuzione per velocizzare la registrazione di mezzi di biocontrollo a base di microrganismi. Le valutazioni del rischio si limiteranno alla loro biologia ed ecologia
La transizione ecologica si baserà anche sulla ricerca e lo sviluppo di nuovi mezzi di difesa. Da novembre sarà infatti più facile registrare prodotti di origine biologica contro malattie e parassiti delle colture agrarie. Lo ricorda la versione online di Terra e Vita.
Quattro regolamenti applicativi
La Commissione europea ha infatti dato il via libera a 4 regolamenti applicativi che renderanno più rapida l’approvazione dei microrganismi da utilizzare come sostanze attive nei prodotti fitosanitari. L’obiettivo dichiarato dalla Commissione è quello di garantire agli agricoltori Ue alternative più sostenibili rispetto agli agrofarmaci di sintesi, contro i quali Bruxelles sta scatenando una vera e propria caccia alle streghe.
«La transizione – afferma Stella Kyriakides, Commissaria Ue alla Salute – verso sistemi alimentari più sostenibili significa trovare alternative agli agrofarmaci chimici». «La Commissione si impegna a facilitare questo processo aumentando la disponibilità di alternative biologiche e a basso rischio».
Più libertà per i PPP
Kiriakides ricorda che è già in atto una procedura accelerata per l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari a basso rischio (PPP), compresi i prodotti biologici, ma queste parziali facilitazioni non sono state sufficienti a incentivare le registrazioni dei prodotti a base di microrganismi, il più grande gruppo di prodotti biologici utilizzati nei PPP.
Uno scoglio superato ora dai quattro nuovi regolamenti di esecuzione che si applicheranno a partire da novembre 2022 e che vanno a modificare il Reg 1107/2009, il Reg. 283/2013, il Reg 284/2013, e il Reg. 546/2011.